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Quando il giorno dopo Sun aiutò il grande a farsi la doccia notò una notevole differenza dalla prima volta.
Fortunatamente il giorno prima non c'era nessuno, quindi riuscì ad andarsene senza fare nulla.
Era contento, tornò a casa del grande con una spensieratezza mai avuta.
Il grande se n'è accorse Subito e né fu felice anche lui.
L'unico suo problema era che ora il toccò del piccolo gli faceva un certo effetto.
Lo toccava così delicatamente e dolcemente, la schiena fu forse la parte più difficile per lui, perché si, era eccitato.
Ed era proprio colpa del piccolo, ma si stava contenendo per non farlo "alzare".

Sun non capì il perché fosse così silenzioso, quando passò vicino la ferita lo vide sussultare leggermente e si preoccupò.
Si fermò e gli accarezzò la schiena.
"Scusa ti ho fatto molto male?" Chiese e l'altro fece semplicemente no con la testa.
Sun allora si infastidì.
"Perché non mi parli?!" Sbuffò e Victor se lo aspettava.
"Sto pensando, di solito non parlo quando faccio la doccia." Replicò e l'altro alzò gli occhi al cielo, aveva veramente troppi "riti".
Finì di lavarlo e se n'è andò, lasciandolo da solo.

Quando però il grande tornò diede davvero un sacco di attenzioni al piccolo che si dimenticò subito l'arrabbiatura di poco prima.
Stavano pranzando tranquillamente, erano sempre molto vicini, eppure nessuno dei due lo fece presente, non volevano allontanarsi.
D'improvviso però suonarono al citofono, fu Victor ad alzarsi.
Pensò fosse Wave ed invece ... Davanti a lui c'era Mind, la sua ex.
"Ciao, come stai?" Chiese lei entrando tranquillamente.
Victor non riuscì a fermarla e lei andò direttamente in cucina.
"Oh hai ospiti, sono venuta appena ho potuto, ho saputo da Wave della sparatoria.
Tu sei?" Spiegò e sorrise a Sun, porgendo anche la sua mano.
Lui la strinse confuso e disse il suo vero nome, se era entrata in casa del grande, non poteva essere pericolosa giusto?
"Scusa Sun, lei è Mind, un'amica.
Sei venuta dall'altro distretto per questo? Non è così male" rispose tranquillo Victor rendogli un po' d'acqua.
Lei annuì mettendo un leggero broncio.

"Ti hanno sparato, certo che è importante.
Soprattutto perché tu non ti prendi cura di te." Rispose subito e Sun si sentì di troppo, era davvero solo un amica?
"Certo che siete proprio tutti fissati eh, tranquilla è rimasto lui con me" replicò indicando Sun, il piccolo allora si sentì arrossire e fece un cenno con la testa.
"Oh, Sun? Anche questo l'hai preparato tu?" Chiese indicando un piatto, lui annuì e lei sorrise.
"Allora posso mangiare? Non ho ancora pranzato" chiese di nuovo sedendosi vicino a lui.
"Non dovresti chiedere a me? E poi quello è il mio piatto" Victor sbuffò e lei ridacchiò.
"L'ha fatto lui, perché devo chiedere a te?" Sun rise anche se provò una piccola fitta al cuore.
Lei gli fece anche i complimenti e lui la ringraziò, non era cattiva ma si sentiva geloso.
Notò come loro fossero davvero vicini, Victor era tranquillo con lei, anche se lo toccava poco... Lui non si spostava.

Victor dal canto suo si avvicinò a lei, forse era egoistico ma voleva capire, Mind è sempre stata una bella donna, non si erano lasciati neanche male.
Lei era stata spostata in un altro distretto e di comune accordo hanno deciso di lasciarsi, 7 anni insieme eppure non si sentiva pronto ad una relazione a distanza, lei lo stesso.
Pensò di provare qualcosa per lei ed invece, notava che si, era più vicina degli altri, provava affetto per lei.
Ma nulla di romantico.

Notò come il piccolo arrivata l'ora si imbarazzò ad uscire dal bagno.
Lei lo consolò dicendo che fosse anche lei un poliziotto, non c'erano problemi.
Quando uscì si complimentò, era troppo carino!
Sun però sorrise e basta, lei rimaneva?...
Era il caso di tornare a casa sua?
"Sun gli auricolari" Victor lo chiamò e lui lo guardò, doveva chiederlo adesso?
Se l'altro avesse detto di si?
"Cosa c'è?" Chiese però il grande capendo ci fosse qualcosa.
"Dove... Devo andare dopo?
L...lei dormirà qui no? C'è lei, n...non mi offendo se preferisci lei, è una bella donna" balbettò e si sentì davvero uno stupido, ma aveva paura di tornare e trovarla.
"Non so se lei rimane qui, viene da fuori, in caso dormirà sul divano, se no può dormire sul letto e noi andiamo sul divano. " Rispose Victor pensandoci veramente, non si accorse però del sorriso incerto sul volto del piccolo.
"Allora vado Vicchan " disse fingendosi contento e lui annuì.

