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È arrivata la sera della cena con Alex. Sono davanti al mio armadio con abiti eleganti, fissandoli con le mani sui fianchi, indeciso e molto agitato, perché non ho la minima idea di cosa indossare.
"Scegli un abito Fox"
Prendo un completo color panna con cravatta e camicia azzurra tenue, alla fine mi specchio.
Vorrei far perdere la testa ad Alex.
Pettino i miei capelli dorati con precisione, niente deve essere fuori posto. Mi spruzzo due dosi di "One Million" di Paco Rabanne e finalmente sono pronto per uscire.
"Che lo spettacolo abbia inizio"

Raggiungo il ristorante dove ci siamo dati appuntamento io e Alex, il cuore martella all'impazzata mentre cammino e cerco di non perdermi nell'agitazione, ho sognato questo momento dal primo momento che l'ho visto, mai avrei creduto che tutto ciò ...

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Raggiungo il ristorante dove ci siamo dati appuntamento io e Alex, il cuore martella all'impazzata mentre cammino e cerco di non perdermi nell'agitazione, ho sognato questo momento dal primo momento che l'ho visto, mai avrei creduto che tutto ciò si avverasse.

Girando l'angolo per arrivare al ristorante lo vedo che mi aspetta davanti all'entrata, appena lo vedo mi fermo, ammirandolo in tutta la sua eterna bellezza, i miei occhi catturano l'immagine di Alex in smoking e la tengo impressa per me.
Alex girandosi mi vede, gli brillano gli occhi quando a guardarmi, mi sorride mentre io lo raggiungo.
«Ciao, sei splendido» si complimenta lui sorridendomi.
«Ciao, sei splendido anche tu, forse di più» rispondo io, con fiato corto, accennando un sorriso.
«Non si sottovaluti signor Fox» Alex mi ammicca, mi scappa una risata ed entriamo per accomodarci.

Il ristorante è di un'eleganza impeccabile, e sono davvero sorpreso che Alex lo conoscesse, l'ha consigliato lui di venire qui stasera

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Il ristorante è di un'eleganza impeccabile, e sono davvero sorpreso che Alex lo conoscesse, l'ha consigliato lui di venire qui stasera.
«Ti sei davvero superato con il ristorante, complimenti» lo guardo prendendo il menu trattenendo un sorriso a 36 denti, mi sento al settimo cielo.
Alex mi guarda, forse mi brama e studia ogni mio movimento, dai segni particolari fino al mio abito che indosso stasera.
«Ti meriti davvero il mondo Henry, tu non sei come gli altri»
«A volte avrei voluto esserlo... sarebbe stato più facile»
«Lo sai che con me puoi parlare, io ti ascolterò sempre» I suoi occhi sono sinceri.
«Grazie Alex, te ne sono grato» gli sorrido «Allora, cosa prendi?»
«Che ne dici del salmone? Qui è uno spettacolo» mentre legge il menu.
«Andata per il salmone allora» chiamo un giovane che si avvicina a noi «Buonasera, potremmo avere due salmoni delle specialità di questa sera? Ti ringrazio caro» prendo delle banconote dalla giacca e gliele lascio come mancia sorridendo.
Il cameriere mi ringrazia in francese e si allontana.
«Wow» accenna Alex.
«Cosa?»
«Stavate palesemente flirtando o mi sbaglio io?»
«È geloso, Claremont-Diaz?» mi appoggio il mento sul dorso della mano guardandolo.
«Signor Fox, non sono geloso, non siamo una coppia io e lei» si avvicina anche lui per guardarmi meglio, sento quell'energia nell'aria che c'è sempre tra di noi.
Faccio una smorfia divertita, ovviamente so che c'è un accenno di gelosia nelle sue parole ma credo non lo ammetterebbe mai.
«Vorrebbe che io e lei fossimo una coppia?» gli domando.
«Diciamo che si sta facendo desiderare, signor Fox» non stacca lo sguardo da me.
«Mh, beh questo lo vedremo» faccio lo snob.
In amore vince chi fugge.
Vedo il viso di Alex trasformarsi in un'espressione scioccata e divertita allo stesso tempo.
«Non si dia troppe arie, Fox» mi risponde Alex.
«Mi sto divertendo un mondo con lei signor Claremont-Diaz» ridiamo assieme, e i nostri piatti arrivano.

La cena è stata sublime, il locale meraviglioso, Alex sa davvero come mettermi a mio agio, poche persone riescono a farlo e questo è un punto a favore per lui.

Dopo la cena molto gradita passeggiamo per le vie di Parigi, contornata dalle luci della sera, parlando del più e del meno, ridendo e scherzando. Alex stasera è di una bellezza infinita.
«Vieni con me» lo prendo per mano portandolo dietro ad un vicolo cieco che conosco, lo appoggio sul muro e finalmente lo bacio, stavolta il nostro incontro è voluto da entrambi, Alex mi si avvinghia attorno ai fianchi, mentre le nostre lingue danzano e le nostre labbra si assaporano.
«Volevo baciarti di nuovo da così tanto tempo» mi sussurra Alex ansimando tra i nostri baci.
«Lo so, volevo farmi desiderare» la mia mano scende dal suo fianco fino alla natica, palpandola a mano piena mentre lo bacio sul collo.
«Casa tua o casa mia?» domanda Alex.
I nostri sguardi si incontrano, l'unica cosa che mi interessa ora è che voglio lui, non importa dove.

