Mi-sun aggrottò le sopracciglia, notando il volto del fratello rabbuiarsi.

Shin era chiamato il Principe Dimenticato, a Corte. Il loro padre reale non andava mai a fargli visita e durante i consigli era raro che la sua parola venisse presa in considerazione. Mi-sun sapeva che lui ne soffriva.

Song ed Eunji spadroneggiavano mentre lei e Shin erano sempre rimasti indietro.

«Per me conta, invece» asserì la ragazza, allungandosi per raccogliere la mano destra del principe. Quando lui sollevò lo sguardo, lei gli sorrise. «Quando sarò via, ti scriverò spesso e tu farai lo stesso. Sposa una donna che ti dia potere e cerca di acquisire importanza. Vedrai che prima o poi le cose cambieranno.»

«Non mi importa del ruolo che posseggo a palazzo, sorella. Ho smesso di ambire al potere il giorno in cui ho visto cosa questo ha causato a mia madre» le rivelò Shin, posando un gomito sul ginocchio, coperto dalla lunga tunica.

Stavolta fu Mi-sun ad abbassare lo sguardo e a ritirare la mano, consapevole di non poter mettere bocca su quella questione.

«Parlare di nostra madre con la figlia della donna che l'ha uccisa non è molto corretto da parte tua, fratello» esordì la voce aspra di Eunji, dietro di loro.

Mi-sun strinse i pugni sulla gonna e si umettò le labbra, consapevole di doversi trattenere. Individuò con facilità il fratello scostare con una mano la tenda di foglie e penetrare all'interno del loro rifugio, rivolgendo a Shin un'occhiata agghiacciante. Eunji aveva sempre odiato il loro legame, ma Mi-sun non era mai stata silente di fronte le sue provocazioni.

E non lo fu nemmeno questa volta. «Io non sono mia madre, Eunji, e non ho mai desiderato la morte di nessuno.»

«Ed è molto meglio così» sibilò il secondo principe. «Ma tu e Song siete nati dal grembo di quell'assassina, fra lei e voi non c'è differenza. Una mela non cade mai troppo lontano dall'albero.»

Mi-sun si alzò in piedi in un turbinio di gonne, piccata da quell'affermazione. Tutti i suoi pendenti tintinnarono. «Avevo due anni quando la Nobile Consorte Eri è morta, ero una bambina. Come puoi darmi la colpa?»

Eunji la trafisse con i suoi occhi, neri e affilati, ma non la sfiorò. Stringeva una spada fra le mani, i capelli abbandonati sulle spalle erano umidi di sudore. Doveva aver appena terminato il suo allenamento. Una risata amara provenne dalle sue labbra. «Sai perché non hai mai desiderato la morte di nessuno, Mi-sun?»

La principessa rimase in silenzio, ma solo perché Shin le fece cenno di non rispondere. Tuttavia, la ragazzina non abbassò lo sguardo neanche per un istante, e il secondo principe riprese parola. «Perché hai sempre avuto tutto. Ogni tuo capriccio è sempre stato ascoltato ed esaudito. Non hai mai sofferto, anzi, non sai nemmeno cosa significhi la parola dolore.»

Mi-sun indietreggiò di un passo, calpestando un rametto secco sotto la suola delle scarpe. Sapeva che il fratello aveva ragione. Durante le quindici primavere che aveva affrontato, non ricordava di aver mai sofferto per qualcosa in particolare. Non aveva mai provato nessun dolore capace di annientarla. «Questo non significa niente.»

«Significa tutto, invece» sibilò Eunji, per appoggiarsi al grosso tronco del salice. «Ma non temere, anche a te la vita presenterà il conto, prima o poi.»

«Basta, Eunji. Mi-sun non ha colpe per quello che è accaduto a nostra madre» lo ammonì Shin, sebbene nella sua voce ci fosse una nota di acredine. Anche lui odiava la regina Soseono, era solo bravo a nasconderlo. «Se non c'è altro io credo...»

«C'è altro» lo interruppe Eunji, schioccando la lingua sotto il palato. «La prossima settimana avverrà il mio matrimonio con quella dama di corte. Per quanto detesti le feste, nostro padre ha ordinato che Hana diventi la mia prima moglie. Una serva, la prima moglie di un principe di secondo rango» rise appena, d'amarezza, e Mi-sun non se ne stupì. Il re non aveva preso bene la notizia del comportamento di Eunji. L'interruzione di quel matrimonio con la principessa Areum era stato causa di discussioni non da poco a palazzo e aveva solo alimentato i pettegolezzi che circolavano sul conto di Eunji.

Cieli di Sangue - Il Cammino Della RovinaWhere stories live. Discover now