inseparabili

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Quando aprii gli occhi quella mattina, mi sentii incredibilmente riposato era da tempo che non dormivo così.
Ci vollero ancora cinque minuti, perché la mia mente si svegliasse e io mi destassi completamente dal mio sonno.

Ero ancora una volta appiccicato a Christian, completamente nudo ed il ricordo della nottata precedente mi fece sorridere.
Quel piccolo passo era stato un salto enorme.
Sapevo da tempo che se mai avessi fatto quelle cose, sarebbero state con la persone giusta, non mi sarei concesso tanto per, ma lo avrei fatto quando avrei avuto una certezza.

Il mio amore per Christian era una cosa certa.
Lui era la mia certezza.
Mi sentii incredibilmente fortunato ad essermi innamorato di una persona come lui.
Ero accoccolato al suo petto.
Respiravo Il suo profumo.
Ascoltavo il battito del suo cuore.
Accarezzavo il suo petto, mentre il suo contrarsi e rilassarsi mi cullava.

Mentre dormiva osservai il suo volto angelico.
La sua bellezza era contamplabile tanto quanto una statua.
Mi Chiesi se Michelangelo non fosse il padre biologico

Ero intento a rilassarmi, continuando ad usare il suo corpo come cuscino quando mi parlò.
《Buongiorno cucciolo》Salutò, con ancora la voce impastata dal sonno.
《Giorno amore》ricambiai i saluti con un sorriso.

Si portò una mano a coprirsi l'intimità, sorrisi divertito.
Con il trascorso di quella notte faceva ancora il vergognoso?
《Oh già siamo nudi》mormorò come se, se ne fosse ricordato solo in quel momento.
《Oh già siamo nudi》ripete con un sorrisetto in volto, realizzando quanto la cosa gli piacesse.
Scoppiai a ridere, non riuscendo a trattenermi.
《cosa ridi tu? Pollo!》mi abbracciò e cercò di toccarmi.
《No, fermo! Non così, mi fai il solletico》affermai ridendo.

Agli angoli dei miei occhi si fornarono delle lacrime, per via delle risate mattutine.
Sentii poi il suo membro toccarmi le natiche.
《Hey, che intenzioni hai?》protestai.
Lui accentuò quel contatto.
《Era involontario, sei tu il pervertito》mormorò al mio orecchio.

Mi alzai a fatica, cercando di liberarmi dalla sua presa.
《Dai smettila》mi lamentai, cercando di non scoppiare a ridere.
《Devo lavarmi》avvisai.
《Abbiamo entrambi bisogno di lavarci》ricordò lui, ludendo alla sera prima, così, senza staccare le sue braccia da me, mi seguii in bagno ed entrammo in doccia.

Ci lavammo insieme, nello spazio angusto, intrecciati, intenti ad insaponarci a vicenda e scambiarci rapidi baci.
Ero bloccato tra la parete del box doccia e Christian che pareva famelico, appuntai mentalmente che prima di fare la doccia, avrei dovuto fargli fare colazione, perché continuava a mangiarmi le labbra.

Il suo petto si poggiava sul mio e metteva la mano a coppa sulla mia intimità.
Toccandola e stringendola nella mano.
Tutto quel contatto ovviamente mi piaceva, ma sentì il bisogno di fare un passo indietro.
《Ah fareddo》esclamai, quando le mie divine antiche toccarono le fredde mattonelle sulla parete.
《Ci penso io》mormorò con voce sognante, contro il mio collo.
Spostò il doccino che sparò un getto d'acqua calda che investì la parete, riscaldandola.

《No, Chri, no》supllicai.
《Il collo no, non resisto》iniziai ad annaspate e boccheggiare quando Christian prese a baciarmi il collo.
《Okay, Okay,》Disse una volta tranquillizzato.
Uscimmo dalla doccia e mettendoci davanti allo specchio, per rivestirci.
《Sono stato bravo ieri notte》Commentò Chrstian.
《Bravissimo》sosporai chiudendo gli occhi e visualizzando i ricordi, stampati in maniera indelebile nella mia mente.
《Intendo che è rimasto il succhiotto sul petto》ridacchiò.

《Ah, si è rimast... uh》provai a dire, ma Christian mi conse la vita da dietro di me.
Indossavano solo mutande e lui mi stava appiccicato, baciandomi guancia, spalla e braccio, con la premura di evitare il collo, anche se ormai sapeva essere il mio punto debole.

Ti Amo più del Ballo~MATIAN~Where stories live. Discover now