Scegliamo casa mia, essendo più vicino al ristorante. Apro la porta di casa con una velocità mai vista prima, entriamo e non facciamo in tempo a chiuderla che Alex mi si fionda addosso baciandomi con foga, ci avviciniamo verso il divano, lo spingo facendolo cadere sopra, ha il desiderio negli occhi, mentre mi avvicino a lui mettendomi sopra e baciandolo di nuovo, assaporando le sue meravigliose labbra.
«Dio, le tue labbra...» ansima Alex, mentre gli bacio il collo, sbottonandogli la camicia e baciandolo sul petto scendendo giù.
«Tu sei meraviglioso» i nostri sguardi si incrociano, abbiamo il fuoco negli occhi, mentre tiro giù la zip e libero il suo membro, pronto per me.
Lecco le mie dita per lubrificare e inizio maneggiandolo, sento Alex che geme, ad occhi chiusi assaporandosi il momento, quando lo sento pronto mi avvicino con le labbra, lappando sulla punta, per eccitarlo di più.
«Oh Dio...» sento Alex sibilare, mi guarda leccandosi le labbra.
Vado più in profondità, stringendo le labbra e lavorandolo con la lingua, i nostri sguardi non si staccano per un secondo durante tutto il rapporto.
Alex impreca venendo, lasciandosi andare alla sensazione di benessere che viene subito dopo, lo guardo soddisfatto leccandomi le labbra e risalgo baciando ogni centimetro della sua pelle scura, una cosa che avevo sognato di fare da molto tempo.

Mentre Alex si sistema la camicia, seduto accanto a me, noto una collana, con una chiave che gli pende sul petto.
«E quella?» faccio cenno con il mento indicando la collana.
«Questa? Beh questa è la chiave della mia casa ad Austin, in Texas» la prende guardandola, tutto orgoglioso.
Mi avvicino per osservarla meglio, la prendo toccandola, la mano di Alex mi accarezza la nuca toccando i miei capelli.
«E che ci fa un cowboy a Parigi?» traccio un percorso con la chiave sul corpo di Alex, lui si avvicina quasi per baciarmi, lo tiro verso di me e cadiamo dall'altra parte del divano, me lo ritrovo su di me.
Mi guarda come se avesse visto la cosa più bella del mondo.
«Stavo aspettando di incontrare un biondino che mi avrebbe fatto impazzire per poter conquistare il suo cuore» risponde Alex alla mia domanda, baciandomi sul finale.
Mi perdo in quel meraviglioso bacio, esistiamo solo io e lui. Nessun'altro.
Riapro gli occhi e la mia mente ancora non crede a quello che succede.
Alex Claremont-Diaz, il ragazzo che bramo di da tanto tempo, mi ha appena baciato con tutta la passione che aveva.
Ritorna su con la schiena, alzandosi e sistemandosi il completo.
«Dovresti venire con me in Texas» accenna da un momento all'altro.
«Io?» sistemandomi il ciuffo all'insù.
«No, David...» fa una risata guardandomi «Certo che dico a te Hen, ovviamente porti anche Davey e Bea, viene anche June. Pensavo di andare a trovare i miei per l'estate»
«Non stiamo correndo un po' troppo? Vuoi farmi conoscere ai tuoi?» mi alzo, aiutandolo ad allacciarsi la giacca.
Alex mi avvicina a lui prendendomi dai fianchi.
«Ci frequentiamo da un mese Hen, se non te la senti potrei dire che sei mio amico per me va bene, in più il viaggio è fra tre settimane quindi avremmo altro tempo per conoscerci... non voglio che tu ti senta a disagio, mi piacerebbe passare quei giorni in Texas con la tua compagnia» mi accarezza il viso col pollice mentre pronuncia queste parole.
Sembra davvero sicuro di quello che dice, e mi ha anche dimostrato che mi vuole davvero.
«Ci penserò, promesso. Intanto lo dico a Bea» gli sorriso, mentre lo accompagno alla porta.
Prima di aprire la porta lo prendo per la cravatta allungandolo verso di me e gli lascio un bacio coi fiocchi.
«Ricordati di noi» gli dico salutandolo, mentre apro la porta. Alex non stacca lo sguardo da me neanche per un istante, tenendomi la mano mentre si allontana, nota l'anello e me lo bacia guardandomi.
«Buonanotte, Signor Fox»
«Buonanotte, Signor Claremont-Diaz» concludo io, sorridendogli.
Non chiudo la porta finché non scompare dalla mia vista. Mi appoggio alla porta mettendomi le mani sul viso, come incredulo di ciò che è successo questa sera.
Non passano neanche due minuti che ricevo un messaggio da Alex. Il messaggio recita "Gia mi manchi x" con un emoji dell'orsacchiotto.
Sorrido leggendo il messaggio, appoggiando il telefono sul petto, mentre il mio cuore ha un mancamento.

TWO HOMES SIDE BY SIDEWhere stories live. Discover now