1.36

239 13 333
                                    

Hana sorrideva verso la sposa vestita di rosso che percorreva la strada per arrivare davanti al principe ereditario, in sua attesa

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Hana sorrideva verso la sposa vestita di rosso che percorreva la strada per arrivare davanti al principe ereditario, in sua attesa. Ripensò al giorno del suo matrimonio, alla felicità di aver indossato un abito nuziale che inizialmente le aveva reso la vita difficile, ma poi ne aveva tratto solo serenità, perché nonostante le avversità incontrate amava suo marito.

Si accorse in quel momento che dietro ad un grande salice era nascosta Saran, la ragazza selvaggia che tutti erano soliti deridere. Osservava Song con le braccia incrociate al petto e le labbra tremanti di rabbia. Hana se ne dispiacque, lei sapeva bene cosa volesse dire farsi da parte per dare spazio ad un'altra donna, soprattutto se aveva potere a corte, come Mae.

Eunji, intanto, osservava il fratello con disprezzo. Aveva già ingollato più ciotole di vino di quanto gli fosse concesso, ed era ebbro, si vedeva dagli occhi lucidi. Le gambe accavallate creavano increspature sulle vesti nere e le labbra erano serrate in una smorfia di puro sdegno.

Quando Hana notò quella condizione così oscura si preoccupò.

«Eunji, qualcosa non va? Stai male?»

Il marito la guardò in tralice, poi voltò nuovamente lo sguardo verso il principe ereditario. Song si stava inchinando davanti alla moglie, soddisfatto.

«Andrebbe tutto a meraviglia se mio fratello non stesse convolando a nozze con la figlia del primo ministro e la regina non fosse entrata in travaglio questo pomeriggio» sibilò il secondo principe, senza celare la propria rabbia.

Fu allora che le braccia di Yuki, fasciate da eleganti maniche larghe, si avvolsero attorno alle spalle di Hana.

«Onee-chan» la chiamò, posando la guancia contro la sua.

Hana sobbalzò quando avvertì la pressione dolce della sorella, con i lunghi capelli neri che le avvolsero la spalla. Scoppiò a ridere dolcemente. Si voltò verso di lei, posando una mano nella sua.

«Sei arrivata, finalmente! Sembra che mio marito non sia contento di assistere ad un bellissimo matrimonio, né di avere un nuovo fratello.»

«Dovrei essere felice?!» sbraitò Eunji, scagliandole uno sguardo velenoso, come non aveva mai fatto prima. «Dovrei essere contento nel vedere Song acquisire potere e un nuovo legittimo erede al trono nascere?!»

«Daegun mama, colui che sta nascendo è prima di tutto vostro fratello, non un erede legittimo» lo redarguì Yuki, irrigidita.

Hana sgranò gli occhi e strinse di più la mano della sorella, incredula. «Yuki non ha torto. Quel bambino è tuo fratello, dovresti rallegrartene, non vederlo come un nemico.»

«Mio fratello?» Eunji si mise a ridere e scosse la testa, abbandonando il seggio di legno per avviarsi lontano dalla festa, in fretta. Non si fermò neanche a salutare Shin, appena arrivato.

Hana strinse i pugni, indispettita. Pensava di farla franca?

«Lo seguo, gli darò una lezione» disse alla sorella, convinta, per poi alzarsi e inseguirlo ovunque fosse andato.

Cieli di Sangue - Il Cammino Della RovinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora