special 5

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Victor aveva notato uno strano comportamento nel suo ragazzo, era molto schivo.
Di solito rispondeva sempre alle sue chiamate, in più se non poteva mandava un messaggio, eppure era un paio di giorni che non lo faceva, con gli orari che aveva però pensava che il piccolo volesse stare un po' di più con lui.
Forse la sua passione era già finita? Magari Sun era così solo all'inizio, sospirò non credendo a ciò che aveva appena pensato.

Decise di andare a mangiare qualcosa fuori ed è lì che li vide.
Wave e Sun erano insieme! Mangiavano ridendo di qualcosa che non poteva sentire e soprattutto il suo ragazzo aveva declinato il suo invito per poter uscire con lui?! Senza neanche dirlo!
Era tentato, dà una parte voleva andare lì e smascherarli, dall'altra... Voleva capire il perché e da quanto la situazione era diventata così.

Li osservò da lontano, Sun sembrava davvero felice, guardava il cellulare e sorrideva all'amico, Victor per la prima volta trovò fastidioso quel suo sorriso, anche perché gli stava facendo male.
Se voleva uscire con un amico perché non dirlo?! Perché mentire?
Se n'è andò senza neanche aver mangiato, era deluso, da entrambi.

Il giorno dopo decise di indagare, la prina tappa fu Wave, questo gli sorrise tranquillo e chiese persino come stesse!
"Tu? Hai fatto qualcosa di particolare? Ieri sera volevo invitarti a cena" cominciò e lo vide sbarrare gli occhi, fece un no con la testa e rispose un "ho mangiato a casa da solo" che aumentò le domande di Victor.

Non rispose a Sun per tutto il tempo, non era tipo da mentire, si sentì quasi rincuorato quando il piccolo lo chiamò ma non rispose, non alla prima però.
Quando ricevette una seconda chiamata rispose quasi alla fine.
"Stai bene??" Sentì subito e decise di dire solo un si.
"Perché non mi hai risposto?" Chiese Sun sentendo il suo ragazzo strano....
"L'avrò dimenticato, stavo facendo cosa" rispose questa volta anche se non era vero, ma non poteva certo dirgli la verità.
"Capito... Allora... Ciao..." Rispose e Victor sentì chiaramente la tristezza nella sua voce e si trattenne con tutto sé stesso per rispondere solo un "ciao" e attaccare.

Finì le sue scartofie in poco tempo ed andò di nuovo dal suo amico, stava parlando al telefono, stava per andarsene quando sentì il suo nome.
"Credimi nong non sospetta nulla! Victor è scemo non le capisce queste cose, sta andando tutto bene!" Stava consolando il piccolo? In che senso lui era scemo??
Allora era vero, loro stavano insieme!
Aprì la porta e Wave lo guardò subito quasi terrorizzato, gli prese il telefono e guardò anche lui.
"Ho chiuso con tutti e due. Non sto scherzando, non provare a chiamarmi." Specifico alla persona del telefono, chiuse la chiamata e guardò Wave con disgusto.
"Mi fatte schifo, tra tutti, ha scelto te. " Disse soltanto e se n'è andò, sentì l'altro chiamarlo ma non lo ascoltò, troppo deluso.

Come potevano avergli fatto questo??
Era chiaro no?!
Il piccolo lo evitava, mentiva ed era con lui, conosceva quel sorriso, anche Wave aveva confermato un altra versione ed anche la chiamata.
Tutto mostrava un tradimento in piena regola, ma si chiese perché?
Sun non gli sembrava il tipo, soprattutto da fare congetture..
Forse stava sbagliando? Oppure... Era solo la sua idea del piccolo...

Passò un intero giorno e Victor pensò di ricevere comunque dei messaggi da parte di Sun ma nulla, insomma non stava cambiando idea, però c'era qualcosa che non tornava e non capiva cosa.
Il giorno dopo era tentato di cercarlo ma forse, il silenzio di Sun voleva dire solo una cosa.
Aveva ragione? Magari si sentiva in colpa ma i suoi sentimenti per Wave erano diventati altri.
Sospirò debolmente, si sentiva uno schifo e stanco, non aveva fatto ancora nulla.

"Victor vai qui, c'è una denuncia a tuo carico, non so chi sia" Wave era davvero davanti a lui e lo guardava... Arrabbiato? Lui lo era?
"Come può essere a mio nome? Fai il tuo lavoro e basta." Rispose acido e sentì chiaramente uno sbuffò.
"Non so perché è a tuo nome, vai e vedilo! Non sono io quello nel torto qui!" Replicò l'amico e Victor riuscì solo a grugnire ed andare, era pur sempre lavoro.

