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Sono passati alcuni mesi da quando ci siamo sposati, eppure mi sembra ieri quando ho conosciuto Alex.
Per quanto riguarda il lavoro io sto per finire il mio secondo libro di poesie, per poi poterlo pubblicare... ma sento che manca ancora qualcosa.
Alex invece ha voluto chiudere la libreria che aveva a Parigi, essendoci trasferiti qui ad Austin, trovando lavoro come avvocato, avendo conseguito una laurea in legge.
Il mio uomo è pieno di sorprese.
La nostra casa intanto prende forma giorno dopo giorno, aggiungendo dettagli e la rendendola finalmente casa nostra.

Sono in cucina che preparo il pranzo, sapendo che Alex può tornare da un momento all'altro. David inizia ad abbaiare, segno che è arrivato papà a casa.
«Davey è arrivato papà?» parlo con lui mentre taglio le zucchine.
Sento la porta aprirsi e David fa le feste ad Alex.
«Ciao Davey! Papà è a casa» esclama Alex, sento i suoi passi avvicinarsi a me. Mi abbraccia da dietro lasciandomi un bacio sul collo.
«Ciao mio principe, cosa cucini di buono?» domanda Alex come un bambino curioso, mentre appoggia il mento sulla mia spalla.
«Una ricetta che la mia bellissima suocera mi ha consigliato di preparare, visto che a suo figlio piace tanto...»
«Non c'è il tacchino dentro vero??» si allarma lui, alzandosi di scatto.
«Sei ancora traumatizzato dal ringraziamento amore?» dico ridendo, girandomi per guardare la sua espressione degna di essere immortalata di una polaroid.
«Non mi piacciono... lo sai... hanno uno sguardo allucinato sembra che vogliano ucciderti da un momento all'altro...» si gira Alex, notando i piatti sul tavolo «Sei piatti? Amore chi viene?»
«Siamo io te, June, Bea poi anche Nora e Pez»
«Vuoi una mano a cucinare?»
«Metti il grembiule baby» ammicco io.

«Oh Dio Henry! Questa torta è buonissima!» esclama Nora compiaciuta mentre divora la mia torta salata.
«Davvero Hen, come hai fatto?» ridacchia Bea.
«Guarda che io so cucinare B, non è difficile dai» mi inalbero appena Bea mi prende in giro.
«Lo so, scherzavo. Sei bravissimo e siamo fieri di te!» dice lei, porgendoli un bacio sulla guancia.
«Ora arriva il vero dolce! La torta salata non conta» mi alzo io, sparecchiando per fare spazio, Alex mi segue da vero gentiluomo quale è lui.
Andiamo in cucina mettendo i piatti nella lavastoviglie, sento Alex che mi abbraccia da dietro.
«Amore quando lo diremo agli altri?...»
«Darling, lo so che stai fremendo ma dobbiamo esserne sicuro della cosa»
«Ma amore più sicuri di cosi! È già un mese...»
«Baby non alzare la voce» dico ridacchiando «Se scoprono tutto così davvero sarò arrabbiato con te per sempre»
«Impossibile, tu mi ami troppo» Alex mi fa un sorriso a 36 denti, e io mi sciolgo a tale bellezza e dolcezza di quest'uomo. Mi avvicino a lui per baciarlo.
«Prendi la cheesecake nel frigo dai, torniamo da loro e lo diciamo»
«Davvero??» Alex si illumina.
«Sono la nostra famiglia loro, è giusto che sappiano per primi»
«Dio quanto ti amo» Alex mi prende il viso, riempiendolo di baci.
«Alex la cheesecake» dico io ridendo tra i suoi baci.
«Oh si giusto» fa una corsetta fino al frigo prendendo il dolce, mentre torniamo dagli altri.

Fuori c'è una bella giornata, così decidiamo di stare nel giardino de retro. Lo abbiamo arredato con delle statue eleganti e anche degli gnomi, che Alex mi ha implorato di prendere perché erano "troppo simpatici".

«Facciamo una partita a volleyball! Io e Percy contro Alex e June!» urla Nora da lontano con una palla da volleyball trovata in giardino.
«Vengo io al posto di June!» esclama Bea, iniziando a correre verso Nora.
«No amore non correre, sei incinta!» le urla dietro June, fermandoci tutti dopo quelle parole, uscite dalla bocca di June.
«Juni... diamine non dovevano saperlo così» dice Bea fermandosi.
«Beatrice, sei cosa?» mi avvicino a lei, emozionato.
«Lo volevamo dire... dalle parole siamo passate ai fatti e... abbiamo trovato un donatore, ho fatto l'inseminazione e ora sono al primo mese, Hen diventerai zio» dice Beatrice con i suoi occhi blu che luccicano dall'emozione. La prendo a me e la avvolgo in un abbraccio forte, senza farle male. D'istinto poggio la mano sul suo ventre.
Tutti si abbracciano Bea e June, condividendo la gioia di quel momento. Io guardo Alex emozionato. Poi collego i puntini.
«Aspetta hai detto che sei al primo mese?» guardando Bea.
«Si?» risponde lei.
«Oh God, non so se questo sia destino o meno... ma io e Alex prima volevamo dirvi una cosa...» mi blocco dall'emozione, così Alex mi salva.
«Abbiamo avuto la stessa idea... e anche voi state per diventare zie» le facce dei presenti sono scioccate ed emozionate.
«La nostra madre surrogata è al primo mese anche lei... quindi...» aggiungo io, realizzando emozionato.
«Ragazzi ma è assurdo!! Congratulazioni!» esclama Pez orgoglioso, mentre ci abbraccia tutti e quattro.
«¡Hermanito! ¡Vamos a ser tíos al mismo tiempo!» esclama in spagnolo June ad Alex.
«Pensate se potrebbero nascere nello stesso giorno... assurdo no?» commenta Nora.
«Quante probabilità ci saranno?» chiede Alex.
«Mmh... direi 98% che potrebbe accadere» Nora sorride, mentre tutti realizziamo a quanto possa essere potente l'universo.
«E facendo i calcoli... potrebbero nascere a Marzo!» continua Nora.
«Io e te siamo di marzo amore» commenta Alex emozionato, stringendomi a sé, mentre la nostra vita prende forma, giorno per giorno.

TWO HOMES SIDE BY SIDEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora