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Victor si sentiva euforico, aveva osato, eppure eccolo qua.
Stava baciando il piccolo e gli piaceva! Cavolo se gli piaceva.
Avrebbe voluto stringerlo di più, ma non poteva, il piccolo aveva dei lividi grandi.
Si staccarono definitivamente dopo quasi venti minuti.
Doveva parlare? Cosa poteva dirgli?
Cosa rappresentava questo? Per lui poi?
Sun però stava sorridendo, sembrava contento.
Lo baciò dolcemente, fu veloce e gli diede la buonanotte.
Victor capì e fu d'accordo sul rimandare, nessuno dei due voleva rovinare quel momento.

Il giorno dopo fu Sun a svegliarsi per primo e purtroppo non fu ottimo.
Il corpo gli faceva malissimo, cercò di non emettere nessuno rumore ma non riusciva neanche ad alzarsi.
Ci rinunciò, sbuffò piano e si girò dalla parte del grande e notò fosse sveglio.
Aveva un leggero sorriso divertito e lo guardò mettendo su un vero broncio.
"Vicchani! Sei crudele!" Lo sgridò capendo, non l'aveva neanche aiutato! L'aveva guardato soffrire tutto il tempo!
Victor scoppiò a ridere e si alzò, andò dalla sua parte del letto e lo prese in braccio delicatamente, anche se purtroppo il piccolo gemette di dolore lo stesso.
"Ora ti metto in piedi piano, tieniti alle mie spalle" ordinò e Sun fu quasi felice ora, amava quando il grande usava quel tono.
Annuì e si tenne forte, Victor lo abbassò piano e una volta poggiati i piedi al pavimento lo aiutò a mettersi dritto piano piano.
Sun lo ringraziò e fu tentato di baciarlo ma... Poteva farlo?
Quello di ieri cos'era? Un episodio anonimo?

Victor non si accorse del turbamento, aveva in mano il suo cellulare e lo vide chiamare qualcuno.
"Ciao Nong Tar, disturbo? Hmhm oh, sisi. Ascolta posso venire a far controllare un amico? Ha due lividi grandi e vorrei capire quanto è messo male, si, si esatto, va bene, un ora si. Ok, a dopo." Attaccò e Sun non riuscì a pensare ad altro, "amico".
Gli amici si baciano?
Si stringono così?

"Sun ci sei?" Chiese però Victor e lui annuì.
Si sentiva ferito ma non poteva dirlo, non voleva essere allontanato, ma... Non era troppo?
Non lo stava illudendo?
"Si può sapere cos'hai?! Ti fa male da qualche parte?" Chiese ancora preoccupato e Sun lo guardò.
"Non ho nulla! Non mi fa male da nessuna parte!" Disse subito e camminò verso la cucina.
Voleva cucinare ma alzare un braccio o abbassarsi gli faceva male.

"Vai a vestirti, andiamo a fare colazione fuori" lo avvertì il grande e lui stava per annuire quando si girò totalmente da lui.
"Assolutamente no. Come ti salta in mente??" Chiese arrabbiandosi ora, Victor non capì.
"Chi dovrebbe guidare?" Chiese allora ed il grande indicò sé stesso.
"Tu non puoi guidare ricordi? Devi guarire" replicò allora e Victor sbuffò.
"Sto bene, guarda riesco ad alzarlo, mi faceva male per l'infezione, ora devo ricominciare ad usare il braccio.
Quindi guidare va bene, faremo piccole tappe vicine, non ci sono problemi.
Non posso guidare a lungo, non ancora." Spiegò tranquillamente e lo vide ancora diffidente.
"Quando andiamo dal medico controlla anche me così tu starai tranquillo va bene?" Propose e lo vide pensarci su, annuì dubbioso ed andò a prepararsi.

