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Sun entrò nella via sempre alla solita ora, andò dritto al punto di ritrovo ma di Namon non c'era traccia.
Trovò però Ban.
Andò da lui e gli sorrise, l'altro lo guardò infastidito.
"Che vuoi?" Chiese sgarbato ed il piccolo cercò di trattenersi davvero.
"Dov'è P'Namon?" Replicò e l'altro rispose con un "che te ne frega" che fece davvero innervosire il piccolo.

"Sentì hai qualche problema con me?" Chiese schietto, ai tipi come lui piaceva questa tipo di gente.
"Non mi piacciono i prostituti. Puzzano" rispose l'altro altrettanto schietto come lui.
"Mi lavo, non puzzo e sono carino" replicò lui veramente infastidito, questa volta però Ban fece una smorfia simile ad un sorriso.
"Il fatto di essere carino non implica che tu sia pulito, quante persone ti sei fatto oggi?" Chiese sprezzante e questa volta il piccolo non riuscì a non sentire del risentimento.
"Oggi nessuno. Ed anche se fosse tu non sei certo migliore di me." Rispose freddamente e di questo se n'è accorse subito il più giovane.
"Quindi sai anche essere serio" commentò facendosi sorvolare quelle parole, Sun gli richiese del suo superiore.
"Hai così tanta voglia di scopare ah? Perché non prendi chiunque?" Chiese incominciando ad alterarsi.
"Decido io con chi andare" ringhiò il piccolo e lui alzò un sopracciglio.

"Mi stai dicendo che se io ora ti offro ci 40.000 bath (1000 euro) tu non verresti a letto con me?" Chiese prendendolo in giro, era curioso però.
"Esatto. Non verrei." Rispose subito Sun, mai sarebbe andato a letto con lui.
Ban allora tolse delle banconote, conto, ed erano davvero 40.000 bath!
Gliele porse "forza, andiamo, fammi un pompino" lo provocò e l'altro si spostò, lo guardò arrabbiato.
"No" rispose subito e l'altro si sorprese davvero questa volta.
Insomma, non gli stava proponendo sesso e gli stava dando così tanto.
"Perché?" Chiese non capendo, sempre più curioso ora.
"Perché mi fai schifo" rispose chiaro e conciso, odiava i tipi come lui.

Ban questa volta non riuscì a farsi passare addosso quelle parole.
Lo prese per il vestito, voleva davvero picchiare quella faccia così fastidiosa.
"Nong che vuoi fare alla mia porcellana?" Chiese una voce dietro di lui.
Lui si spostò subito e si inchinò chiedendo scusa al suo superiore.
Sun invece stava cercando di risultare normale, era fermo, respirava normalmente, ma dentro stava tremando.
Riuscì a muoversi, ed andò da Namon ad abbracciarlo, anche se il suo corpo faceva male.
Faceva dannatamente male andare da lui, dover prendere sicurezza da uno come lui.
Ma non poteva andarsene, doveva essere così.
"P'Namon io non puzzo!" Disse con voce lamentosa e lui rise.
"Chi ti ha detto questo?" Domandò divertito e Sun indicò Ban.
"E tu cosa gli hai risposto?" Chiese ancora il grande tenendosi stretto il piccolo.
"Che lui mi fa schifo. Io sono carino e profumato." Rispose chiaramente facendo ridere forte il grande ora.
"Tranquillo, non ti avrebbe mai dato i suoi soldi, gli servono." Lo consolò Namon e Sun vide lo sguardo del suo Nong.
Era infastidito, quindi aveva bisogno anche lui solo di soldi?
In quel momento però non era lui il suo obbiettivo.

" P'Namon rimani qua con me ora?" Chiese dolcemente prendendogli la mano.
Questo gli sorrise malizioso e si avvicinò al suo orecchio.
"Vorrei ma il mio capo non me lo permette." Lo baciò  ed il piccolo gli sorrise imbarazzato e strinse di più la sua mano.
"Non sei tu il capo?" Chiese però ridacchiando, doveva fare lo scemo.
"No, non sono io, sono il braccio io, sono il più forte" si vantò e Sun battè le mani dicendo che sicuramente non c'era nessuno più forte di lui.
"Ti prego come cazzo fai a vantarti di essere il braccio? È serio?" Pensò nel mentre, lo abbracciò ancora e non disse nulla quando lui gli palpeggiò il sedere.
"Ora vado Porcellana, non ci vedremo per almeno una settimana, ti mancherò?" Se lo baciò di nuovo ed il piccolo rispose energicamente, c'è la stava facendo, pensava davvero di piacergli.

"Certo! Non verrai neanche per qualche minuto??" Chiese fingendo un broncio che il grande morse soddisfatto.
"No, vedrai solo Ban. Mi raccomando, stagli vicino e spiegagli come funziona, è nuovo di qua. E tu, non trattare male la mia porcellana, chiaro?" Replicò e guardò il suo Nong che annuì anche se chiaramente scocciato.
Li lasciò di nuovo soli e questa volta Ban si avvicinò di nuovo a lui.

"Phi sembra ci tenga a te." Lo disse e Sun non capì se fosse una domanda o un'affermazione.
"Non illuderti, può sembrare che ci tenga, ma ancora non gli piaccio così tanto." Replicò ed era la verità, sa di piacergli, ed è abbastanza da fargli vedere la superficie del lavoro, ma non ancora da farlo entrare dentro.

"Sembri molto superficiale ora" commentò ora il giovane e Sun sorrise rammaricato ora e questo lui lo notò.
"Forse, stando qui lo capirai presto." Rispose e questa volta l'altro annuì e basta.
"P'Namon mi tratta bene ed è simpatico, sarei felice di piacergli." Commentò sorridendogli ora, non poteva cedere proprio ora.
"Lui non ti fa schifo?" Chiese Ban e Sun capì se la fosse segnata al dito e ridacchiò.
"No, lui non mi fa schifo" rispose guardandolo.
"Mi fa ribrezzo anche" pensò ma non lo disse.

Ad un tratto però suonarono il clacson e tutti e due si girarono, Victor era lì.
"Anche lui è dolce con me" disse poi Sun, salutò il giovane e urlò un "Vicchan!!" Correndo quasi per andare da lui.
"Sali su" replicò l'altro apprendo lo sportello da dentro.
Una volta salito lo salutò col solito bacio sul collo e rimase attaccato a lui fino alla fine della via.
Si staccò veloce e prese una bottiglietta d'acqua, fece dei risciacqui e sputò fuori dal finestrino, odiava i tipi così, ma quella era l'unica opzione accettabile.

"È un ottimo passo giusto?" Chiese guardando il grande e lui annuì.
"Si, ora sappiamo che lui non è il capo, lo immaginavo, ma è uno importante. È un ottima informazione." Si complimentò Victor ed il piccolo sorrise ora, veramente.
"Sembrava lo volessi uccidere a quello stronzo" commentò poi il grande e lui lo guardò confuso.
"A quel Ban" disse e solo il suo nome gli fece ribrezzo, non sa con quale forza è riuscito a non andare lì a picchiarlo, mentre sentiva quelle parole le sue mani prudevano così forte.
Solo un pugno sarebbe stato capace di placcarle.
Sun sbuffò e si lasciò andare sul sedile.
"Credimi avrei voluto davvero. Lo odio. " Replicò infastidito.

Street loveWhere stories live. Discover now