Capitolo 24

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Harry atterrò nell'ingresso del Castello, fece appena in tempo a smontare dalla Firebolt e sperare che nessuno avesse fatto caso a quella piccola infrazione, che incrociò lo sguardo di Mrs. Purr, la gatta di Gazza. Deglutì a fatica, capendo di avere i minuti contati prima che il custode avesse fatto capolino da dietro un angolo per trascinarlo nell'ufficio della Umbridge, ovvero l'ultimo essere vivente con il quale il ragazzo avrebbe voluto confrontarsi in quel momento. Per sfuggire a quel destino tremendo, il Grifondoro aveva solo un'opzione: filare via come il vento.

Puntualmente, come avveniva di continuo da cinque anni a quella parte, fiutato il momento inopportuno, Pix sbucò fuori da un muro del corridoio in cui Harry stava correndo a perdifiato e prese svolazzargli intorno, riempiendo il passaggio con la sua caratteristica risata acuta che non passava mai inosservata. Gazza avrebbe fatto in fretta a scovarlo e raggiungerlo se quel maledetto poltergeist avesse continuato a guidarlo sulle sue tracce, doveva seminarlo e l'unico modo che aveva a disposizione in quel momento era quello che avrebbe seriamente potuto metterlo nei guai, ma non aveva scelta.
Saltò in sella alla Firebolt e seminò Pix in un attimo, sfrecciando sopra le teste degli studenti che strillavano al suo passaggio e si lanciavano contro il muro.  Harry dovette ammetterlo, volare a Hogwarts era tremendamente divertente, non sarebbe stato male se fosse stato regolare.

"Hey Harry!"

Gridarono un paio di voci conosciute, ma praticamente indistinguibili tra di loro. Il moro frenò di colpo prima delle scale per la Torre di Grifondoro, venendo quasi disarcionato dalla scopa.

"Scendi subito di lì, sei matto?"

"Già, idiota, ci rubi l'esclusiva!"

I gemelli sembravano più arrabbiati di quanto Harry ritenesse necessario, ma li ascoltò.

"Esclusiva? Esclusiva di cosa"

Fred gli strappò di mano la Firebolt e lo ammonì con un'occhiataccia mentre George scuoteva la testa ed era il ritratto del disappunto.

"Lo saprai quando lo saprai. Tu pensa a rispettare le regole."

Harry storse il naso osservando i due Weasley con aria più che sorpresa, non riusciva a prenderli sul serio, non con l'infinita lista di trasgressioni creative che macchiava la loro immagine. Eppure sembravano seri, il moro non ci capiva niente, quei due erano sempre più sospetti, tesi come corde di violino, ma corde quasi sicuramente attaccate ad un ordigno esplosivo di potenza devastante. Comunque, scelse di non tirare ulteriormente quella corda, seppur onestamente iniziasse ad essere seriamente curioso.

"Mi dispiace, dovevo farlo, avevo Gazza alle calcagna"

Loro annuirono minacciosamente abbastanza da indurre Harry a riprendersi la Firebolt e allontanarsi in fretta. Aveva appena raggiunto l'ingresso della Sala Comune, quando, prima che potesse dire la parola d'ordine o anche solo tirare un sospiro di sollievo, un gufo fece atterrare tra le sue mani un piccolo rotolo di pergamena legato da un nastro lilla.
Il Grifondoro inarcò un sopracciglio, ma non aveva pazienza a sufficienza in corpo per contrastare la sua curiosità e dunque srotolò subito il messaggio, ignorando i commenti della Signora Grassa che lo incitava a entrare e non farle perdere tempo.

Caro Harry,
Devo scusarmi con te per essere stato poco presente nei mesi scorsi, sono mortificato che sia stato Arthur Weasley a pagare per la mia disattenzione.
Purtroppo non sono nella posizione di intervenire direttamente nella questione al momento, ma intendo fare in modo che un evento del genere non si ripeta. Questa tua connessione onirica con Voldemort è pericolosa, un tassello che non avevo ancora preso in considerazione e che al momento non possiamo permetterci.

La scrittura del mittente del messaggio era minuta, curata e spavaldamente obliqua. Harry ne fu colpito immediatamente, leggendo quelle righe gli era quasi parso di scorgere un sorriso sottile e il luccichio di un paio lenti azzurrine a mezzaluna. Era senza dubbio un messaggio di Silente, non era firmato, ma comunque il tono non lasciava dubbi.

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Where stories live. Discover now