Capitolo 10

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Nell'acqua bollente della vasca del bagno dei Prefetti, sottili scie di bollicine correvano verso la superficie mentre una luce dorata brillava al di sotto.
Il gorgogliare dell'acqua che ancora scendeva dai rubinetti era lontano e ovattato, si udivano soltanto le voci  ipnotiche delle sirene, che lasciavano il nucleo lucente di due uova d'oro in sincrono e cantavano di minacce nella più armoniosa delle melodie.

Gli occhi di Harry e Cedric scattarono gli uni verso gli altri nello stesso momento, poi al moro venne meno l'aria e risalì ansimando in superficie.
Poco dopo lo specchio d'acqua dell'ernome vasca si ruppe di nuovo e anche il castano riemerse, col fiato corto.

I due ragazzi chiusero le loro uova e rimasero a guardarsi con occhi corrucciati, insieme consapevoli e confusi, poi, mentre tornava loro gradualmente anche il fiato, Harry ridacchiò e Cedric inclinò la testa di lato, non capendone il motivo.

"Hai un cappellino di schiuma"

Gli rispose Harry, accennando nella sua direzione col mento e Cedric ridacchiò a sua volta, lievemente imbarazzato mentre si tirava indietro i capelli e lasciava scivolare via la schiuma che vi si era fermata.
In quel momento il moro si sorprese di riuscire a vedere il ragazzo così chiaramente nonostante non stesse portando gli occhiali, nel momento esattamente successivo si stupì di quanto in effetti fossero vicini e lui nemmeno se ne era reso conto.

"Meglio?"

Harry annuì.

"Penso di sì, ora non lo vedo più, ma non mi ritengo particolarmente attendibile senza occhiali."

Cedric ridacchiò di nuovo e Harry distolse lo sguardo perchè l'atmosfera iniziava a farsi sensibilmente imbarazzante e difficile da sostenere.

"Beh, ad ogni modo, io non ci ho capito molto"

Sbottò Cedric e Harry si girò di nuovo verso di lui.

"Già, nemmeno io"

"Forse dovremmo riascoltarlo"

"Non sembra una brutta idea"

Convenne Harry e poco dopo i due ragazzi erano nuovamente immersi sott'acqua con il canto delle sirene nelle orecchie, ma questa volta, si guardavano negli occhi perchè era capitato che i reciproci sguardi fossero stati la prima cosa che avessero visto una volta immersi e da lì non si erano più staccati, in quello stava tutta la loro attenzione.

In questo senso, il significato del canto cambiò significato, si liberò di ogni informazione volesse comunicare e si trasformò semplicemente nell'espressione ammaliante di una tentazione che l'uno e l'altro ragazzo riuscivano a riconoscere nei reciproci occhi.

Quel contatto non si ruppe finchè ad entrambi non venne a mancare il fiato e tutti e due riemersero in fretta alla ricerca di ossigeno, ma non avevano nemmeno fatto in tempo ad accumularne abbastanza che se ne privarono di nuovo.

Questa volta però l'acqua c'entrava ben poco, le uova si erano richiuse di scatto ed erano rotolate sul fondo della vasca, Harry aveva gettato le braccia al collo di Cedric e Cedric aveva infilato le dita tra i ricci mori di Harry. Solo una manciata di millimetri separò le loro labbra in un momento di esitazione, poi si baciarono, timidamente, ma a lungo, abbastanza a lungo da non sapere per quanto.

Nei giorni successivi Harry non fece che ripensarci, ripensava a come, nel modo più naturale del mondo, senza alcuna fretta di correre da nessuna parte, i due ragazzi si erano spinti ben oltre un semplice bacio come, del resto, era abbastanza inevitabile che avvenisse.
Il Grifondoro non se ne pentiva nemmeno per un momento, anzi avrebbe tanto voluto gridarlo al mondo intero. Prima avrebbe dovuto trovare il coraggio di parlarne a Ron ed Hermione e forse il fatto che se avesse gridato loro avrebbero sentito, era quello che gli impediva di farlo.

Knights Who'd Give You Anything //Drarry (IN CORSO)Место, где живут истории. Откройте их для себя