Capitolo XXI *Ma come ti vesti?*

5K 236 77
                                    

CHAPTER XXI- Ma come ti vesti?

Hogsmeade era ricoperta di neve. Era uno spettacolo al quale non mi sarei mai abituata, anche se generalmente odiavo il freddo e dovevo uscire con un numero impressionante di vestiti addosso. Da sempre, dalla mia prima uscita ad Hogsmeade avevo imparato ad amare quella magica atmosfera che la caratterizzava sotto una coltre candida di neve bianca. Quel giorno però, non riuscivo a godere a pieno della ridente cittadina imbiancata, perché camminavo come se dovessi andare al patibolo, con Rox al fianco, mentre i quattro cavalieri dell'apocalisse ci facevano strada verso Stratchy & son.

Come se Alice, Lily e Domi non fossero abbastanza pazze, ci si era messo anche Francois a fomentarle. Anzi, ad essere precise era lui quello che più di tutti mi spaventava. Avevamo imboccato la strada per Hogsmeade la mattina all'alba, probabilmente saremmo arrivati prima dell'apertura se Rox non avesse puntato i piedi e si fosse guadagnata una mezz'ora extra di colazione, sotto gli sguardi di rimprovero di quei quattro pazzi, che sembravano volersi mettere a gridare per ogni minuto che perdevamo lontani dagli strass.

-Se ti abbuffi così avrai la pancia gonfia e non ti starà bene nessun vestito!- a turno, tutti e quattro avevano pronunciato questa frase, e lei sollevando il sopracciglio indifferente aveva risposto sempre la stessa cosa.

-Peggio mi sta il vestito e meglio è! Così impara quello stupido francese!-

Io non potevo fare a meno di ridacchiare, mentre gli altri la guardavano leggermente disgustati rimpinzarsi di roba. Da parte mia ero divisa a metà. Condividevo pienamente l'avversione di Rox per lo shopping, ma dentro di me si faceva inesorabilmente strada il proposito di far mangiare la lingua a Malfoy, con il quale, per inciso, non parlavo da quando aveva confessato il suo bieco tradimento. 

Purtroppo però, neanche Rox era riuscita a procrastinare in eterno il momento di marciare su Hogsmeade. Già, perché quella era una marcia, noi eravamo prigioniere, ed i nostri aguzzini erano armati di falci, galeoni e buon gusto nel vestire.

-Suvvia ragazze! Toglietevi quell'espressione dalla faccia! Non vi ucciderà vestirvi bene, una volta tanto!- anche le loro battute erano sincronizzate. Le ripetevano a turno, e non c'era niente, niente che potessimo dire o fare che avrebbe minato il loro buon umore. Erano drogati.

Quando entrammo nel negozio, la campanella che avvertiva dell'arrivo dei clienti trillò più volte. Immediatamente, una strega vestita in modo impeccabile ci raggiunse, mostrando il più smagliante dei sorrisi.

Aveva una piega perfetta ed i capelli biondissimi raccolti in una crocchia, molto diversa da quella della preside. Il lieve ed equilibrato tocco della magia ringiovanente si notava appena . Differentemente da Madama Rosmerta, la rendeva affascinante nonostante gli anni. Ed era disgustosamente elegante.

-Ballo del Ceppo?- chiese con le mani unite in grembo, la voce cortese. Tutti quanti annuimmo e lei ci fece strada invitandoci a seguirla.

Ci condusse in un angolo del negozio, dove un divano in pelle nera, enorme, era situato proprio davanti ai camerini. Intorno a noi c'erano talmente tanti vestiti che mi sentii girare la testa, erano di tutti i tagli e tutti i colori possibili. Colori che non sapevo neanche che esistessero, e dei quali invece Lily ed Alice iniziarono deliziate a squittire i nomi.

-è un incubo..- gemette Rox arpionando il mio braccio –Quante diavolo di tonalità di rosso esistono?-.

-è un sogno..- tutti gli altri, come ormai abitualmente facevano quel giorno, parlarono insieme
–E non è importante quante tonalità di rosso esistono, Rox! Non permetterò a nessuna di voi di sembrare una sgualdrina la sera del ballo!- aggiunse poi Francois puntando il dito contro tutte noi a turno.

A piccoli passi verso il destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora