Forever

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Eravamo stesi nel letto a fissare il soffitto e fare grandi respiri.
Il petto che si gonfiata e sgonfiava ad un ritmo quasi regolare.
Abbassai lo sguardo sulle nostre mani intrecciate e capì che qualsisi presa, qualsisi posizione o colpo non poteva farmi godere più del saperlo il mio ragazzo per sempre.
《Amore》mi chiamò.
Mi voltai trovando il suo dolce viso, i suoi occhi erano puntati nei miei, nonostante il fiatone dimenticai di respirare.
I suoi occhi marroni parevano molto più chiari alla luce del primo mattino che filtrava dalla porta finestra.
《Sei qui?》la sua voce mi chiamò per la seconda volta ed io tornai alla realtà.
《Si ci sono》strinsi più forte la sua mano per concretizzare le parole.

《Capisci che non posso restare, devo andare dalla mia famiglia e fare delle cose e tu devi studiare per la maturità e...》
《Hai ragione》ammisi con uno sbuffo.
《Scusa se ho voluto trattenerti in questa maniera così meschina e perversa, ma》strizzai gli occhi per ricacciare indietro le lacrime.
《Ho bisogno di te e... non sopporterei starti lontano ora che le cose vanno così bene》mi sentii gli occhi bruciare.
La sua mano fu immediatamente sulla mia guancia, benevola come la brezza estiva che entrando dalla portafinestra ci solleticava la pelle nuda.
La sua mano era pronta ad asciugare il mio viso alla prima lacrima versata.

《Non devi scusarti, capisco e...》Sorrise
《Non scusarti, per avermi fatto... godere così tanto》sussurrò le ultime parole come se ancora lo imbarazzassero.
《Ti imbarazza stare con me?》Domandai, non temevo la risposta, era pira curiosità.
《Assolutamente no》mi sussurrò dolcemente contro le labbra, facendosi sempre più vicino, finché esse non si toccarono.

Le sue mani dure mi tenevano fermo il viso come se avessi voluto fuggire da quel suo bacio.
Le mie erano a giocherellare con i suoi capelli ricci, con le dita che continuavano ad incastrarsi in essi.
I baci erano dolci e sbocciavano l'uno dopo l'altro, volevo freschezza ma dentro di me provavo un calore incredibile, ma la cosa non mi spiaceva.
Il suono dei baci mi ricordava il crepitare della legna nel camuno d'inverno.

Ero come un bambino infreddolito che si crogiolava nel primo calore che trovava.
Christian era il mio calore, Chri mi scaldava il cuore.
Avvicinandici ci posizionammo sul fianco per essere più comodi ma ci toccammo e ben presto ci rendemmo conto di non aver concluso proprio niente.

《Scusa》farfugliai in imbarazzo allontanando il bacino per non far più scontare le nostre intimità, quando le punte si erano toccate avevo provato un formicolio al basso ventre.
《No》sibilò lui.
Lo guardai attentamente, incuriosito.
Era lì per lì per dire qualcosa allora lo incalzai con il gelido sguardo dei miei occhi azzurri.
《Ti... ti andrebbe di... farlo ancora?》chiese incerto.
Mi misi su di lui, strisciando fino ad arrivare al suo orecchio.
《Sarà la nostra volta per un bel po' di tempo》Dissi in tono normale, per poi assumerne uni un po' più sensuale.
《Fammi urlare tutto il tempo》mordicchiai il suo lobo destro e ritornai su.

《Risvegliamelo come dai fare tu》mi suggerì sistemandosi comodamente sul materasso, appoggiando la testa ai bianchi cuscini perfettamente imbottiti e lentamente allargando le gambe, allontanando le ginocchia.
Quella lentezza mi eccitò non poco.
Mi passai la lingua a bagnare le labbra.
《Con piacere》acconsentì.
Accostai le labbra verso il suo durello dalla punta sporgente.
Leccai l'asta una volta, dopodiché mi cincentrai sulla vetta che incominciò ad ergersi verso di me, iniziando a salire.
Portai la mano alle sue sfere, sollecitandole appena con movimenti appena percettibili dei polpastrelli.

Non sapevo comportarmi, volevo fare qualcosa di estremo che ci facesse provare un piacere assoluto per la nostra ultima volta, ma non avevo ancora sufficiente dimestichezza, feci ciò che mi facevo da solo quelle rare volte.
Christian pareva apprezzare ogni cosa che gli facessi quindi decisi di osare.
Feci tutto ciò che combiniavamo nei miei sogni più perversi.

Ti Amo più del Ballo~MATIAN~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora