Capitolo 17

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Sullo scompartimento cadde il silenzio.
Potter con le sue caramelle era l'unica fonte di rumore, ma perfino il caotico Grifondoro si ritrovava per una certa misura intimidito da quella quiete e cercava in tutti i modi di scartare i suoi dolci passando inosservato.

La prospettiva comunque, era piuttosto utopica. Infatti Draco tendeva a voltarsi verso di lui o a sbirciare nella sua direzione con la coda dell'occhio più o meno ogni cinque secondi e Harry, tutti quegli sguardi, li ricambiava puntualmente.
Testimoni attoniti e disperati di quell'inarrestabile scambio di occhiate erano Pansy e Blaise, che seguivano la scena come fosse stata una partita di ping pong, trovandola sempre meno divertente e sempre più insopportabile.

Fu proprio Pansy a rompere il silenzio, soltanto nella speranza di spezzare la tremenda tensione che appestava lo scomparto. Si alzò dal suo sedile, sporgendosi in avanti verso quello dove stavano Harry e Draco e afferrò il primo zuccotto di zucca che le capitò sotto mano, poi tornò a sedersi come se nulla fosse.
Blaise sollevò un sopracciglio e si girò a guardare la ragazza che sollevò le spalle con fare noncurante in tutta risposta.
Potter mandò giù l'ultima zampa di una cioccorana e sbattè le palpebre un paio di volte, sorpreso.

"Beh, se ne volevate bastava chiedere"

"No. Non ne vogliamo, non accettiamo dolci dai Grifonidioti."

Intervenne Malfoy, gelido e inflessibile come al solito, attirando su di sè gli sguardi di tutti i presenti. Harry alzò gli occhi al cielo e si lasciò andare ad una risata sarcastica.

"Sì certo, come se non fossi seduto qui da ore e non avessi notato le occhiate languide che continui a lanciare al mio cibo."

"Languide? Potter ma che diamine dici. Non sono mai stato languido in vita mia."

Scattò Malfoy, drizzandosi sul posto e guardando il moro con occhi sgranati dall'indignazione. Quello ridacchiò di nuovo malignamente prima di rispondere a tono.

"Come vuoi Malfoy, tieniti le tue verità"

"Avete finito voi due? O volete seriamente mettervi a litigare perfino per dei dolci?"

Sbottò Blaise, burbero, prima di incrociare le braccia al petto e appoggiarsi al poggiatesta.

"Cercate di ignorarvi a vicenda e di lasciarmi dormire almeno l'utima parte del viaggio."

Rincarò poi e chiuse gli occhi, nella speranza che il suo disperato appello non venisse trascurato.

"Non so quanto tempo ti rimanga Blaise, tra poco dovremo iniziare a cambiarci"

Appuntò Pansy che, dopo aver lanciato uno sguardo fuori dal finestrino, aveva riconosciuto in lontananza il profilo del castello  di Hogwarts che si stagliava contro il tramonto.

Draco, che si era appoggiato con il gomito al bracciolo e si reggeva il capo con una mano mentre teneva ostinatamente lo sguardo puntato il più lontano possibile da Potter, alla frase di Pansy dovette convenire che la ragazza avesse ragione. Pertanto si alzò dal suo posto nel tentativo di iniziare a piantare grane per scacciare Potter dal loro scompartimento, ma quando si girò a guardarlo si accorse che il Grifondoro era già senza maglietta e, per di più, a pochissimi centimetri da lui, dal momento che, allungato verso il portabagagli, stava cercando di raggiungere la sua valigia.

"Ti levi, Malfoy?"

Alla frase seccata e sbrigativa del moro, in qualche modo il biondo impallidì e divenne paonazzo contemporaneamente.
Se l'era immaginato? O davvero gli occhi Potter avevano brillato divertimento notando di averlo colto alla sprovvista?
Mentre ricadeva mollemente a sedere al suo posto per lasciare al mago lo spazio necessario, Draco cercava in tutti i modi di collezionare le briciole della sua dignità per mettere insieme una maschera che potesse reggere a quel brutto colpo. Si strinse due dita alla radice del naso e tenne gli occhi chiusi in un'espressione di sufficienza.

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Where stories live. Discover now