44. There's no Love beyond death ☆

1K 56 113
                                    

"Non c'è amore oltre la morte".

P.D

La luce bianca della luna piena riempiva le tenebre di fasci argentei, impregnando anche le stelle di un fascino antico quanto la volta celeste.

L'intera fibra dell'esistente era cristallizzata, affissa e incastrata all'interno di quei flebili raggi canuti che diramavano incontrastati nelle profonde spoglie del reale.

Tutto si ammantava in una lattiginosa coltre di magia, sfiorando l'eterea consistenza dell'inconsistente.

Ogni singola monade tintinnava un richiamo sommesso e, in una scala ascendente di note, inneggiava un canto d'amore volto a celebrare il laccio rosso che univa i nostri cuori.

Nel buio.

Nel vento.

Sotto le stelle.

Bagnati dalla luna.

Legati da un respiro.

Felici e interrotti, entrambi pazzi.

Pazzi d'amore, pazzi di gioia, stretti.

Persi e ritrovati in un'alba di stelle.

Ed eccola la scala di suoni: Do, re mi, fa, sol, la, si, do.

Tutto era melodia dopo il nostro passaggio.

La nostra moto sfrecciava sulla strada irrorando azoto, mentre io mi stringevo a lui sempre di più.

Quei muscoli modellati erano il mio porto sicuro, la mia ancora nella tempesta.

Al suo fianco mi sentivo protetta.

Anche se il mondo sarebbe crollato in quel preciso istante, io non avrei avuto nessuna paura.

Dio quanto lo amavo.

Lo amavo da impazzire.

Ed ero felice.

Quegli occhi viola, che tanto mi erano mancati, avevano ricominciato ad amarmi, a sorridermi, a proteggermi.

Vivevo per i suoi occhi.

Amavo i suoi occhi.

E la mancanza era svanita, risucchiata, sventrata e fatta a pezzi da quell'amore che mi soffocava.

In quell'esatto momento capii che era arrivato il momento di lasciar andare il passato.

Di lasciar andare lui.

La mia mancanza.

La sua morte.

Avrei portato sempre il suo ricordo nel cuore, le sue carezze nell'anima, le sue parole nella mente, ma, da adesso, era arrivato il momento di guardare avanti.

Lì, sul sellino di quella moto, nel bel mezzo del vento e della notte, diedi l'ultimo saluto a mio padre.

Una lacrima silenziosa rigò il mio viso, ma il vento la portò con sé nel buio, cancellandone ogni traccia.

UCCIDIMI DOLCEMENTEWhere stories live. Discover now