Capitolo 49

85 5 1
                                    

Era diventato un idiota completo.
Tutto nel giro di una singola estate.
Tutto per colpa di quella sua inestinguibile e malsana ossessione.

Quante volte, seduto alla sua scrivania si era perso a vagheggiare con i pensieri, uscendo da quella odiosa normalità forzata e speculando su quale fosse la più probabile direzione geografica verso la quale lo sguardo di Harry potesse essere rivolto in quel momento.
Così, tanto per voltarsi nella stessa direzione, magari guardare lo stesso punto dell'orizzonte per caso e sognare di appiattire il mondo abbastanza da ritrovarsi di fianco a lui. Oppure, ancora più di frequente, girarsi in modo da, scavalcando laghi, colli, città e montagne, incontrare il suo sguardo.

Tutto a causa di quella sua galoppante ed insistente idiozia. Si sentiva minuscolo e ridicolo nell'avere questi pensieri? Ma certo. Era come essere regredito alla sua condizione di quattordicenne! Umiliante a dir poco. Eppure questa autoconsapevolezza non bastava, non bastava mai a frenarne il corso e arrivare alla sola inevitabile conclusione che doveva sapere qualcosa di Potter, qualunque cosa. Per quanto invece poteva saperne, l'unico indizio che aveva del fatto che fosse ancora vivo era che la Gazzetta del Profeta non aveva ancora pubblicato niente in merito alla sua morte.
Nessuno gli diceva niente, era una strana situazione quella in cui si trovava, ma nemmeno la peggiore possibile: da quando aveva fallito l'assassinio di Silente era stato tagliato freddamente fuori dalle dinamiche organizzative, anche se l'invasione di Hogwarts era un punto d'onore sul suo curriculum da Mangiamorte che gli garantiva una certa nomea di rispetto. Risultato di questa situazione era stato dunque l'avere a disposizione fin troppo tempo per progettare i più strampalati piani per gettare anche un solo sguardo, non visto, nella vita del Grifondoro che tutti lì, sotto il tetto del Manor, stavano cercando affannosamente.

Era stato all'incirca a metà di Luglio quando aveva ceduto completamente e si era risolto nel prendere un drastico e deplorevole provvedimento.
Nel corso della sua routine estiva, data ormai la maggior età consolidata, al biondo veniva concesso di far visita ai suoi stretti contatti con una certa frequenza. I genitori di Pansy non c'erano mai, non era una novità della guerra: i signori Parkinson erano costantemente in viaggio, per lavoro o per diletto che fosse e la situazione di fermento politico che l'interessava così da vicino aveva dato loro soltanto una ragione in più per stare lontani da casa, così la villa della famiglia era diventata, a insaputa dei proprietari, il luogo di riunione prediletto del trio di Serpeverde. Tutti e tre conoscevano quella grande casa nella campagna del Norfolk come il palmo della loro mano, dopotutto era fin dalla più giovane età che, da subito educati all'elitarismo, i genitori di quei ragazzi li avevano indirizzati verso le giuste conoscenze e, nel piccolo e chiuso mare delle famiglie purosangue inglesi, Draco, Blaise e Pansy, si erano un po' scelti, autoetichettandosi spocchiosamente come la crème de la crème dei maghi undicenni. Quantomeno, con il passare degli anni, anche quel rapporto pilotato si era trasformato in qualcosa di ben più significativo, un'amicizia solida e che, in quei tempi di incertezze, era il punto di riferimento per ognuno di loro.

"I tuoi fratelli?"

Era una domanda di routine, questa volta l'aveva posta Blaise, stando seduto sul dondolo in giardino con in mano una tazzina di tea, e la risposta ogni volta determinava il grado di libertà con il quale i tre avrebbero potuto permettersi di esprimersi.

"Oh sono scesi al mare questo pomeriggio, non torneranno prima di sera"

"Alla loro età me le sognavo queste libertà."

S'impettì Draco, con un sopracciglio aristocraticamente sollevato mentre accavallava le gambe di fianco alla tovaglia leggera del tavolino al quale stava seduto con Pansy.

"Tu non hai il mare a pochi passi... e i tuoi ti controllavano fin troppo, questo lo sappiamo tutti."

"Se qualcuno osava avvicinarsi al loro prezioso figlioletto..."

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Where stories live. Discover now