convalescenza

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Mi risvegliai dopo qualche ora in un letto che non conoscevo. strizzai le palpebre e cercai di abituarmi alla luce, poi mi guardai intorno e studiai l'ambiente circostante: mi trovano in infermeria. In un primo momento non ne capii il motivo, poi presi pian piano coscienza di quanto accaduto: ce l'avevamo fatta per davvero, Voldemort era caduto ed eravamo liberi, finalmente. Respirai profondamente e sorrisi, sollevandomi lentamente dalla posizione supina per mettermi seduta. Voltai la testa verso il mio comodino e sopra vi trovai vari oggetti: un libro, delle cioccorane, un pacchetto di caramelle tutti i gusti +1 e un mazzolino di rose nere. Il mio sorriso si allargò, mi bastò poco per collegare i doni ai rispettivi volti: il libro era sicuramente un regalo fatto da Hermione, le cioccorane e le caramelle dovevano essere senz'altro da parte di Ron mentre le rose nere... Severus.
Voltai la testa verso il lato opposto e intravidi il letto di Harry, anche lui era sveglio e mi stava sorridendo. Ricambiai il suo sorriso e potei notare che anche lui era stato letteralmente riempito di regali. Continuai a sorridergli per qualche istante fin quando la porta si aprì: vennero verso di noi Hermione, Ron, Luna, Neville, Ginny e per ultimo entrò anche lui. Tutti gli studenti si fiondarono verso Harry,  giustamente preoccupati per il loro amico e bombardandolo di domande, mentre Severus si diresse lentamente verso il mio letto, senza dare nell'occhio. Non disse nulla, ma mi concesse un piccolo sorriso veloce, in modo che potessi vederlo solamente io. Gli sorrisi a mia volta e lui si diresse verso l'infermiera che lo stava chiamando. sentii menzionare molte pozioni di cui tuttavia ignoravo lo scopo, ma quando capii che quelle pozioni avremmo dovuto assumerle io ed Harry, impallidii. Gli altri nel frattempo, si avvicinarono anche a me. Salutai Ron ed Hermione e rivolsi un sorriso timido a Neville, Luna e Ginny, con cui avevo avuto sicuramente meno occasione di approfondire conoscenza ma che mi stavano molto simpatici. Con Luna e Neville  mi incontravo a lezione mentre con Ginny avevo tracorso un pigiama party in sala comune Grifondoro, ma non riuscimmo poi più di tanto a creare occasione di legare, un po' per i vari impegni e imprevisti che Hogwarts regalava, un po' per la mia timidezza, ma mi ripromisi di conoscere tutti e tre più approfonditamente.

Qualche ora più tardi venimmo messi al corrente del fatto che dovevamo assumere diverse pozioni per qualche giorno, ma che non potevamo rimanere in infermeria in quanto Poppy doveva liberare i posti per chi durante quell'attacco si era ferito più gravemente. Qualcuno quindi, che non fosse lei perché non aveva il posto a disposizione, doveva occuparsi di noi. I signori Weasley si fecero subito avanti per Harry, promettendo di fare attenzione a qualsiasi cosa e di somministrargli le giuste pozioni. Quando arrivò il mio turno, si fece avanti Piton, in quanto mio tutore nel mondo magico.

Mi preparai quindi per uscire la sera stessa dall'infermeria e Severus mi attese davanti la porta. Mi accompagnò silenziosamente fino ai suoi alloggi, dove avevamo già passato tanto tempo e mi disse di prendere posto in camera sua. Ero ancora un po' debole, quindi indossai il mio pigiama e mi sdraiai sul suo letto. Arrivò lui poco dopo con un vassoio e del cibo: un po' di stufato e del succo di zucca. Mangiai lentamente e con un po' di fatica, ma quando terminai Severus mi regalò una gentile carezza sul capo e restò seduto accanto a me. Arrivò, troppo presto, il momento di prendere le pozioni. Molto cautamente mi venne avvicinata l'ampolla con la prima, che cercai di prendere senza fare storie. Ingoiai la pozione, di un brutto verde e dal sapore amaro con una smorfia. a ruota mandai giù tutte le altre e repressi l'istinto di vomitarle.
Per tentare di distrarmi decisi di cominciare a leggere il libro che mi aveva regalato Hermione: Ragione e Sentimento di Jane Austen. La mia amica sapeva che volevo leggerlo da molto ma che non ne avevo ancora avuta occasione, quindi "approfittò" del mio stato di incoscienza per regalarmelo.

La lettura mi prese molto e divorai velocemente le prime pagine. andai avanti man mano e non mi accorsi che il sole stava lentamente tramontando, comoda com'ero tra le braccia di Severus -che intanto mi accarezzava delicatamente i capelli- e la testa persa in un altro mondo. Dovetti prendere una pozione prima di cenare e altre due dopo cena, ma non mi lamentai e le mandai giù, senza nascondere alcuna smorfia però.

Io e Piton cenammo insieme, è finito di mangiare mi risistemai tra le sue braccia

"Come ti senti?", mi chiese lui con dolcezza

"Bene... e tu?"

"Direi... sollevato"

Quella risposta, breve ma concisa, bastò; ne captai tutto il significato in un istante solo, e non potei fare a meno di abbracciarlo più forte e sussurrare: "Ce l'abbiamo fatta", per poi chiudere gli occhi per abbandonarmi a un sonno profondo.





un capitolo cortino rispetto al mio solito, ma spero che sia comunque di vostro gradimento. Sono riuscita a chiudere il capitolo "guerra", ma non preoccupatevi che la storia continuerà ad andare avanti. Approfitto per ringraziarvi per le numerose letture, non mi sarei mai aspettata nulla del genere, ma sono così felice di sapere che vi stia piacendo così tanto e che attraverso la mia passione io riesca a trasmettere qualcosa. ❤️

Nata Babbana Where stories live. Discover now