Arrivò in hotel, era veramente bello, aveva persino delle stecche con del legno di bambù che lui amava.
Parlò con la centralinista e questa gli diede il numero della camera parlando di varie segnalazioni...
Bussò, non sentendo nulla, tolse fuori la pistola ed entrò con la carta.
Davanti a lui però non c'era nessuno, si avvicinò al letto e notò una scritta.

"Sei uno stupido. Buon compleanno.
Sun."

"Compleanno?" Lesse varie volte non capendo, era un trucco? Oggi non era il suo compleanno, mancavano un minimo di due giorni...
"Non lo è, ma questo era il tuo regalo" rispose una voce dietro di lui, si girò ed il piccolo era lì, che lo guardava arrabbiato...

"Come hai potuto pensare a quello?" Chiese non riuscendo a frenare i propri pensieri e Victor lo guardò confuso, non ancora convinto.
"Mi hai mentito. Sia tu che Wave, vi ho visti cenare insieme, hai rifiutato me e mi hai mentito dicendomi che eri stanco! Da un paio di giorni mi evitavi e Wave pure ha mentito su quel giorno, in più ha detto quelle frasi." Rispose spiegando ogni cosa, lo aiutava a ricordarsi perché era così arrabbiato con lui.

"Il tuo compleanno è vicino, non hai pensato ad una possibile sorpresa per te?
Non mi hai dato... Neanche modo di spiegartelo" rispose quasi tranquillo il piccolo e questo aiutava molto a Victor.
"Stavo pensando al perché facevi così e poi vi ho visti... Ero concentrato su di te e non ho pensato al mio compleanno" rispose grattandosi la testa ora, forse Wave aveva ragione, era uno scemo.

Si sentì quasi mortificato, il piccolo aveva ragione a dirgli di pensare prima di fare qualunque cosa!
"Mi credi ora?" Chiese però il piccolo ancora arrabbiato, Victor annuì subito e si scusò..
"Q...quindi... Ora stiamo di nuovo... Insieme?" Domandò ancora insicuro, non voleva avere la voce tremante, si era preparato per questo giorno, eppure il suo cuore faceva così male in quel momento.
Victor lo abbracciò subito, un coglione, ecco che cos'era!
Sun si strinse a lui inspirando a fondo il suo odore..

Non si vedevano da giorni e gli era mancato terribilmente...
"Perché non mi hai scritto?" Chiese però il grande e Sun lo strinse di più...
"Volevo ... Farti una sorpresa... Tu avevi detto di non cercarti... Non volevo... Mi odiassi" rispose titubante il piccolo e Victor si sentì un vero deficiente!
Lo prese in braccio e lo fece coricare sul letto, si mise tra le sue braccia e si coricò anche lui.

"Mi dispiace Sun... Quando si tratta di te non ragiono più, scrivimi però.
Sono arrivato a pensare che non mi scrivevi perché ti sentivi in colpa!
Sono stanchissimo, non ho dormito bene, c'è qualcosa di speciale per oggi?" Chiese infine e sentì il piccolo ridacchiare...

"No, è domani la Spa... Ma non volevo aspettare... " Rispose stringendo il grande ancora di più...
Questo annuì e si spogliò il giusto necessario per essere comodo, Sun lo guardò confuso, voleva farlo? Ora?...
Ma si lasciò spogliare e notò rimasero in mutande.
"Dormiamo, mangi, bagno e ceniamo, sono troppo stanco per fare qualcosa... Vieni qua" spiegò ed il piccolo sorrise contento di quel programma, si accoccolò vicino a lui e gli baciò il petto.

"Vicchan ti amo" disse sottovoce ma sentì chiaramente uno sbuffò e non capì, alzò lo sguardo e Victor lo guardava sospettoso.
"Ti amo anch'io, ma se continui così non riuscirò a dormire. Vuoi sfinirmi come vendetta hm? Per questo mi stai seducendo?" Chiese avvicinando il viso al suo ma Sun rimase sorpreso e scoppiò a ridere.
"Non ti sto seducendo! Sei tu che mi hai spogliato!" Rispose però ed Victor allora si alzò e gli prese la mano, lo stava portando... In bagno?

"Non volevi dormire?" Chiese il piccolo e Victor lo baciò bloccandolo contro la porta, Sun non riuscì a fare altro che rispondere e portare le mani sul suo petto...
Si strusciò leggermente e sentì chiaramente l'erezione del grande, sorrise ribelle.
"Avevi detto di non avere energie?" E Victor spinse la sua erezione contro quella del piccolo facendolo gemere forte.
"Infatti sto usando quella di riserva, fortunatamente il mio ragazzo è un paramedico!" Rispose facendo ridere il piccolo, chiuse la porta del bagno e si intrufolò felicemente sulla vasca, non sarebbero usciti tanto facilmente però.

Street loveWhere stories live. Discover now