CHAPTER XXXII- L'ARCO
PoV Rose
Mi rigirai nel letto scombinando tutte le coperte. Sentivo i capelli appiccicarsi al mio volto a causa del sudore. Colpa dell'invertimora. Scansai il lenzuolo, e nonostante mi avessero esplicitamente detto di restare al letto cercai di alzarmi, mi vennero le vertigini. Colpa dell'invertimora. Strinsi i denti e raggiunsi il bagno, mi guardai allo specchio, avevo un aspetto orribile. Colpa dell'invertimora. Mi ressi al lavandino per non cadere. Immagini sfocate, ricordi della sera della festa vennero a galla. Io, Scorpius, uno stanzino. Ancora una volta l'invertimora.
Aprii il rubinetto e mi sciacquai il volto. Mentivo a me stessa. L'invertimora mi aveva dato una spinta. Ma rispetto alla cosa tra me e Scorpius non aveva colpe. La colpa era mia. E del mio cuore che galoppava ad ogni suo sguardo, del mio respiro che accelerava ogni volta che lo avevo vicino, della cute anserina appena mi sfiorava e del mio corpo che rispondeva alla sua presenza infiammandosi.
-Come ti senti?- guardai nello specchio e vidi riflessa l'immagine di mia cugina Domi.
-Uno schifo- biascicai voltandomi verso di lei –Tu?-
-Insonnia, piedi gonfi, caviglie grosse e il padre di mio figlio va in giro ad inseminare donne- fece alzando le spalle con noncuranza. Aveva imparato ad essere forte. Mascherava sempre meglio i suoi sentimenti, le sorrisi perché stava diventando una donna in un tempo così breve. Lei diventava adulta, io facevo solo passi indietro!
-Sono certa che non sia davvero incinta-
-Non fa differenza, sono comunque stati insieme- il dolore attraversò il suo sguardo. Era chiaro che fosse combattuta, aveva bisogno di sfogarsi, ma allo stesso tempo non voleva parlarne.
Lasciai correre. E girai la testa di lato.
-John è qua fuori-
-Fuori dal bagno?-
-Fuori dal dormitorio- fece lei smorzando il mio tentativo di dare poco peso alla cosa. Sbuffai sonoramente, senza rispondere.
-Vuole parlarti Rose-
-Ancora non mi sento abbastanza in forze!-
-E' il tuo ragazzo ed è preoccupato per te- mi afferrò delicatamente il braccio, io mi portai l'altra mano sulla faccia.
-Non me la sento di affrontarlo-
-Devi tenere a freno i tuoi sensi di colpa, ok?- mi guardò negli occhi, come a suggerirmi che non avevo fatto nulla di male, ma lei non sapeva la storia fino in fondo.
-Ci hai provato con Scorpius, ok, ma eri sotto l'effetto di una pozione. John non è arrabbiato con te per questo, lui ha capito! Sa benissimo che per te Malfoy è un capitolo chiuso e l'ha affrontato-
-Cosa?- chiesi sconvolta.
-Ha parlato con Malfoy, gli ha detto che la vostra storia sta crescendo, che vi fate bene a vicenda e che tu ormai hai capito che la storia con Scorpius era solo una questione di chimica, finita, morta e sepolta-
Istantaneamente mi si formò un groppo in gola. Ecco perché aveva ceduto. Aveva fatto l'amore con me per dimostrare a se stesso e al mondo che fossi ancora sua. Come sempre. Per sempre.
-Non devi preoccuparti Rose- incalzò mia cugina.
-Invece sì, Domi. Sono una persona orribile-
-Non lo sei, tu sei..- la interruppi bruscamente.
-Ci sono andata a letto!- strillai isterica, facendola ammutolire. –L'ho sedotto e ci sono andata a letto!-
-La pozione .. – iniziò lei dopo qualche istante di confusione ma, ancora una volta la interruppi.
STAI LEGGENDO
A piccoli passi verso il destino
FanfictionSalve :) Ho cambiato il titolo di questa storia, comunque si tratta del seguito di una vacanza movimentata. I nostri eroi tornano ad Hogwarts regalandoci un viaggio nei loro sentimenti. Nuovi e vecchi personaggi. Nuovi e vecchi intrecci. Molte dinam...