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Sono appena uscito dal commissariato per aver deliberato la denuncia per diffamazione contro Miguel, sento che ne varrà la pena.
Saluto Leighton prima di andare in negozio da Alex, è stato fondamentale per me in questo periodo, è un avvocato coi fiocchi.
Entro nel negozio accompagnato da David, che appena nota Alex servire un cliente corre subito da lui facendogli le feste.
«Hey Davey! Ciao bello mi sei mancato anche tu si» dice Alex chinandosi verso David e parlando a lui come se fosse un bambino, mentre David si prende tutte le coccole da Alex.
Mentre lo guardo mi scappa un sorriso, sarà perché mi sento più sollevato da questa situazione ma sarà soprattutto perché con Alex ho ritrovato la gioia di vivere. Mi avvicino a loro due.
«Ciao anche a te amore» Alex si alza guardandomi. Conosco quello sguardo, lui vorrebbe baciarmi ma data la situazione vorrei evitare in pubblico.
«Hey amore, fai come se ti avessi dato uno dei miei meravigliosi baci» commento io, sapendo quello che sta pensando. Alex fa una faccia divertita e stupita allo stesso tempo.
«Come prego? Non darti troppe arie sua benevolenza» mi da una piccola spinta alla spalla, ridendo assieme.
«Alex sono appena uscito dal commissariato con Leighton, ho denunciato Miguel, ho portato la busta con tutte le prove e le minacce che mi ha fatto. Leighton ha persino registrato la conversazione che abbiamo avuto al cafe usando una penna registratore, lo abbiamo fregato» faccio un sorriso vittorioso.
«Una penna registratore?? Ma dove siamo in un film di tuo padre? Henry non sai quanto mi faccia bene al cuore vederti così sollevato e contento, sono fiero di te» Alex mi attira a sé abbracciandomi, sento tutto il suo calore e sostengo che mi sta dando in questo periodo.
«È solo grazie a te se sto bene ora» me lo stringo forte, accarezzandogli la spalla muscolosa e lasciandogli un leggero bacio sul collo, senza farmi notare dalla gente.
«Vai a casa Hen, riposati un po'. Vengo da te stasera, porterò il miglior champagne che ci sia a Parigi e poi festeggeremo a dovere» mi sussurra Alex all'orecchio in modo provocante, il mio amico si risveglia.
«Signor Claremont-Diaz, mi sta forse provocando?» lo guardo con sguardo provocatorio, mentre cammino all'indietro lentamente, senza staccargli gli occhi di dosso.
«Ha iniziato lei, Signor Fox» Alex mi ammicca, aggiungendo alla fine un sorrisetto, mentre chiudo la porta dietro di me mi scappa una risata leggera.
"L'amore è soprattutto questo"

In casa risuona la melodia romantica e l'inconfondibile voce di Etta James con "At Last". Sto leggendo i messaggi provocanti che Alex mi sta mandando da oggi, sorridendo come un'idiota davanti allo schermo, quando sento il campanello suonare.
"È qui."
Poso il telefono e vado ad aprirgli. Ammiro tutta la sua bellezza, racchiusa in quel momento.
«Ciao baby» mi dice Alex in modo sensuale, spogliandomi con gli occhi sull'uscio della porta di casa.
«Ti stavo aspettando» Lo faccio entrare senza dire nulla, parla il mio sguardo. Lo desidero.
«Lo champagne, come ti avevo promesso, e ho portato delle fragole. Vorrei fare un gioco con te, se hai anche la panna» dice seguendomi peggio di David mentre vado in cucina a prendere due calici per lo champagne.
«Un gioco? Sentiamo a cosa vuole giocare il Signor Claremont-Diaz?» fisso Alex mentre stappo la bottiglia, versandone un po' nei calici e offrendone uno a lui.
«Tempo al tempo Signor Fox, non sia precipitoso» Alex prende il mio calice offerto, mentre lo alza leggermente, iniziando il brindisi «A te, Henry» inizia lui.
«A te Alex, a noi e alle cose meravigliose della vita, come il nostro amore» brindiamo facendo tentennare i bicchieri e diamo il primo sorso di una lunga serie. Mi avvicino a lui baciandolo, sento il sapore frizzante dello champagne.
«Sei un provocatore nato» sussurra Alex al mio orecchio mentre mi avvicina a lui dal fianco «Bella questa vestaglia, sei sexy»
«È ancora più interessante, perché sotto non indosso niente» lo guardo accennando un sorriso furbo, lasciandogli un piccolo morso sulle labbra, mentre mi dirigo verso la camera da letto «La panna è nel frigo»
Alex corre subito a prendere la panna, seguendomi in camera.

