Capitolo II *Pozioni, Punizioni e Graditi Ritorni*

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CAPITOLO II – Pozioni, Punizioni e Graditi Ritorni

Quando la sveglia suonò quella mattina mi stiracchiai e riposata e sorridente abbandonai il mio letto. Finalmente sarebbero ricominciate le lezioni, e non potevo non esserne entusiasta. Quello, come mamma mi aveva ripetuto fino allo sfinimento, sarebbe stato l'anno più importante della mia carriera scolastica fino a quel momento. Avrei dovuto prendere il massimo dei voti, in modo da poter entrare in qualsiasi facoltà universitaria desiderassi. Avrei dovuto spremere al meglio i miei professori, rimanere concentrata ed assimilare tutto, in modo tale da essere, ancora una volta, la migliore.

La divisa era piegata, pulita e perfettamente adagiata sul baule. Quando mi alzai in piedi notai che le altre nella stanza ancora stavano dormendo. Sospirai e scossi la testa. Possibile che neanche il fatto di essere all'ultimo anno le avesse responsabilizzate? Eppure, in quegli anni, avevo provato in ogni modo a stimolare intellettualmente le mie cugine.

Mi vestii velocemente ed andai a fare colazione che ancora la sala era vuota. C'erano solo alcuni insegnati ed un paio di primini ansiosi. Salutai con un gesto della mano veloce Molly che, seduta accanto al professor Vitius, lo ascoltava educatamente mentre beveva da una grossa tazza. Sembrava tesa, d'altronde era il suo primo giorno. E per una che era stata studentessa fino a poco tempo prima, non doveva essere una passeggiata di salute trovarsi dall'altra parte. Guardando quella scena mi chiesi quanto ci avrebbe messo mia cugina a prendersi la cattedra di incantesimi. Sperai poco, il professor Vitius era un bravissimo insegnate, ma forse era giunto il momento che si godesse la pensione. Un paio di volte, aveva finito con l'addormentarsi in aula. Inoltre la senilità aveva compromesso il buon funzionamento della sua prostata, e spesso avevamo dovuto interrompere la lezione mentre fuggiva al bagno.

Finii di fare colazione presto, prima ancora che la maggior parte degli altri studenti scendesse. Mi piaceva godermi un po' di solitudine, e ne avevo bisogno. Con tutti gli impegni che avrei avuto quell'anno, di lì a poco avrei potuto non avere più tempo per farlo. Mi restava ancora mezz'ora prima dell'inizio delle lezioni, tempo che utilizzai per una capatina veloce in biblioteca.

Quel giorno, già quel primo giorno era impegnativo. Avevo due ore di trasfigurazione, incantesimi, difesa e le famose "doppie pozioni con Serpeverde", suonava come una maledizione e soprattutto sospettavo che i professori, nonostante le lamentele, si divertissero a subirsi ogni settimana due ore di battibecchi, visto che l'orario era lo stesso da anni.

Comunque, fino a pozioni tutto andò per il meglio. Il programma dell'ultimo anno di trasfigurazione mi entusiasmava, ed ero riuscita ad ottenere un colloquio con la preside McGranitt. Le volevo assolutamente chiedere di iscrivermi all'esclusivissimo corso avanzato per diventare un animago.
Mamma sarebbe esplosa di orgoglio.

A pranzo non mi sedetti al tavolo dei prefetti. Mangiai con tutto il clan Weasley-Potter. Anche Albus si unì a noi, così come Lorcan e Lys, invece di sedersi al tavolo di Corvonero. Fortunatamente Albus venne da solo, e non si trascinò dietro nessun ospite indesiderato. Quando Frank gli chiese dove si fosse cacciato Malfoy, lui si limitò a rispondere che aveva trovato meglio da fare che pranzare. Fortunatamente nessuno tentò di approfondire l'argomento. Non avevo davvero voglia di scoprire cosa stesse facendo. Anche perché, conoscendo il tipo, le opzioni variavano dal coito nel bagno alla strusciatina nei corridoi.

Prima di raggiungere i sotterranei, però, avevo un altro impegno da portare a termine. Dovevo prenotare il campo per le selezioni e gli allenamenti di quidditch.

Avevo mille libri in mano, mentre a passo spedito mi dirigevo vero lo studio di Madama Bumb, secondo le nuove ordinanze doveva essere lei a firmare i permessi, per evitare che più squadre si trovassero al campo nello stesso momento. Il tutto era stato reso necessario dalle infinite discussioni tra me e Malfoy per l'utilizzo del campo.

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