#24

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Quando Victor si svegliò si girò subito dall'altro lato, con grande piacere il piccolo era lì.
Era sveglio, aveva il cellulare in mano.
Si girò e lo guardò, fu un secondo, abbassò lo sguardo immediatamente.
"Buongiorno" commentò però il grande e vide il piccolo prendere un grande respiro...
Alzò lo sguardo di nuovo e non vide nulla... Solo il suo poliziotto.
"Buongiorno" sussurrò a bassa voce e gli fece un piccolo sorriso timido...
Victor pensò davvero di morire in quel momento, come poteva essere così adorabile?!
Perché poi trovava un ragazzo tenero?!
Si alzò piano ed andò in bagno.

C'era un altra cosa da sistemare, ed era la sua erezione, sbuffò e decise di farsi un test.
Lui era un uomo etero, se avesse pensato ad un altro uomo sarebbe sceso subito.
Ed infatti, successe.
Fu quasi orgoglioso di questo... Il problema però e che appena pensò al piccolo...
Si rialzò, più pensava alle facce del piccolo, al corpo nudo di lui, l'erezione non accennava ad abbassarsi anzi, faceva quasi male.
Imprecò e decise di fare qualcosa, si masturbò velocemente, pensando al piccolo per tutto il tempo.
Ora come avrebbe potuto guardarlo?! Dopo ciò che aveva fatto?!
Il guaio fu quando se lo ritrovò in cucina, stava preparando la loro colazione, le medicine erano già sul tavolo.
Quando poi il piccolo si girò da lui e gli sorrise ancora, lui non riuscì a guardarlo.
Si vergognava, come poteva aver fatto una cosa del genere?!
Sbuffò e ringraziò per il cibo.
Come poteva aver fatto una cosa del genere ora? Dopo che il piccolo stava così male.

Dall'altro canto però, il grande perso com'era nei suoi pensieri non si accorse di Sun, che invece aveva notato tutte le facce di Victor .
"Perché fa così? Ha deviato il mio sguardo... Avevo ragione allora... Gli faccio schifo.
Però mi ha detto buongiorno e mi ha guardato.
Non sta neanche mangiando con gusto, sembra quasi che non lo voglia.
Cosa devo fare? Ma infondo me lo merito... Era normale, cosa mi aspettavo?" Pensò debolmente Sun.
Si mise a lavare i piatti, solo dopo che aprì il rubinetto Victor si riprese.
Non capì, c'era solo una ciotola e ce l'aveva lui...

Lo chiamò e notò come ora il piccolo non provava neanche più a guardarlo.
"Dov'è la tua ciotola?" Chiese piano e l'altro rispose con un semplice "non ho fame" che fece davvero arrabbiare il grande.
"Sun vieni qua, siediti un attimo" lo richiamò e sorrise nel vedere che almeno lo stava ascoltando.
Si alzò e prese un cucchiaio.
Spostò la sedia più vicino a lui e gli passò il cucchiaio nuovo.
Sun si stupì ed alzò lo sguardo ora, voleva che mangiasse con lui?
"Tu non vuoi mangiare, quindi ti costringo. Non puoi non avere fame, è una cattiva abitudine!" Lo sgridò e questa volta vide il piccolo ridacchiare e Dio solo sa quanto gli mancava quella risatina.
"Tu che ti mangi solo pasti pronti mi sgridi?" Chiese divertito e Victor accettò il colpo.
"Voglio che mangi, né hai bisogno." Ripeté allora ed il piccolo annuì incerto.
Victor si sentì un vincitore quando riuscì a fargli mangiare più della metà.
Non gli importava se lui avrebbe mangiato meno.

Si era anche dimenticato del problema di stamattina, anche se dopo aver visto il piccolo così vicino e tranquillo si ricordò.
"H... Ho fatto qualcosa?" Chiese titubante però il piccolo e Victor lo guardò confuso.
"Quando ti ho guardato, hai tolto lo sguardo... E stavi sospirando come se non volessi il cibo... Ed ora... Hai di nuovo quella faccia" spiegò ed era dura per lui, perché si stava mostrando, si sentiva insicuro e Sun lo odiava, lui non era così.
Victor invece rimase sorpreso e si diede dello stupido, non poteva scegliere giorno peggiore per imbarazzarsi.
Si scusò subito spiegando senza entrare nei dettagli o nell'attività il perché non lo guardasse.
Purtroppo per lui il piccolo capì chiaramente e annuì tranquillo ora, facendo così vergognare ancora di più il grande.
"Vicchan non si deve preoccupare, è una cosa naturale, siamo due maschi, lo posso capire" cercò di tranquillizzarlo e davvero Victor voleva solo sprofondare ora.
"Il problema è che ho pensato a TE tutto il tempo! Ahhhhh!" Pensò quasi disperato Victor .
Sospirò tranquillo quando il piccolo gli disse di riposarsi e lo vide mettersi a cucinare.

Sicuramente voleva fare qualcosa di lungo, rimase comunque lì, accese però la radio, aveva notato piacesse al piccolo.
Prese il PC e decise di lavorare, il suo braccio era apposto.
Non riuscì però a non guardare il piccolo ogni volta che lo sentiva canticchiare.
"A conti fatti... È proprio un bel ragazzo, ha un viso dolce, delle labbra davvero belle e soffici...
Victor pensa oggettivamente!
Belle labbra e lo visto truccato, forse è per quello che ho provato qualcosa... Ma... Che dico? Se fosse così mi sarei masturbato con lui truccato.
Ma mi sono masturbato proprio su di lui! Completamente al naturale!" Pensò disperato ora, si sentì anche male al pensiero di non accettare questa cosa.
Lui non aveva niente contro, per lui ognuno poteva amare chi voleva.
Per questo si sentiva male a rifiutare così ostinatamente questa cotta.
Ma allo stesso tempo lo trovava impossibile, era sempre stato etero! Com'era possibile?!

"Vicchan stai bene?" Perso com'era nei suoi pensieri non si accorse del piccolo, ora ad un passo da lui.
Si staccò subito e vide il piccolo rimanerci male.
Cercò di scusarmi ma notò come Sun fece immediatamente un passo indietro grattandosi la testa.
Si era persino morso il labbro.
"Stavo dicendo, se mi chiedono il numero, quale dovrei dare? Non voglio dare il mio" chiese e Victor si stupì.
"Giusto, l'avevo dimenticato, Wave è venuto anche per un altro motivo ieri." Rispose alzandosi, prese una piccola scatolina e gliela porse.

"Mi stai chiedendo di sposarti?" Scherzò il piccolo e Victor allora si mise in ginocchio.
"Vuoi prendere questo telefonino?" Propose cercando di mantenersi serio, il piccolo scoppiò a ridere e lo abbracciò.
Si staccò ridendo "si! Lo voglio!" Simulò facendo ridere anche il grande.
"È piccolino però, ti sei risparmiato, non stiamo iniziando bene" commentò guardando il cellulare, Victor non riuscì a trattenersi e rise.
"Non devo compensare, non serve avere il cellulare grande" replicò facendo ora ridere il piccolo che ringraziò con un "buono a sapersi".

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