Capitolo 44

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ELIZABETH POV'S

13 GENNAIO 2022

"Secondo me dovresti stare ancora a riposo. Fino a poche ore fa avevi ancora la febbre..."

"Non mi sto allenando, perché ho la tosse, ma almeno vorrei lavorare se riesco."

"Non ce la fai proprio a stare calma e non fare niente, vero?"

"No! Ma è anche per questo che ti piaccio, giusto?"

Io e T/N eravamo barricate in casa con il covid. Io però ero asintomatica, mentre T/N aveva preso una bella batosta. Le era passata la febbre in 48 ore circa, ma poi si era presenta la tosse e lì stava diventando davvero dura. La sentivo lamentarsi sempre, perché lei odiava tossire e non sopportava questa cosa.

"Io oggi pomeriggio sono in collegamento con Ellen per l'intervista..."

"Proverò a non tossire e mi chiudo nello studio, va bene Liz?" - Io annuisco e prima che andasse via, la fermo e la bacio.

"Vorrei solo che capissi che sono felice con te. Stiamo passando giorni particolari e questo sta portando alla prova i nostri nervi, ma passeremo anche questa."

"Odio tossire..."

"Ed odi anche quando lo fanno anche gli altri..." - Ci mettiamo a ridere e la bacio ancora.

"Sì, sono una tipa molto complicata."

"Sai cosa spero da un lato?"

"Il lato destro o quello sinistro?"

"Aah vedo che il senso dell'umorismo non ti è passato!"

"Era solo andato in letargo qualche giorno. Si è riposato per ritornare ad essere più forte che mai! Comunque, cosa speri?"

"Da un lato spero di avere ancora il covid, così posso stare più tempo con te."

"È una dichiarazione d'amore?"

"Sta zitta!"

"Ora mi sento offesa... Come ti permetti di dirmi che devo stare zitta?" - mi pizzica il fianco ed io inizio a ridere.

"Ahia!"

"Sai cosa?" - Mi sussurra a pochi centimetri dalle labbra.

"Cosa?"

"Voglio fare l'amore con te!"

"Dovresti andare a lavorare, non credi?"

"Dovrei..."

"Ma?"

"Niente... Vado."

"Sei noiosaaa!"

La vedo chiudersi nello studio e scuoto la testa. Io nel frattempo mi ero dedicata al mio piccolo orto e nel bel mezzo sento T/N urlare e con la sua tosse non era proprio una cosa indicata.
Ero corsa di sopra e la sento sbraitare contro una donna, visto che aveva la chiamata in vivavoce.

"Ti ho solo detto che non va bene come avete gestito alcune cose."

"Le abbiamo gestite meglio di quanto tu creda. Non è colpa mia se ti sei ammalata!"

"Ah perché secondo te è mia la colpa Lily?" - Aveva iniziato a tossire e la cosa stava peggiorando sempre di più. - "Secondo te, a me piace essere in questa condizione? Non riesco nemmeno a parlare che tra poco soffoco... Non mi sta bene che mi tratti di merda, perché io non me lo merito assolutamente. Lì dentro sono una delle poche persone che si fa un culo enorme per lavorare e fare le cose più precise possibili. Se non ti sta bene, prendo tutto e me ne vado."

THE NIGHT WE METOn viuen les histories. Descobreix ara