Capitolo 18

900 48 11
                                    

T/N POV'S

5 NOVEMBRE 2021

Mi stavo preparando per il mio pomeriggio al cinema per andare a vedere Eternals. Mi ero presa, come di tradizione, metà giornata, perché volevo andare al primo spettacolo. Avevo già visto degli spoilers del film e volevo urlare, ma ho cercato di trattenermi.

"Mammaaaaaa!"

"Dimmi tesoro..."

"Sei pronta?"

"Sì, manca solo la tua ragazza."

"Certo che manca... dobbiamo andarla a prendere e poi possiamo goderci il film."

"Secondo te, la riconosceranno?"

"Mamma ma che domande sono scusa?"

"Chiedo solo per curiosità! Le farai da scudo, se la assaltano?"

"Percepisco 10 anni dalla linea di domande che stai facendo..."

Sì, io ed Elizabeth ci eravamo riunite due giorni prima, perché io non ne potevo più e mi sono presentata a casa sua.

*Flashback*

Due giorni prima

Io non ce la facevo proprio più a stare lontana da Elizabeth. Avevo decisamente superato il limite e questo gioco doveva assolutamente finire. Anche perché, questo iniziava ad influire sulla mia vita quotidiana e stava diventando inconcepibile per me sbagliare in questo modo ed essere fortemente distratta, soprattutto nel lavoro.

Avevo lasciato la mia postazione di lavoro, cercando ovviamente di capire se tutto fosse nella norma e non ci fosse qualche mail importante e di corsa mi sono messa le scarpe e sono corsa da lei.

Avete mai provato quella sensazione di vuoto dentro? Quel vuoto che ti fa capire che ti manca una persona così tanto, da non capire più nulla?
Mi erano bastati veramente pochi giorni per capire quanto Elizabeth mi mancasse e che stava diventando una parte vitale della mia vita. Avrei combattuto contro il mondo, pur di far capire a tutti che ero realmente interessata a lei. Volevo dire a tutti quanto Elizabeth Olsen mi rendesse felice, nonostante la conoscessi da poco più di un paio di settimane. Dopo tanto tempo sentivo di aver trovato un po' di felicità e sapevo che ne valeva davvero la pena combattere per lei, per noi.

Arrivata a casa sua, suono il campanello, pregando che sia in casa, perché non vedo l'auto. Qualche secondo dopo, la porta si apre e vedo lei, la ragazza che stava rubando il mio cuore giorno dopo giorno.

"Ciao, possiamo parlare?" - il suo sorriso si espande sul suo volto e il mio cuore si è rassicurato.

"Ciao T/N... Certo, entra pure." - mi fa entrare in casa sua e io incerta rimango vicina alla porta. - "Perché rimani lì? Non dirmi che sei diventata timida?!?"

"Io... no assolutamente!"

"Posso offrirti qualcosa? Vuoi dell'acqua? Del thè? Del caffè?" - sorrido alle sue parole, perché era in evidente stato di nervosismo.

"Va benissimo dell'acqua, grazie!" - annuisce e prende dal frigo, una piccola bottiglia di acqua frizzante, mentre io prendo posto sullo sgabello della penisola. - "Lizzie..."

THE NIGHT WE METDove le storie prendono vita. Scoprilo ora