Capitolo XI *Sai cosa si dice di chi origlia...*

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Un po' ero dispiaciuto. Davvero all'inizio Marina mi piaceva. Non era del tutto sciocca, e spesso faceva battute divertente. Inoltre era carina. Ma con il tempo, a dirla tutta, in un tempo molto breve, il mio interesse era scemato, finito, morto. Forse, semplicemente, non ero in grado di amare.

Non appena formulai quel pensiero il volto sorridente di Rose si fece largo nei miei pensieri. Istintivamente sorrisi un attimo, ed immediatamente la Rose nella mia testa si accigliò "Non ridere come un idiota Malfoy, toglitelo dalla testa! NOI NON CI AMIAMO! Smettila subito di pensarci o ti crucio!" il sorriso sulle mie labbra si trasformò in una smorfia e scossi la testa per scacciare quell'immagine. Possibile che dovesse essere acida e difficile anche solo nella mia testa?

-Tutto bene amore?- mi chiese Marina tirandomi per un braccio, io mi girai a guardarla interdetto. Avevo quasi dimenticato la sua presenza, e lei si aspettava che dicessi qualcosa. Continuammo a camminare. Io giocherellavo con una miniatura di pluffa. Un portafortuna che mi aveva regalato Albus per Natale, appena l'anno prima. Lo tiravo per la catenella, lasciandolo ondeggiare. Nessuno dei due guardava dove mettevamo i piedi.

Ad un certo punto una furia impazzita ci finì addosso sbucando da dietro l'angolo del corridoio, cadendo a terra e trascinandosi dietro anche noi.

-Ehi! Guarda dove metti i piedi- mi lamentai. Alzai lo sguardo e vidi Rose, con i capelli scompigliati, il mantello bagnaticcio a terra, segno che venisse da fuori, e tutti i suoi libri a circondarla.

-Lo stesso vale per voi due piccioncini- abbaiò lei in risposta guardandoci con astio e marcando il suo disgusto sull'ultima parola.

-Devi smetterla di cercare di buttarti tra le braccia del mio fidanzato Weasley- l'accusò Marina che in un attimo mi si era nuovamente appiccicata al braccio. Io rimasi in silenzio. Non sapevo cosa dire, non mi andava di lanciarmi a capofitto nell'ennesima discussione, avrei solo voluto prenderla da parte per chiederle perché questa volta ce l'avesse con me.

-Dormi sonni tranquilli Raven! Non ho alcuna intenzione di portartelo via- il tono di Rose era glaciale e pungente. Marina squittì il suo disappunto.

-Non ci riusciresti, sei solo una santarellina acida che si da un sacco di arie e passa la sua vita in biblioteca, lui vuole me-

Rose fumava di rabbia. Strinse i pungi per calmarsi, io alzai gli occhi al cielo quando la vidi sollevare il sopracciglio. Quella era esattamente l'espressione che tutte le volte faceva prima di uscirsene con qualcosa di spiacevole. Avrei potuto provare a zittirla, ma sapevo che sarebbe stato inutile. L'unico modo che davvero avrebbe funzionato sarebbe stato sbatterla da qualche parte e baciarla. Ma dubitavo sarebbe stata una grande mossa davanti a Marina.

-Oh sì, certo! Se non sbaglio il tuo fidanzato ha ammesso davanti ad una classe intera che questa santarellina acida gli è piaciuta parecchio- doveva essere davvero arrabbiata per tirare fuori quella storia.

-Questo era prima che io e lui ci mettessimo insieme, illusa!- rimbeccò piccata la mia "fidanzata".

- Oh, allora probabilmente devo essermelo sognato che tenta di saltarmi addosso tutte le volte che siamo da soli, tipo il giorno della Coppa di Quidditch, quando si è introdotto nel mio dirmitorio- sbarrai gli occhio esterrefatto, Marina non parlava, ma aveva lasciato il mio braccio e, controllai, aveva già gli occhi lucidi

–Stavate già insieme, se non sbaglio- dopo quest'ultima sprezzante frase raccolse il mantello ai miei piedi ed i libri e se ne andò via.

Rimasi un secondo a guardare la Corvonero al mio fianco.
–Marina?- la chiamai senza sapere come giustificarmi. Avrei potuto negare, ma non me la sentii. Improvvisamente una rabbia infinita mi montò dentro. Non aveva il diritto di comportarsi così, non aveva alcun diritto di infilarsi nella mia vita. Non mi accorsi nemmeno di lei che correva via tra le lacrime. Mi voltai ed iniziai a cercare Rose per tutto il castello.

A piccoli passi verso il destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora