Capitolo 30

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ELIZABETH POV'S
21 DICEMBRE 2021

Ore 6.00

Ho sentito la madre di T/N uscire di casa e non sono più riuscita a prendere sonno. Avevo la mia ragazza che dormiva beata ed ho iniziato a fissarla.
Ci eravamo addormentate verso mezzanotte, perché entrambe eravamo stanche. Avevamo parlato di tutto quello che ci eravamo lasciate indietro. Mi era mancata da morire e vederla qui sembra quasi un sogno. Con le dita le accarezzo il volto e traccio delicatamente delle linee immaginarie.
Non volevo svegliarla, ma dimentico sempre che non ha il sonno pesante.

"Buongiorno piccola!" - le dico io sottovoce.

"Buongiorno... Che ore sono?"

"Sono circa le 6.00 del mattino e mi dispiace averti svegliata." - La sento sbuffare e poi mi attira a lei per un bacio.

"Abbiamo circa un'ora o anche più per noi due."

"Ti voglio Kaine!"

"Allora non parlare troppo Olsen...!" - Riesce a capovolgere la situazione, mettendosi sopra di me e inizia a baciarmi il collo. Si blocca un attimo e mi guarda. - "Posso spogliarti Ol..."

"Fallo e basta Kaine!" - prendo tra i denti il suo labbro inferiore e lo tiro, mentre lei inizia a spogliarmi del mio pigiama.

Io non so esattamente cosa stessi provando, ma la volevo con tutta me stessa. Era così dolce e nel contempo riusciva ad essere passionale, tanto da farmi eccitare all'inverosimile.

Con i ragazzi avuti, il sesso era abbastanza bello, ma con lei era tutto un'altra cosa. Riusciva a toccare punti che non mi sarei mai immaginata e non sapevo come spiegarmi tutto questo.

Ero così in preda al piacere e ai miei gemiti che quando è entrata con due dita dentro di me, ho urlato senza controllarmi.

Mi piaceva, eccome se mi piaceva. Mi piaceva come muoveva non solo le dita, ma anche la lingua. Adoravo il modo in cui mi faceva venire e come i nostri gemiti si mescolavano insieme. Adoravo come si prendeva cura di me in ogni fase e adoravo quando faceva prendere a me il controllo. Sì, ero riuscita a farla venire anche io e adoravo tutto questo.

Erano le 7.10 precise quando la sveglia ha iniziato a suonare e lei doveva alzarsi per lavorare. Non volevo lasciarla andare, perché volevo solo che lei rimanesse con me a letto tutto il giorno.

"Restiamo a letto tutto il giorno?"

"Sarebbe la mia cosa preferita se solo non dovessi lavorare Liz..."

"Datti malata!"

"Mi piacerebbe piccola, ma purtroppo devo lavorare." - Mi stringe a sé e mi lascia dei baci sparsi sul collo e sulla spalla. - "Vorrei tanto rimanere qui con te."

"Lo so, perché lo vorrei anche io..."

"Odio dover lavorare sapendo che ci sei tu per casa."

"Beh, potrai sempre e comunque fare delle pause..." Mi rigiro tra le sue braccia e le lascio un bacio sulle labbra. Le mie mani le accarezzano il corpo nudo e la sento sospirare. - "Non puoi immaginare quanto io ti voglia ancora..." - Noto sul suo corpo i segni rossi che le avevo lasciato e questo non fa altro che compiacermi ancora di più. - "Ora però, devi alzarti. Vai a farti una doccia e io ti vado a preparare la colazione."

"Dovresti restare a letto e riposarti. Tu che puoi, approfittane..."

"Non devi preoccuparti piccola... Coraggio alziamoci, altrimenti sono capace di incatenarti a letto."

THE NIGHT WE METWhere stories live. Discover now