ultima notte

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Ci eravamo sdraiati stretti l'uno accanto all'altro, ma percepivo la tensione che rendeva l'aria densa.
Dovetti reprimere la voglia di aprire la finestra, sapevo che non sarebbe cambiato molto.
Mi voltai per guardarlo.
Aveva il volto puntato sul soffitto, gli occhi concentrati a pensare chissà cosa.
La mascella era serrata, gli occhi stretti in due fessure, le labbra cintratte; pareva una statua.
Si, una statua con dei miseri pantaloncini ed una cannotta nera.
Mi rigirai i capelli tra le dita, cercando un modo per iniziare una conversazione.

Non trovai nulla di meglio da fare che rigirarmi sul fianco, affondando ne materasso e abbracciarlo.
Accostai la guancia contro la sua spalla e stringendolo con le braccia, facendo scivolate la mano a massaggiargli il petto.

Eravamo rientrati in casa sorridendo e ridacchiando, ma ora Chri aveva perso quel sorriso raggiante.
Sua madre, mentre stavamo semplicemente conversando ricordò che  domani sarebbe stato il mio ultimo giorno da loro, poi sarei tornato a casa mia nel tardi pomeriggio.
Da lì Christian si era spento.

《Hey, che ti succede?》Domandai dopo un silenzio che pareva interminabile.
《Niente》rispose freddamente.
Mi accarezzai nervosamente la targhetta che mi aveva regalato.
《Mi ami, vero?》Chiesi sta volta.
Non credevo fosse possibile, ma si irrigidì ancor di più e si voltò a guardarmi.
《Certo, si è ovvio》Affermò, afferrandomi la mano e posandola sul suo petto per farmi sentire il suo battito cardiaco.
《Allora sappi che anche io continuerò ad amarti anche al lato opposto d'italia》
Fece una piccola smorfia.
《Abbiano qncora domani, non voglio pensarci adesso》ribattè, distogliendo lo sguardo.

Lo guardai ed un debole sorriso si fece largo sul mio viso.
《E cosa vuoi fare allora?》sollevai un sopracciglio con fare interrogativo.
《Aspetto di addormentarmi così arriverà domani》Ammise.
《Io ho un idea migliore》trillai divertito e mi avvicinai alle sue labbra, baciandole.
《Matti...》incerto disse solo quello.
《Ti prego dimmi ancora che mi ami》implorai sotto voce.
《Ti amo》Disse in maniera udibile.

Furono le parole magiche, perché tirai via il lenzuolo e mi misi a cavalcioni su di lui e tolsi la maglia, lanciamdola ai piedi del letto.
《Che vuoi fare?》mi chiese lui, finalmente in tono scherzoso.
《Lo sai》chiarii e chiandnomi feci congiungere ancora una volta le nostre labbra che si scambiavano molteplici, semplici baci.

Christian non potè sopprimere i rilolii.
《Smettila》protestò, ma il suo sorriso luminoso, come un faro nella notte lo tradì.
Gli presi le mani e le feci scontrare con il mio corpo, facendo in modo che i suoi palmi fossero a pieno contatto sula mia pelle.
Presi dolcemente i suoi polsi e feci scendere le sue mani lentamente così che potesse toccarmi.
Fremevo al contatto dei suoi polpastrelli.
Christian si passò la lingua sulle labbra ed io assistetti alla scena.
Sorrisi estasiato a quella visione.
La bajoure sul comodino era accesa, così che potessimo guardarci meglio.

Permettei alle sua mani di toccarmi, fino a farle giungere all'elastico dei miei pantaloni.
Mi misi in ginocchio sul materasso, così che potesse abbassarmeli.
Così fece, i miei pantaloni scesero alle ginocchia e poi li rimossi completamente, restando unicamente con gli slip bianchi.
《Sei dannatamente sexy》Sospirò Christian.

Lo accarezzai un po' e guocherellai con i suoi capelli ricciolini, cercando di non tirarli troppo.
Infilai poi la mano sotto la sua camnotta e sollecitai un suo capezzolo con un dito.
《Che fai adesso?》al suo tono divertito il mio sorriso si allargò ancora di più.
《Non voglio andarmene prima di fare questo》ammisi.
Sollevai un lembo laterale sella sua cannotta e leccandogli il capezzolo.
《Hey... no... Matti, hey》esclamava per il solletico, ma io lo presi tra le labbra ed iniziai a ciucciarlo, come se fossi ritornato un poppate.

Si arrese al mio volere ed iniziò ad qccarezzarmi la testa.
Era fatta, era giunto il momento di stupirlo.
Lasciai scorrere le mie labbra sul suo collo, fino all'orecchio.
《Dove sono i preservativi?》Chiesi.

Rimase sconvolto dalla mia domanda.
《Cosa?》Esclamò sorpreso.
《Mettimi un preservativo》lo imcitai, mostrando la mia erezione dalla punta che faceva capolino da oltre l'elastico delle mutande.
Subito Chri la toccò con la punta del dito.
Mi morsi il labbro sentendo il suo indice toccare qualcosa di bagnato.
Quando lo ritrasse un filo appiccicoso che partiva dal mio membro rimase appiccicato al suo polpastrello.
Senza dire nulla aprì la bocca ed io appoggiandomi alla parete lo misi dentro.

