Malfoy Manor

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25 dicembre

Anche quel giorno, come tutti gli altri dall'inizio delle vacanze, mi svegliai nella mia stanza arredata in stile tassorosso. Quella mattina però, per la prima volta, mi risvegliai sentendo un gran freddo, e mi accorsi di essere sola nel letto. Aprii gli occhi e, dopo essermeli stropicciati e aver messo a fuoco la stanza, guardai l'ora dall'orologio elettrico posizionato accanto al letto, sul comodino: 8:45.

Severus era decisamente mattiniero a differenza mia, ma in tutti quei giorni aspettava sempre me prima di alzarsi.
Ancora tutta assonnata, con gli occhi mezzi chiusi e completamente spettinata, scesi al piano di sotto per cercarlo.
Passai accanto all'albero di natale che avevamo fatto insieme qualche giorno prima e lo trovai in cucina, intento a cucinare. Mi avvicinai piano e lo abbracciai da dietro, aggrappandomi a lui quasi come un koala.

"Vederti in piedi così presto è un miracolo... E io che volevo farti una sorpresa. Devi sempre avere un tempismo perfetto tu, eh? Buon Natale anche a te comunque..."

"ma come fai a dire così tante parole di prima mattina?", risposi sbagliando.

Avevo ancora la mano davanti alla bocca, quando per poco non saltai in aria realizzando ciò che aveva detto Severus pochi istanti prima:

"Ho capito male io prima, o oggi è il 25 di dicembre?"

"Buongiorno eh..."

Dopo avergli tirato giocosamente un pugnetto sul petto, lo strinsi in un forte abbraccio e gli feci gli auguri.
Dopo essersi "liberato" dalla mia presa, Piton riprese a cucinare, e io ne approfittai per tornare di sopra e prendere il regalo che avevo comprato prima dell'inizio delle vacanze. Lo avevo impacchettato con cura, alla babbana, utilizzando una carta regalo di colore verde scuro, il colore della sua casa.
Una volta in camera ne approfittai anche per darmi una sistemata e cercai qualcosa di più carino da indossare. Severus per giorni continuava a dirmi che non mi avrebbe detto cosa aveva in programma per Natale, quindi non sapevo minimamente come vestirmi. Sbuffai un po' scocciata e decisi di pensare al trucco. Per andare sul sicuro, decisi di non cambiarlo e di truccarmi come facevo di solito, in modo che non sarebbe stato né troppo né troppo poco. Coprii tutte le imperfezioni e applicai un po' di blush. sugli occhi applicai dell'ombretto marroncino e una striscia di ombretto dorato. poi del mascara e un rossetto di colore chiaro.

Tornai poi in camera e mi rimisi davanti all'armadio, ancora indecisa sul come vestirmi. Trovai un maglione bianco che mi sembrava perfetto, e continuando a cercare una gonna di colore grigio scuro attirò la mia attenzione. tirai quindi fuori un paio di calze e indossai il tutto. Mi sembrava una scelta di abbinamento perfetta, sotto decisi di indossare un paio di stivali. Contenta scesi al piano di sotto, e trovai la colazione pronta. Mi sedetti al tavolo, quando Piton parlò:

"Usciremo subito dopo aver mangiato e ci smaterializzeremo..."

"Allora se non ti dispiace, per oggi la colazione la salto... vorrei evitare di vomitare.", dissi rabbrividendo leggermente.

Severus si limitò ad annuire, e consumò il suo pasto, mentre come ogni mattina leggeva la Gazzetta del profeta. Finito di mangiare andò a prepararsi, e tornò poco dopo, ben vestito e pettinato. Senza dire altro mi prese per mano e ci smaterializzammo.
Come al solito, ebbi la sensazione di essere risucchiata e di avere lo stomaco sottosopra, e ringraziai la me del passato per aver deciso di non mangiare nulla.
Non appena la nausea si fu placata un pochino, mi guardai intorno: davanti a noi si trovava un grande palazzo, immenso, circondato da un enorme giardino.
Non avevo idea di chi fosse quella casa, ma ero sicura si trattasse di persone ricchissime!

"Dove siamo?", chiesi a Severus.

"Tra poco lo scoprirai...", si limitò a dirmi.

Ci avvicinammo all'imponente portone e Piton bussò. Venne ad aprirci un uomo alto, dai lunghi capelli lisci e biondi, pallido e con gli occhi di color ghiaccio. incurvò leggermente le labbra, e con voce molto calma disse:

Nata Babbana Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora