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«Eunji

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«Eunji.» Hana non si era ancora abituata alla dolcezza del suo nome, ma le era stato semplice smettere di chiamarlo formalmente daegun mama. Così semplice, che ogni volta le labbra tradivano una certa emozione. «Vorrei andare a trovare mia sorella, ma non posso presentarmi al palazzo del terzo principe da sola.»

Il marito, intento a parlare fitto con uno dei suoi eunuchi, sollevò lo sguardo su di lei. Una lunga ciocca di capelli gli sfiorò la guancia. Aveva gli occhi cupi, di chi aveva appena appreso una notizia che non gli era per niente piaciuta.

«Bene, andiamo da lui. È da qualche tempo che non vedo Shin» le disse, porgendole un braccio.

Hana cercò di alleggerire l'atmosfera con una risata leggera, contenta che avesse accettato la sua richiesta. Sistemò un fiore rosa fra i capelli, che aveva raccolto dal giardino poco prima, e si appoggiò a lui. «Sono davvero felice che mia sorella sia qui.»

«Siete molto legate, a quanto pare» commentò Eunji, scendendo dalla veranda insieme a lei e dirigendosi verso il palazzo a ovest, dove dimorava il terzo principe.

«Lo siamo, in effetti. Quando sono entrata a palazzo non credevo che l'avrei più rivista facilmente, invece ora che è qui possiamo proteggerci a vicenda» gli confidò, sentendo che quella rivelazione avrebbe potuto avvicinarli. «Mi sono sempre sentita così sola, fra queste mura.»

Eunji sbuffò una risata, ammorbidendo i lineamenti del viso pallido.

Hana, da quando si era ripresa, aveva passato molto tempo con lui. Il secondo principe si era lamentato della sua presenza ogni volta, ma alla fine non le aveva mai intimato di andarsene, permettendole di restare a dormire nelle sue stanze.

Sebbene lei non si fosse ancora ceduta.

E Hana sperava immensamente di riuscire a conquistarlo. Non per mera convenienza, non era mai stata attaccata al denaro o alle cose materiali. In realtà, era lui a piacerle, davvero molto. Ogni suo movimento, la sua voce, i suoi occhi scuri... Tutto di Eunji la affascinava.

Prima che i due potessero oltrepassare il ponte ad arco, una voce melliflua riecheggiò nell'aria, frenando la loro avanzata. «Marito, eonni

Hana sentì un brivido percorrerle la schiena, e desiderò sprofondare.

Quando si voltò, vide Chae-ryeong avvicinarsi a passo lento. Vestiva con un abito color peonia dal lungo scollo, come era abituata a portare, rivelava di nuovo il suo incredibile fascino. «Che magnifica coincidenza incontrarvi.»

Hana si indispettì e finì per irrigidirsi. Non voleva salutarla, quella donna non si meritava nemmeno una briciola di educazione da parte sua.

«Chae-ryeong.» Fu Eunji a salutarla, senza eccessivo trasporto. Strinse il braccio di Hana, come monito, affinché salvasse le apparenze.

Chae-ryong chinò il capo in una riverenza, prima di rivolgersi a lei. Hana si umettò le labbra, ascoltandola mentre dava aria alla bocca. «Come stai, eonni?» le chiese, con sorriso velenoso posto ad attraversarle le labbra dipinte di rosso.

Cieli di Sangue - Il Cammino Della RovinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora