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La situazione diventò quasi comica, Victor era corricato sul letto, aveva gli occhi chiusi ma non riusciva a dormire...
Sentiva chiaramente gli occhi del piccolo su di lui, costantemente.
"Sun. Puoi smettere di guardarmi?" Chiese leggermente nervoso e si, infastidito, bastava un ora, voleva dormire.
"Tu dormi, io rimango sveglio" rispose però il piccolo e questa volta il grande aprì gli occhi e lo guardò.
"Mi basta un ora, perché non vai a fare qualcos'altro?" Chiese ancora ed alzò il sopracciglio quando il piccolo fece ancora no con la testa.
"Se ti succede qualcosa? Rimango con te, tu dormi, ti controllo io" rispose convinto ed il grande vorrebbe davvero dirgli che non ci fosse bisogno, ma lui era così dolce!
Sospirò ed annuì sconfitto.
"Che ne dici di farti una bella doccia e poi prepararmi qualcosa di buono? Svegliami tra un ora, devo riprendere la medicina dopo aver mangiato." Spiegò in fretta e sorrise nel vedere il piccolo annuire ed alzarsi.
Soddisfatto del risultato, richiuse gli occhi ma qualcuno lo richiamò.
Aprì gli occhi e si ritrovò il piccolo davanti a lui, era inginocchiato per essere alla sua altezza.
"Vicchan ti posso lasciare da solo? Non ti succede nulla vero? Mi chiami se ti fa male?" Chiese preoccupato e Victor sentì chiaramente il suo cuore saltare, come diavolo faceva questo ragazzo ad essere così?!
Annuì e basta, il piccolo allora gli sorrise dolcemente e gli diede un veloce bacio sulla guancia.

Si spostò ed uscì dalla stanza.
Victor rimase a vedere quella porta chiusa ora, si portò la mano sana al cuore, batteva ancora forte.
Eppure non capiva, perché?
Perché sembrava avere una cotta per il piccolo?
Lui sapeva che queste emozioni erano segni di un sentimento romantico, ma Sun era un maschio e lui è sempre stato etero.
Ma anche quando per sbaglio l'aveva visto nudo...
Non si ritrovò disgustato, il corpo del piccolo era bello, snello e forte, non c'era dubbio!
Però aveva visto... Anche il suo... Pene.
E non provò disgusto nel vederlo!
Non provò piacere, si ricordò almeno di questo.
Però non gli diede fastidio e questo era preoccupante.
"Merda... Ha davvero le labbra soffici..." Bisbigliò toccandosi le labbra.
"Ahhh ora devo solo pensare a riprendermi, devo stare fermo per quattro giorni.
Come faccio con Sun? Come faccio ad andare a prenderlo?!
Devo riprendermi in fretta." Pensò chiudendo gli occhi.

Si risvegliò esattamente un ora dopo grazie ad una mano, Sun era davanti a lui e lo chiamava.
Si alzò e subito il piccolo lo aiutò.
Una volta in cucina sorrise, c'era davvero un buon profumo, in casa sua c'erano così tanto ingredienti?
Ogni volta il piccolo lo sorprendeva trovando cibo che neanche lui pensava fosse in casa.
"Ho chiamato Moon, sto con te per un po', se vuoi dormo sul divano, non ti disturberò." Parlò il piccolo e Victor quasi rise all'ultima parte della frase, sicuramente pensò si fosse autoinvitato ed era il suo scusa.
"Bene, allora mangerò bene in questi giorni" rispose tranquillo e Sun sorrise, lo aiutò a sedersi e gli porse subito la ciotola.

Mangiarono tranquilli, c'era uno show alla TV e passarono il tempo a commentarlo e a ridere.
Avevano molte idee in comune, Sun era felice, era passato troppo tempo dall'ultima volta che era stato così e forse non lo era mai stato.
Anche Victor, era ben contento di stare così, mai avrebbe immaginato che quella persona sul ciglio della strada, così taciturna...
Sarebbe diventato... Questo.
Decise di non pensarci in quel momento, si godette solo la compagnia del più piccolo.

Quando arrivò l'ora della doccia Victor pensò di dover fare a pezzi.
Sicuramente non si aspettò il piccolo dietro, lo guardò confuso.
"Come fai col braccio?" Chiese curioso e lui rispose come aveva deciso.
"Ma come fai con la schiena o i capelli?" Chiese ancora questa volta aggrottando le sopracciglia, stava pensando, anche il grande non seppe che rispondere.

"Posso farlo io" commentò il piccolo ed Victor questa volta si girò totalmente da lui.
"Ah?" Chiese sperando di aver capito male.
"Posso farlo io, dove sta il problema?" Chiese di nuovo il piccolo confuso, non si fidava?
"Non penso sia il caso" borbottò il grande e davvero l'altro non capì.
"Puoi rimanere in boxer se ti vergogni" provò di nuovo ma l'altro disse che di certo non si vergognava.
Ma allora perché? Dove stava il problema?!
"Perché?" Sussurrò, voleva sapere ma allo stesso tempo ... Non voleva.
Il grande non capì lo sguardo del piccolo, sembrava ci fosse rimasto davvero male.
"Mi stai già aiutando con la cucina e starai qua, non voglio che fai altro" rispose ed era la verità, va bene un aiuto...
Ma gli sembrava troppo chiedere anche quello.
"Ma mi sono offerto io, sono qui per aiutarti." Replicò il piccolo sorridendo ora.
Victor allora annuì sospirando, si tolse maglietta e pantalone, era abituato a spogliarsi davanti a qualcuno.
In caserma tutti si cambiavano.
Sun invece fu sorpreso e si sentì leggermente in colpa quando notò che si godette tutta la scena.

Il grande gli indicò lo shampoo ed il balsamo.
Dopo aver messo una busta di plastica ben chiusa sul gesso si mise dentro la doccia.
Il piccolo salì sopra e dopo avergli bagnato i capelli li toccò.
Era la prima volta in effetti, lo pensarono entrambi.
Incominciò a massaggiare piano la cute da sopra verso il basso.
Victor si godette pienamente quel trattamento, chiuse gli occhi e sorrise.
Sun dovette trattenersi con tutto sé stesso per non scendere e baciarlo.
Era di una bellezza disarmante il suo poliziotto, aveva un fisico asciutto, non troppo palestrato.
Risciacquò subito, per fermarsi dal fare qualsiasi cosa.
Quando lavò la schiena fu forse uno dei suoi momenti preferiti.
"Altro che disturbo! Ahhh Vicchan mi sento così cattivo ad approfittarne!" Pensò felicemente il piccolo.
Finito lo lasciò solo, non poteva di certo starci (anche se avrebbe voluto).

Quando Victor uscì dal bagno, notò il piccolo lavare i piatti, stava canticchiando.
Si avvicinò piano, e quando vide che aveva solo le posate lo chiamò forte.
Questo urlò e fece cadere tutto, si girò e guardò male il grande che ora rideva quasi steso sul tavolo.
Vide il piccolo mettere un broncio e rise ancora di più, si avvicinò e si fermò prima di sporgersi.
Victor capì che stava per baciarlo.
Fece qualche passo indietro e si ritrovò davvero confuso.

Purtroppo per lui, il piccolo pensò diversamente e azzerò quasi la distanza.
"Che succede?? Stai male??" Chiese preoccupato, non sapeva cosa volesse dire curarsi da uno sparo.
"S... Sto bene, sto bene, sei sempre così apprensivo quando qualcuno sta male?" Chiese riprendendosi velocemente, il piccolo però sembrò quasi offeso.
"No, scusami se mi preoccupo per te. Non ho mai assistito chi è stato sparato. Che né so se ti si apre qualcosa e ti viene un emorragia?!" Rispose davvero arrabbiato, e Victor si sorprese "addirittura un emorragia?!" Replicò sbalordito e si, divertito.
"Se sei così sano allora me ne vado, non c'è bisogno di fare così." Sbuffò e lo pensava davvero, voleva solo aiutarlo, era costantemente preoccupato e lui che faceva?!
Lo prendeva in giro!
Victor gli mise una mano in testa e quando il piccolo alzò lo sguardo da lui, sfregò, scompigliandogli i capelli, facendo così sbuffare ancora Sun.
"Rimani, mi serve il tuo aiuto, non mi verrà però un emorragia" parlò e poteva essere poco, ma bastò a farsi che il piccolo gli sorrise di nuovo.

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