Capitolo 42

769 100 53
                                    

Quando Jeremy rincasò fu travolto dall'odore di cibo che avvertì prima ancora di entrare in casa. Dovette bussare per farsi aprire, avendo dato le chiavi a Grace, e rimase imbambolato trovandosela davanti con indosso un semplice abito rosso che le fasciava il corpo mettendo in risalto la scollatura e le gambe tornite. I capelli raccolti le vivacizzavano il viso e un rossetto alquanto acceso mandarono immediatamente in tilt il dottore.
Jeremy entrò affrettandosi a chiudere la porta, temendo che qualche vicino potesse notare quella creatura che gli stava giocando letteralmente i sensi.

«Bentornato, dottore!» lo salutò Grace soddisfatta nel vedere la sua reazione.

«Se mi accoglierai ogni volta così dovranno ricoverarmi per disfunsione cardiaca» scherzò Jeremy, squadrandola dalla testa ai piedi.

«Stia tranquillo, dottore, mi troverà così soltanto quando il pericolo è in agguato.»

«Quale pericolo?» chiese Jeremy pur intuendo a cosa Grace facesse allusione.

«Le oche, dottore, le oche» rispose, infatti, posandogli le mani intorno al collo e sbottonandogli i primi bottoni della camicia.

Jeremy la lasciò fare, gli piaceva quella versione sensuale di Grace, la quale improvvisamente si fermò, lasciandolo perplesso.

«Perché ti fermi?»

«Ti piaccio?» gli chiese lei guardandolo seriamente negli occhi.

«Che domande! Certo che mi piaci» rispose Jeremy vagando con lo sguardo da quei luminosi occhi marroni alle labbra sulle quali ardeva gettarsi, nonostante quel rossetto rosso non lo facesse proprio impazzire.

«Intendo così, vestita così» specificò Grace.

Oramai Jeremy aveva perso lucidità per capire come rispondere. «Mh! Tu che dici?» mormorò, afferrandola per i fianchi e premendola sul suo bacino.

«Quindi ti piaccio?» chiese ancora Grace nonostante avvertisse la reazione positiva di Jeremy.

«Hai dubbi?» Lui le sfiorò il collo con le labbra, fremeva dal folle desiderio di amarla, ma andava cauto. Sospettò che Grace lo stesse mettendo alla prova.

«Quindi ti piace anche la dottoressa... come si chiama? Holken, giusto?» lo punzecchiò.

«Aaahh, ecco, ora ho capito!»

«Cosa avresti capito?»

«Che ho una fidanzata molto gelosa e che crede di non essere abbastanza per me. Non è così? E che crede che bastino un vestito corto o una scollatura impertinente a farmi perdere la testa, ma non su di lei, bensì su qualsiasi donna possa provocarmi.»

«Io...»

«Tu?»

«Niente, lascia perdere!» esclamò Grace divincolandosi e allontanandosi, ma Jeremy l'afferrò nuovamente per i fianchi e l'attirò a sé.

«Io non ho bisogno di donne mezze nude, né di trovare te vestita così soltanto per timore di non essere abbastanza per me» le sussurrò all'orecchio stringendola da dietro. «Non ho bisogno che ti dipingi le labbra così vistosamente...» Jeremy le passò il pollice sulle labbra per eliminare il rossetto, e quel gesto deciso ma sensuale scatenò in entrambi una scarica di desiderio, tanto che dalla bocca di Grace fuoriuscì un mugolio che spinse Jeremy a voltarla.
Si guardarono bramosi ma lui continuò a resisterle.

«Scusami!» esclamò Grace, poggiando la fronte a quella di Jeremy.

«Ammetti di essere gelosa?»

«No» sussurrò lei sorridendo e avvicinandosi con le labbra, ma lui si discostò di nuovo.

🌺 La rosa dell'inverno 🌺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora