malanno

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Avevo appena finito di raccontare a Severus dell'incubo. Mi stava ancora stringendo, ma continuavo a tremare. Inizialmente credevo fosse per l'agitazione, ma più passava il tempo più peggiorava, sentivo davvero molto freddo. La testa sembrava scoppiarmi, e mi stava salendo una leggera nausea. Provai ad attaccarmi il più possibile a Piton per cercare di scaldarmi, ma ogni tentativo fu vano. Alla fine anche Severus si accorse che qualcosa non andava, infatti poggiò delicatamente le sue labbra sulla mia fronte per sentire la temperatura corporea:

"Alice, credo proprio che tu abbia la febbre..."

Sbuffai; erano anni che non mi ammalavo, ma dal mio arrivo ad Hogwarts mi stava succedendo di tutto e di più, avrei potuto fare una lista di tutte le cose che stavo provando durante quell'anno, una più assurda dell'altra e...

Sul mio corpo si posò qualcosa di morbido, che interruppe il flusso dei miei pensieri. Abbassai lo sguardo, dalle gambe in su ero avvolta da una caldissima coperta, che riuscì a riscaldarmi un poco. Regalai a Severus un mezzo sorriso, si stava prendendo cura di me. Chiusi gli occhi e poggiai la testa sulla sua spalla. Notai che il leggero pizzicore che sentivo la gola da appena sveglia di stava trasformando in bruciore vero e proprio, deglutire la saliva cominciava ad essere doloroso. Diversi colpi di tosse mi presero alla sprovvista, uscire fuori con la neve non era stata una grande idea. La testa continuava a pulsare, la febbre non doveva essere proprio bassa, e ciò significava guai in vista!

"Aspettami qui, torno subito", disse Severus pochi secondi prima di alzarsi, e sparire oltre la porta che collegava i suoi alloggi con l'ufficio. Fece ritorno poco dopo con un bel po' di fiale, ampolle varie, intrugli dai colori strani, fazzoletti, sciroppi e pastiglie. Sembrava avesse rapinato la povera madama Chips, rubando tutte le scorte dell'infermeria di Hogwarts. Ero ancora avvolta dalla coperta, che utilizzai per coprire anche il viso: goffamente cercavo di nascondermi, sperando che uno dei più grandi maghi di tutti i tempi fosse colto da un momento di amnesia, e che appunto si dimenticasse della mia presenza, come se non se ne fosse andato solo per pochi minuti, lasciandomi sul divano. Naturalmente ciò non avvenne, e quando il professore si avvicinò a me con una delle tante pozioni in mano, scattai giù dal divano, con Severus che tentò di bloccarmi per un braccio:

"io quelle non le prendo per nessuna ragione al mondo, neanche se mi paghi tutti i galeoni del mondo magico!"

"Sai anche tu che devi prenderle se vuoi guarire, non fare la bambina..."

Per tutta risposta, con le gambe che sembravano fatte di gelatina, mi staccai dalla presa del professore, mi legai la coperta sulle spalle stile superman, corsi fuori dalle sue stanze, dal suo ufficio, e galoppai rapidamente per tutto il corridoio. Venni fulminata da Gazza, che si affrettò a venirmi dietro per punirmi, ma quando vide che Il povero Severus mi correva dietro, maledicendomi in tutte le lingue possibili, lasciò perdere e tornò a concentrarsi sulla sua gatta.
Prendere medicinali per me era fuori discussione, perciò fregandomene altamente delle conseguenze, corsi fuori dal castello, e tremando come una foglia, raggiunsi l'abitazione di Hagrid. Spalancai la porta senza bussare e mi affrettai per nascondermi sotto al tavolo, dato che in quella piccola casa non sembravano esserci nascondigli migliori.

Il professore mi raggiunse poco dopo ansimando, Hagrid assisteva alla scena completamente basito, così come il Golden trio, che quel giorno si trovava a casa del mezzo gigante per bere del tè:

"Minissale, nel nome di Salazar Serpeverde, esca da quella sottospecie di nascondiglio e mi segua nel mio ufficio, altrimenti spedirò la sua casa infondo alla classifica, i Tassorosso per colpa sua rischiano di ritrovarsi senza punti!"

Hermione, Ron e Harry guardavano Piton completamente sconvolti, tant'è che alla fine finirono nel mirino del professore in poco tempo:

"In quanto a voi tre... vi conviene smettere di squadrare il sottoscritto, se non volete ritrovarvi a pulire calderoni fino alla fine dell'anno scolastico!"

Nata Babbana On viuen les histories. Descobreix ara