Anche oggi non c'era nessuno, Ban mancava da due giorni, si chiese perché, provò a fare un giro cercando qualcuno, ma nulla.
Allora salì nella prima macchina decente, sembrava un bravo ragazzo, l'avrebbe lasciato subito, prima di pagare l'albergo, aveva anche chiuso gli auricolari.

Quando scese in un motel chiese scusa e disse di non voler fare niente.
"Come scusa? Mi hai fatto perdere tempo per nulla?!" Chiese l'altro incominciando ad avanzare e Sun arretró.
"M... Mi dispiace, puoi trovare qualunque ragazzo!" Rispose dolcemente ma l'altro fece una faccia schifata.
"IO NON SONO GAY CHIARO?! IO VOGLIO LE DONNE" urlò e Sun si spaventò, perché conosceva quel tipo di atteggiamento.
Cercò di allontanarsi ma l'altro lo bloccò, gli alzò la gonna e notò il suo rialzamento nelle mutande.

"Sei un cazzo di frocio" disse schifato e lui incominciò a tremare.
Chiese scusa sperando di calmarlo ma ricevette solo un pugno nello stomaco, sputò sangue e si accasciò per terra, lo calciò e Sun portò le mani sulla faccia per non crearsi lividi.
Quella tortura finì soltanto quando una persona urlò di chiamare la polizia, quel mostro se n'è andò e Sun rimase bel lontano dalla strada.

Chiamò velocemente un taxi, sapeva che chi l'aveva salvato non lo voleva aiutare, semplicemente non voleva una denuncia davanti al suo locale.
Tornò e cercò di calmarsi, non poteva farsi vedere così, non ora.
Non da Victor .
Eppure quando arrivò alla casa non riuscì ad entrare subito.
Gli faceva male tutto il corpo, lo stomaco lo sentiva a pezzi.
Prese coraggio ed entrò, Victor lo salutò Subito e... Anche lei.

Erano seduti vicini sul divano, avevano dei fogli in mano.
Victor si alzò appena notò il tremore del piccolo.
"Cosa succede??" Chiese Subito ma l'altro rispose solo con un "c'è molto freddo fuori" e Victor allora gli consigliò un bel bagno caldo e fece finta di non notare il sussulto del piccolo quando gli toccò la testa.
Ritornò da lei pensieroso.
"Pensi gli sia successo qualcosa?" Chiese lei e lui annuì.
"Sono preoccupato, eppure non ha fatto nulla, perché è così? Di solito non salta così quando lo tocco." Rispose Subito e lei si sorprese, vuol dire che lo toccava molto?

In effetti aveva notato uno strano sguardo e fece finta di non notare quanto i loro piatti e sedie fossero vicine a pranzo.
"Victor ti ricordi che sei stato con me per sette luuuunghi anni?" Disse enfatizzando la parola, si avvicinò pure.
"Si?" Rispose non capendo e lei sorrise.
"Quindi ti conosco e so quando sei interessato a "qualcosa", vuoi girarci molto attorno?" Domandò lei guardandolo attentamente ed Victor pensò che lei avesse davvero capito tutto.

"Vai dritta al punto" rispose sapendo in parte qual era la vera risposta.
"Ti piace il piccoletto?" Chiese guardandolo quasi contenta.
"Perché lo pensi?" Domandò però lui e lei sbuffò.
"Non ti sei quasi mai comportato così con me, lo vedo quando provi qualcosa, hai avuto un simile sentimento per me, ma forse ... Lui riuscirà a conquistare totalmente il tuo cuoricino" lo prese in giro ed Victor arrossì quasi.
Lei rise e lo salutò, si sentiva di troppo.
Provò a bussare al bagno, non sentiva più l'acqua.
La porta però si aprì leggermente e lei li vide.
Sun aveva dei lividi, si spostò Subito non facendosi vedere.
Salutò Sun da lontano ed andò da Victor .

"Sun ha dei lividi sulla pancia e uno nel petto, non sono lividi piccoli, sono colpi quelli. Occupatene." Sussurrò al suo orecchio per non farsi sentire dal piccolo, se n'è andò sospirando.
"Peccato e dire che all'inizio volevo anche riprovarci" sussurrò a sé stessa andandosene.

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