Sentivo il mio ragazzo succhiare e ciucciare, dovetti tapparmi la bocca con la mano per non gemere.
Sentivo il mio membro scivolare contro il suo palato.
Tutto quello mi faceva provare piccoli brividi di piacere ed ansimai un po'
Poi le sue mani mi abbassarono le mutande e si posarono sui miei glutei, palpandoli e stringendoli.

Porati entrambe le mani sulla sua tetsa ed infilai le mani tra I suoi capelli scuri, afferrndoli e tirandoli leggermente, quando provavo troppo piacere.
Le sue mani continuavano a toccarmi, poi portò un dito sul mio orfizio ed iniziò a spingerlo all'interno.
Più mi penetrava e più andavo avanti col bacino, contro la sua bocca.
Quando infilò l'intero dito mi riscossi.
《No》Dissi con tono fermo.

Allontanai la sua mano ed inconiciai a spogliarlo.
Il cuore mi batteva forte nel petto.
Le mani mi tremavano e Il respiro si era fatto irregolare, non vedevo l'ora di lasciarlo senza vestiti.
Era ora, solamente in boxer, ma le mie mani tremavano e non riuscivo ad infilare le dita sotto l'elastico.
《Non... riesco》la mia voce comunicò tutta la mia abitazione.
《Matti, stai tranquillo》mi incoraggiò in tono dolce.

Sollevò l'elastico per me, così che potessi infilarci le dita.
Si tirò poi semi seduto e ponendo la sua mano dietro la mia nuca
《Stai tranquillo》mi tirò a sé, così che potesse baciarmi.
Ricambiai da subito, poi mi staccai.
《No sta notte, sarò io a dominare》affermai, slingendolo sul letto.
《Tu dovrai solo godere》avvertii.

Mostrai con fierezza la mia rigida erezione.
Christian mi mise subito un preservativo.
Lo afferrai per le cosce e lo penetrai.
Il suo volto si contrasse in un espressione di dolore.
《Scusa》mi immobilizzai, imbarazzato.
《Ormai sei dentro, muoviti un po'》consigliò.
《Non ti fa male?》Domandai.
《No, presto godrò》

Era il mio momento.
Chiusi gli occhi e mi cincentrai, cone prima di una coreografia.
Allargai le braccia e roteai i polsi, facendo un grosso respiro.
Ero come prima di un esibizione.
Quandi lmraprii gli occhi Ero perfettamente concentrato.
Lo guardai come se fossi una belva che osserva la sua preda.
Iniziai a penetrarlo normalmente, muovendomi quasi come aveva fatto lui, ma poi lo stupii.
Iniziai a compiere gli stessi momenti di bacino che facevo durante i ballo latini e lo penetravo con pura lussuria e potenza.

Gli occhi di Christian si riversarono all'indietro e dalla sua bocca continuavano ad uscire geniti di piacere.
Muovevo il bacino e glielo buttavo dentro con erotismo focoso.
Quando ballavo era una messa in scena neanche troppa finta, ma si trattava pur sempre di un ballo.
Li era vero.
Lo stavo muovendo dentro di lui.
L'a mia mazza scivolava avanti e indietro, su e giù, dentro di lui che continuava a gemere impazzito.

Anche i miei occhi tendevano ad incrociarci ed ansimavo.
I miei sospiri si mescolavano perfettamente ai suoi.
Quando mi resi conto di star per venire afferrai le sue spalle e mi riversai nel profilattico.
Ripresi fiato, ansimando il mio fiato caldo, contro il suo collo.
《Mattia》si fermò per riprendere fiato.
《Segami》supplicò in maniera incredibilmente erotica.
Presi in pugno la sua erezione ed iniziai ad eccitarla.
Quando mi stavo riprendendo uscii da lui e rimossi il preservativo imbrattato.
Era quasi giunto il turno di Christian a venire.
Ed io avevo messo in bocca il suo membro
《Togli la bocca》

Ordinai e poco dopo sparò lo schizzo di licquido bianco più intenso che vidi.
Non credevo di essere mai venuto così tanto, la zona addominale era piena diicquodo.
《Non sono mai venuto così tanto》ansiamai stupefatto, contro il suo collo.
《Neanche io》annaspò alla ricerca di fiato.
《Sto crollando Chri》avvisai.
Le palpebre si erano fatte terribilmente pesanti e non riuscivo a tenere gli occhi aperti.
《Anche io》avvisò.
I miei occhi si erno già chiusi, ma nella mia mente potevo vedere benissimo il suo sorriso bianco.

《Mattia, mattia》mi sentii chiamare.
Riaprii gli occhi all'istante.
《Non stavo dormendo》avvisai.
Lui mi sorrise stancamente.《dormiamo, ho bisogno di te, mica del sesso》Annuì alle sue giuste parole.
《Mi abbracci?》Chiesi.
《Per tutta la notte giurò》

Ti Amo più del Ballo~MATIAN~Where stories live. Discover now