Capitolo 2

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T/N POV'S

LA MATTINA DOPO

Mi sveglio con un gran, gran mal di testa. Cerco di alzarmi, ma qualcosa mi blocca e non riesco a muovermi... o meglio qualcuno mi stava bloccando.

Cerco di mettere a fuoco e noto una chioma bionda che dorme tranquillamente a pancia in giù sul mio petto.

Oh no... no, no, no, no. Non può essere... No! Siamo... no non posso crederci, siamo completamente nude. Mi batto una mano sulla fronte e cerco di realizzare il tutto. No dai, non posso essere andata realmente a letto con Elizabeth Olsen.

Com'è potuto succede? Cerco di alzarmi e di spostare il suo corpo dal mio, ma mi concentro a guardare il suo bellissimo viso. Lei era letteralmente una dea! Okay T/N, alzati e cerca di raccattare le tue cose e correre via da lì, perché sei in ritardo per il tuo messaggio.

All'improvviso le immagini della serata, mi arrivano tutte in un colpo.

*Flashback*

La sera prima

Io ed Elizabeth, prendiamo i nostri drink e ci dirigiamo fuori in giardino.
L'aria di Ottobre si faceva sentire e grazie al cielo avevo addosso la mia giacca preferita.
Ci sediamo ad un tavolo e lei mi sorride.

"Non so ancora il tuo nome, mentre tu sai il mio. Non la trovo equa come cosa non credi?"

"Beh Elizabeth Olsen, oggi è la tua serata fortunata. Mi sento così generosa da poterti dire come mi chiamo. Sono T/N Kaine. Piacere di conoscerti!" - Le tendo la mano e lei ricambia la presa. Oh Signore se era bella!

"Piacere tutto mio T/N! Ti prego chiamami Lizzie, il mio nome completo solo se sei mia madre o mio padre che vogliono pretendere di sgridarmi!" - Ridiamo entrambe e poi beviamo un sorso del nostro drink.

"Lizzie sia allora... Allora, perdona la mia curiosità, ma devo proprio chiedertelo."

"Vai spara!"

"Bang!" - Scoppia a ridere e non posso fare a meno di pensare a quanto la sua risata sia la cosa più bella che io abbia mai visto. - "Lo so, sono molto simpatica... Comunque, che ci fa un meravigliosa attrice di Hollywood qui a Lake Arrowhead."

"È una storia piuttosto semplice. Stavo esaurendo con il lavoro e quindi ho chiesto una pausa per potermi riprendere."

"Vedo che siamo tutti nella stessa barca." - rido e finisco di bere il resto del mio drink.

"Stessa barca? Cosa ti porta qui? Tra l'altro è un periodo piuttosto insolito per delle vacanze."

"Diciamo che ho quasi rischiato l'esaurimento a lavoro e mi sono staccata da tutto questo. Quello che non dicono della pandemia è che dietro c'è un mondo completamente ampio, che tutti ignorano. A livello mentale, le persone stanno subendo gravi danni."

"Che lavoro fai?"

"Sono un'impiegata in una logistica di trasporti. Spiegarti il mio lavoro sarebbe un po' complicato, perché sostanzialmente da sola faccio un po' tutto. Più di quello che dovrei fare. Ecco il motivo del mio sclero totale. Sono a capo del mio reparto e ci sono praticamente solo io che gestito tutto. Nella mia azienda ognuno ha le sue mansioni, diciamo che quando un viaggio non riusciamo a farlo con i nostri mezzi, chiedono il mio aiuto per affidarsi ad aziende di trasporti terze. Ecco, io faccio customer, parte operativa e controllo anche delle fatture. Poi quando voglio proprio esagerare recupero i documenti. Mi dà una mano la mia collega Amanda, ma lei fa part-time, quindi ora che non ci sono fa il mio lavoro. O almeno ci prova. Quando poi lei è in ferie, io faccio anche il suo. È una cosa a senso unico, perché io devo sempre cercare di coprire anche il suo quando non c'è, altrimenti non entra il lavoro, perché è una commerciale. Io non sono assolutamente preparata per questo lavoro, ma lo faccio. Oddio, ti sto riempiendo la testa della mia frustrazione." - mi metto a ridere e lei fa lo stesso.

THE NIGHT WE METWhere stories live. Discover now