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La cena proseguì tranquilla, Sun si aspettava qualche battuta eppure non successe nulla, anzi sua nonna parlava molto con Victor e questo lo riempiva di gioia.
Parlò abbastanza tranquillamente anche con il ragazzo di Moon, ma ogni volta che si avvicinava un po'di più a lei non riuscì a non guardarlo male.
Ogni tanto Victor gli dava qualche gomitata per farlo smettere, lui neanche se n'è accorgeva.

A fine cena tutti aiutarono a pulire e Moon con il ragazzo aiutarono la nonna per andare a letto.
"A nonna piaci" incominciò Sun lavando i piatti per poi darli al grande che li asciugava.
"Ed è buono si?" Chiese Victor non capendo ma il piccolo annuì.
"Anche a me lei piace, si vede che è tua nonna" continuò il grande e Sun sorrise.
Si sorprese però, quando il piccolo fece una faccia triste, aveva solo preso il giubbotto per tornare a casa.
"Vicchan... È tardi però... Puoi rimanere qua... In più ho anche quell'appuntamento domani..." Cercò di convincerlo Sun, non lo guardava negli occhi però, si sentiva timido...
Victor notò tutto ed il suo cuore si sciolse ancora dalla tenerezza.
"Se non recco fastidio.." rispose lui grattandosi la testa.
La nonna li osservò da lontano e quasi rise, si avvicinò cauta.
"Victor caro è tardi, sarai molto stanco, perché non dormi con Sun? Il letto è grande" propose ed il grande allora accettò subito ringraziando.

Quando arrivò in camera del piccolo si sentì quasi in imbarazzo, in effetti non aveva mai dormito con lui qui.
Sempre solo a casa sua.
"Vicchan tieni, è il pigiama più grande che ho, non so se ti starà corto" ringraziò Victor e una volta in bagno sospirò, aveva 29 anni.
Non poteva innervosirsi così, non era più un adolescente eppure eccolo lì, una volta messo il pigiama si emozionò nel vedere quanto fosse piccolo.
Gli stava bene, era solo piccolo sui pantaloni.
Optò per i boxer, ma li tolse in camera, non voleva far imbarazzare la sorella o la nonna.

Anche se notò ci fosse un altra persona imbarazzata... Oltre che.. Guardona!
Tossì leggermente e rise quando l'altro giro il viso e si mise a togliere qualche piega dal letto.
"Non mi dà fastidio se mi guardi" commentò divertito Victor e l'altro lo guardò male.
Non poteva averla sempre vinta lui.
"Stavo notando lo spettacolino che stavi facendo, vuoi sedurmi Vicchan?" Chiese gattonando verso di lui.
Sapeva come flirtare.
Victor allora lo guardò e non riuscì a parlare, perché era così sexy l'altro in quel momento e lui sapeva di esserlo.
Deglutì e distolse lo sguardo, non poteva, non voleva risultare come gli altri davanti ai suoi occhi.
Sun invece trovò quel movimento come un totale rifiuto...
"Scusami, ho esagerato" disse soltanto e sospirò desolato...
Victor lo notò subito, si avvicinò e gli prese il polso.

"Non hai esagerato. Non voglio sembrare come gli altri. Non so come comportarmi quando fai così.
Perché mi trattengo." Spiegò e sentì chiaramente i battiti forti del piccolo.
Sun lo guardava sorpreso e rosso ora...
"N... Non ti vedo come gli altri! Non sei assolutamente così! Non ti devi trattenere con me!!" Rispose subito, fino a dove si tratteneva?

Victor allora ghignò, prese entrambi i polsi e lo spinse sul letto.
Se lo ritrovò sotto di lui e cavolo se gli piaceva!
Lo baciò e venne immediatamente ricambiato.
Chiese il permesso di entrare con la lingua ed arrivò subito anche quello.
Si appoggiò delicatamente al corpo dell'altro e fece sentire la sua erezione.
Quando però si staccò leggermente notò il viso di Sun.
Era rosso, affannato ed aveva gli occhi lucidi.

"H...ho sbagliato?" Chiese quasi terrorizzato, il piccolo quasi tremava sotto di lui.
Sun lo baciò di nuovo, dolcemente e gli sorrise imbarazzato.
"Non hai sbagliato niente Vicchan... Sono... Solo emozionato... Sei la prima persona... Che desidero davvero sopra di me ... Mi dispiace, so di aver rovinato il momento..." Si scusò e si diede dello scemo.
Victor però gli accarezzò dolcemente la guancia e baciò le sue palpebre.
"Non hai rovinato nessun momento, anzi, sono più sicuro di volerti ora." Lo disse dolcemente, senza scherzare, Sun si sentì sprofondare, sentiva il suo corpo caldo.
Si baciarono nuovamente ed il clima cambiò di nuovo, più intimo, caldo e dolce.

Victor non lo teneva più per i polsi, lo toccava piano per tutto il corpo.
Sun si sentiva bruciare, le mani del grande erano fantastiche ed eleganti.
Victor spogliò piano Sun e ridacchiò quando notò il piccolo imbronciarsi leggermente perché non riusciva a slacciargli un bottone.
Una volta nudi il piccolo cercò di nascondere quella parte ed il grande sorrise, capendo il perché.
"Non mi dispiace, tutto di te è carino per me." Lo tranquillizzò ed il piccolo allora non si nascose più, gli sorrise timido però, facendo impazzire il grande che si buttò a capofitto di nuovo sulle sue labbra.

Victor incominciò a strusciarsi su di lui e gemette piano quando il piccolo aprì le gambe per lui.
Sun osservò come il grande guardava le loro erezioni, sorrise intenerito, perché vedeva cosa voleva fare.
Il suo poliziotto voleva toccarlo, ma era una nuova esperienza per lui e non sapeva bene come iniziare, nonostante tutto.

Decise lui di fare il passo successivo e toccò entrambe le erezioni.
Victor sussultò subito e guardò quella mano che ora gli dava piacere quasi incredulo.
Avvicinò titubante la mano, ma bastò poco, appena sentì il primo piccolo gemito di Sun, non ci pensò due volte a prendere in mano le loro erezioni.
Lui voleva fargli uscire quella voce.
Lui soltanto.
Si masturbarono ancora tra di loro finché non vennero, insieme.

Victor si corricò di lato e guardò il soffitto estasiato.
Sun si girò e lo guardò, voleva controllare fosse tutto ok.
Quando però il grande gli sorrise stanco ma soddisfatto ridacchiò contento, tranne però quando lo stesso Victor dolce alzò un pollice verso di lui "livello superato, ottimo lavoro!" Che lo fece scoppiare a ridere.

Street loveWhere stories live. Discover now