Ci mise un bel po', la parte difficile era piegarsi e mettersi la parte di sopra, i pantaloni erano stati tremendi ma bastava poco.
Sbuffò Sun, quella giornata stava partendo proprio male.
Qualcuno bussò alla porta del bagno e lui sospirò.
"Vuoi un aiuto?" Chiese la persona dietro la porta e Sun si sentì arrossire.
"No! " Rispose subito e si maledì, non doveva essere così, come faceva a comportarsi normalmente però?
Riprovò a mettersi la maglietta ma non ci riuscì...
Prese un grosso respiro ed aprì la porta, Victor era ancora lì, stava aspettando.
"Però devi smetterla di prendermi in giro." Lo guardò dal basso e Victor non riuscì a ragionare lucidamente, annuì e si impose con tutto sé stesso di non baciarlo.
Non sapeva come comportarsi ed il piccolo sembrava nervoso, non voleva rischiare.
Sun però lo richiamò e lui lo aiutò.

In macchina divenne quasi imbarazzante, il piccolo lo guardava costantemente e lui sbuffò.
"Sun sto bene! Smettila!" Era scocciato, non era un bambino.
Il piccolo ridacchiò e fece spallucce.
"Ti imbarazza se ti guardo?" Chiese dolcemente e l'altro assottigliò lo sguardo.
"Perché tu puoi prendermi in giro ed io no hm?" Replicò il grande e questa volta il piccolo rise forte e gemette subito dopo di dolore.
"Vicchan!" Lo sgridò ed il grande sorrise.

Si fermò in un piccolo bar dove lui andava sempre.
"Oh! Ciao P'Victor ! Che strano vederti di mattina!" Lo salutò un ragazzo carino, sembrava molto allegro dallo sguardo.
Victor si avvicinò col piccolo e salutò di conseguenza il barista.
"Un frappè alla fragola ed un caffè freddo, un pezzo di torta al cioccolato ed uno al macha, grazie" Ordinò e l'altro annuì, Sun vide Victor andare a pagare e lo guardò confuso.
"Tu sei un amico di P'Victor ?" Chiese il barista e lui annuì "anche se non è ciò che voglio" pensò sospirando.

"Io sono Not, piacere di conoscerti! Spero ti troverai bene! Raramente P'Victor porta qualcuno.
Non fa mai colazione" disse e Sun sentì il suo cuore battere leggermente più forte, arrossì ed abbassò lo sguardo.
Not allora gli sorrise dolcemente e porse il frappè alla fragola.
"Penso che questo sia tuo" Sun lo stava per prendere quando Victor si mise in mezzo e lo prese a posto suo.
"Ci sediamo." Parlò ed il piccolo guardò come Not si mise quasi in riga.
"Allora vi porto tutto lì" si grattò la nuca imbarazzato.
Sun lo ringraziò e gli fece un piccolo sorriso.

Raggiunse il grande al tavolo, sembrava infastidito.
Not arrivò in fretta e porse tutto, il piccolo fu contento, era davvero carino.
Fece una piccola foto e chiese il nome del locale, l'altro rispose subito e lo ringraziò.
"Ti piace fare le foto?" Chiese ad un tratto Victor mangiando il suo dolce e Sun annuì.
"È un posto carino! Poi anche lui è simpatico" rispose tranquillamente, ed era anche buono aggiunse poco dopo.
Finirono in fretta, forse un po'troppa da parte del grande.

Ma quando Sun salutò e fece un leggero "ciao ciao" con la mano al barista, con tanto di sorrisino timido si infastidì ancora di più.
Camminò più velocemente creando una grande distanza tra loro due.
Quando Sun lo raggiunse sedendosi in macchina lo guardò confuso.
"Perché hai fatto così?! Lo sai che non posso correre!" Chiese non capendo ma Victor lo guardò male.
"Puoi sempre farti aiutare dal tuo amichetto, non è colpa mia se ti sei fermato a fare moine." Rispose e si accorse solo dopo di averlo detto davvero.

Sun si sorprese, ma... Era una scenata di gelosia o sbaglio?
Victor però partì e non disse più nulla, Sun sorrise allora, perché si, quella era la sua risposta.
Victor era geloso per lui.

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