Alex prende una fragola, mettendoci una montagnetta di panna sopra, per poi farmela assaggiare.
«È buona?» mi domanda lui, con voce rauca. I suoi occhi brillano.
«Mmh...» mugugno io, mentre chiudo gli occhi assaporando la fragola con panna. Me ne cade un po' sul petto.
«Oh, te ne è caduta un po' qui» Alex si china sul mio petto, leccando via la panna.
«Dio, Alex» abbasso lo sguardo verso di lui, leccandomi le labbra mentre ansimo.
Alex non stacca lo sguardo da me, scendendo sempre più giù, leccando e assaporando le piccole quantità di panna lasciate apposta sul mio corpo.
"Lo voglio. Ora"
Si sposta dall'inguine baciandomi delicatamente l'interno coscia, poggiando le sue labbra umide dal residuo di panna.
«Oh, Alex» ansimo, al suo tocco.
«Sei perfetto» mi bacia sulla la gamba, salendo fino al piede e sento aprire la bustina del preservativo. Lo guardo leccandomi le labbra.
«Mi vuoi?» mi chiede fissandomi, mentre mi brama con lo sguardo.
«Si ti voglio, ti voglio» annuisco guardandolo, mentre il mio respiro si fa sempre più corto.
«Mi avrai baby» con un movimento si mette le mie gambe attorno al suo collo, si inumidisce le dita e le fa scivolare dentro di me, preparandomi.
La mia testa parte dall'eccitazione.
«Alex, ti prego» le sue dita vanno più in profondità, fin quando scivolano via, entrando dentro di me con un movimento fermo e deciso, tenendomi dai fianchi.
«Ah!» guardo Alex muoversi sempre più veloce, mentre si piega per raggiungermi, baciandomi assaporandolo.
Con un movimento metto le gambe attorno a lui e lo giro mettendomi sopra di lui, ci tiriamo su con la schiena, mi ritrovo seduto su di lui a cavalcioni.
«Lo sai cosa dicono dei cowboy sexy come te?» lo mordo al collo, lasciandogli un piccolo segno.
«No, cosa?» Alex mi guarda bramandomi, sento la sua mano alzandomi dalla natica mentre la palpa.
«Che si devono cavalcare ai posto dei cavalli» lo guardo sogghignando, alzandomi leggermente coi fianchi per entrare dentro di lui, mi esce un sibilo eccitato.
«Allora cavalcami, Fox» Alex inizia a muoversi col bacino verso di me, mi lascia dei piccoli segni sul petto.
Poggio la mia fronte sulla sua, i nostri corpi e le nostre anime si muovono in sincronia.

«David è il tuo primo animale?» mi domanda Alex, mentre ci gustiamo un budino al cioccolato, accoccolati sul letto in accappatoio, dopo aver avuto il secondo round nella doccia

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«David è il tuo primo animale?» mi domanda Alex, mentre ci gustiamo un budino al cioccolato, accoccolati sul letto in accappatoio, dopo aver avuto il secondo round nella doccia.
«Si, me l'ha donato mio padre prima che se ne andasse... David è come un figlio per me»
Alex mi accarezza il braccio in segno di comprensione delle mie parole, faccio un sospiro e lo bacio sulla tempia.
«Vieni con me, ti faccio vedere una cosa» gli dico.

Siamo fuori al balcone, col mio telescopio di ottone cerco la costellazione con attenzione.
«Eccola qua, vieni Alex» blocco il movimento con la rotella e gli lascio il posto, Alex si mette al posto mio.
«Questa è la costellazione di Orione, quando ero piccolo io e papà passavamo le ore col telescopio, era appassionato di astrologia e l'ha trasmessa a me... questo telescopio era suo prima» guardo il cielo, ricordando i momenti con papà.
«Hen è veramente bella» mi prende la mano e me la bacia, alzandosi poi alla mia altezza prendendomi dal fianco «Mi sarebbe piaciuto molto conoscere tuo padre» commenta poi.
«Ti avrebbe adorato» gli lascio un bacio delicato sulle labbra, Alex mi accarezza i capelli.
«Dovresti farteli crescere» mi guarda accennando un sorrisetto.
«Ci penserò» gli mordicchio il labbro, ridendo con lui.

TWO HOMES SIDE BY SIDEWhere stories live. Discover now