Capitolo 22

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Quando Draco rimise piede ad Hogwarts dopo quei due giorni trascorsi al Manor, lo fece guardando ad ogni cosa con occhi diversi e fu fiero che fosse così: sicuramente era questo ciò che suo padre si aspettava da lui, che non smettesse mai di tenere a mente il suo ruolo ora più indiscutibilmente legato al nome dei Malfoy che mai prima di quel momento.

Soltanto dal modo in cui attraversò il cortile e poi il salone d'ingresso sembrò voler mettere in chiaro la propria superiorità nei confronti di chiunque incrociasse la sua strada, non aveva mai tenuto un portamento così elegante, il mento così sollevato e la sua maschera di cera era perfetta, gelida ed immobile.
Si fermò di fronte alla grande pila di bagagli dove un capannello di studenti affannati, anche loro di ritorno quel giorno, era alla disperata ricerca dei propri possedimenti. Draco attese con noncuranza, teneva una mano in tasca e l'altra, quella con lo stemma della sua famiglia ricadeva casualmemte lungo il suo fianco stretto in un completo nero di eleganza impeccabile.
Si era perso nei suoi pensieri, facendo vagare distrattamente lo sguardo su delle famigliari piccole sfere di luce colorata che erano appena entrate dalla porta e ora fluttuavano convulsamente nell'aria circostante. Le riconobbe in poco tempo, identificandole con quelle che alla Gufiera avevano appiccato fuoco al suo mantello. La loro presenza lo rese abbastanza nervoso, si chiese da dove accidenti venissero e perchè negli ultimi mesi il castello sembrava esserne stato invaso.

Mentre si poneva queste domande, non fece caso al chiacchiericcio caotico e concitato che entrava gradualmente nel suo campo uditivo alle sue spalle, perciò fu colto alla sprovvista quando una risata che non avrebbe mai potuto confondere con nessun'altra risuonò vicinissima a lui.

"Ginger e piantala! Affattura i tuoi fratelli è colpa loro, mica mia!"

Nell'attimo esattamente successivo, una bolla d'acqua evocata dalla bacchetta della sorella di Ron corse dritta verso la faccia di Potter, pochi passi dietro Draco che, immobile, faceva di tutto per non voltarsi a guardare quel ragazzo, cercando di non immaginare quanto fosse potenzialmente bello mentre rideva e scherzava con Lenticchia Femmina.
Il Serpeverde non fece in tempo a finire di formulare quel pensiero che la risata di Potter gli fu praticamente addosso e una mano calda calò a pesargli sulla spalla.
Per schivare l'incantesimo di Ginny, Harry era scivolato sul pavimento umido dell'ingresso e si era semplicemente aggrappato alla prima cosa che gli era capitata sotto tiro, in quel caso un povero malcapitato con il quale il Grifondoro aveva tutte le intenzioni di scusarsi, iniziò a farlo, poi però spostò lo sguardo dalla rossa al soggetto in questione e si ritrovò a guardare negli occhi Draco Malfoy.

Il Serpeverde era rimasto immobile, contemplava l'irrequietezza magnetica dello sguardo di Potter dritto nel suo, tenendo alta ogni difesa, mostrandosi come la tempesta di neve che avrebbe potuto stritolare qualsiasi incendio avesse avuto l'ardire di bruciarvi in mezzo. Malfoy afferrò il polso di Potter, scostandosi la sua mano dalla propria spalla, ma, contrariamente alle aspettative del biondo, il Grifondoro non si divincolò per tornare ad ignorarlo, ma contrattaccò, afferrando l'avambraccio di Draco con la mano libera e staccandolo a forza dal proprio polso mentre il fuoco nei suoi occhi non accennava a spegnersi.
Fu per un brevissimo istante, immediatamente successivo a quel gesto, il momento in cui entrambi i ragazzi realizzarono simultaneamente che il gelo nello sguardo di Draco era solo apparenza: era durato meno di un battito di ciglia, ma l'argento dei suoi occhi era vacillato e in quello sguardo Harry aveva riconosciuto la sua stessa irrequietezza, il suo stesso desiderio, mentre il biondo realizzava soltanto la propria debolezza, il proprio fallimento.
Arrabbiato per via di questa rivelazione che Potter, ancora spavaldamente fisso a guardarlo, sembrava voler rimarcare a tutti i costi, Draco si divincolò dalla presa con uno strattone, si fece avanti in mezzo al gruppo di ragazzini che non trovava la propria valigia, sfiló dal mezzo di quel mucchio il proprio bagaglio e si incamminò spedito per il corridoio che l'avrebbe portato nei sotterranei.

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora