Secrets and Masks | By Emerald_Slytherin.

Cap 23 | Sembrava costoso.

20 aprile.

Il Firewhisky rubato bruciò meravigliosamente la gola di Hermione mentre scendeva.
Non era buono come le sigarette che desiderava, ma placava abbastanza bene il suo bisogno.

Si sedette in uno dei salotti sopra un cassettone di legno alto fino ai fianchi. I suoi piedi non toccavano il pavimento e lo stiletto di metallo dei suoi stivali alti fino alla coscia rimbalzava sulle porte mentre faceva dondolare dolcemente le gambe avanti e indietro.
Non si era presa la briga di togliersi gli abiti da Mangiamorte: la sua pelle da assassina. La prima cosa che faceva di solito dopo le missioni era entrare nella vasca da bagno, ma si sentiva troppo tesa per rilassare i suoi muscoli tra bolle e sali da bagno come il suo corpo aveva disperatamente bisogno di fare.

C'erano troppe cose che non capiva, e non importava quante volte avesse rivissuto gli eventi della giornata più e più volte nella sua testa, non era ancora vicina a una risposta.

Ogni volta che pensava di aver dato un senso allo strano comportamento di Malfoy, ogni volta che pensava di aver messo insieme la sua analisi, i fili non si collegavano.
C'era sempre qualche informazione che le sfuggiva, un filo mancante che mandava in pezzi tutta la sua ipotesi.

Perché le aveva impedito di uccidere Fleur?

Perché l'aveva lasciata andare?

Non aveva senso e lei non riusciva a smettere di esserne ossessionata.
Si sentiva come se stesse inseguendo un fantasma, sempre teso, solo per vedere la sua visione della verità evaporare nel suo pugno come fumo. Il fallimento era quasi esasperante.

Non appena era tornata al maniero, Hermione aveva avuto bisogno di qualcosa per allentare la tensione, qualcosa per calmare i suoi nervi instabili e tenere le sue mani occupate. Le sue unghie non potevano certo sopportare più stress, erano piuttosto antiestetiche, mangiate fino alla carne in un misto di inquietudine e ansia. Astoria avrebbe avuto un infarto quando le avrebbe viste.

Aveva cercato di impegnarsi nell'esplorazione del maniero per la centesima volta, e questo era ciò che l'aveva portata in quel particolare salotto. Si trovava sull'ala destra della casa, ed era molto più grande e maestoso di quello in cui di tanto in tanto condivideva un drink con Astoria, con un arredamento molto più elaborato e un camino ancora più ostentato.

Anche se Hermione non era mai stata nella camera da letto di nessun altro - poteva aprire le porte e sbirciare dentro, ma gli incantesimi sull'ingresso le impedivano di entrare - sapeva che la stanza di Malfoy era proprio alla fine di quel corridoio. Di solito si teneva lontana da quell'ala della casa, voleva evitare di incontrarlo ogniqualvolta fosse possibile, ma quella sera se ne sentiva quasi attratta. Non era sicura del perché. Si disse che era perché probabilmente aveva l'alcool più vintage - e quindi più potente - nascosto lì.

L'istinto di Hermione aveva ragione. Nemmeno quindici minuti dopo aver perquisito il salotto, aveva trovato un pannello nascosto - un falso muro accanto al caminetto scoppiettante che era incantato per non spegnersi mai - con sei bottiglie ricoperte di polvere nascoste all'interno di whisky, vino e un'altra bottiglia marrone, un liquido che non aveva ancora provato.

Un gemito basso, quasi doloroso, strappò Hermione dai suoi pensieri ronzanti di alcool, e i suoi occhi si spostarono immediatamente verso la porta.

Malfoy non la vide quando entrò nel salotto, la sua posizione nell'angolo buio la nascondeva alla vista. I suoi occhi erano chiusi per il dolore: con la testa inclinata verso il pavimento mentre si massaggiava la parte posteriore del collo con i palmi di entrambe le mani. Non indossava altro che un asciugamano nero legato intorno alla vita, tutto il suo corpo luccicava dell'acqua del bagno che evidentemente aveva appena fatto. I suoi capelli erano bagnati e gli ricadevano sugli occhi, e due fedi nuziali pendevano dalla sottile catena di metallo che portava al collo. Erano entrambi d'argento, uno semplice con una fascia spessa e l'altro più delicato, elegante con attaccato un enorme diamante a forma di lacrima.