Mare di Emozioni

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Mi svegliai con la mano di Christian poggiata sul mio sedere, mentre mi abbracciava con l'altra mano.
《Buongiorno pervertito》gli sussurrai.
《Eh?》sbadigliò.
《Ah... non ti sei lamentato però》borbottò.
《No, no, non mi lamento》assicurai.
《Come stai?》chiese poi tornando serio.
《Benissimo》Risposi.
《Il sedere non mi fa più male》aggiunsi.
《E gradirei che continuasse così》
Christian lo palpò un ultima volta, prima di alzarsi dal letto.
Prese una mutande dal una sacchetta che aveva nella valigia.
《Aspetta》esclamai.

Chri si voltò a guardarmi, leggermente accigliato, con una gamba wollevata per indossare lo slip blu.
《Te le ho sempre sfilate... sta volta voglio mettertele》annunciai.
《Come sei premuroso》ridacchiò, lanciandomi l'indumento.
Mi inginocchiai davanti a lui, lo aiutai ad infilare le gambe, dopodiché, mentre gli sollevato gli slip, strifinai il viso contro la sua gamba e poi il suo pacco.
《Ti rendi conto che hai reso eccitabte anche una cosa banale come vestirsi?》Domandò.
《Si》assucurai, per poi baciare il pacco, da sopra il tessuto dello slip.

Volle fare la stessa cosa, me lo appoggiò, mentre tentò di aiutarmi.
《Dai andiamo》farfugliai io.
《Si senza sciaquarci e in mutande.
《Hai ragione》convenni.
Di ripulimmo rapidamente in bagno, dopodiché scendemmo.

Ma madre era in cucina.
《Buongiorno ragazzi, mattinieri》sutò scherzosa, allungandoci due bicchieri di plastica colorata.
《Frullati alla frutta per i miei piccooncini》
Sorrisi così tanto che iniziò a farmi male la faccia.
《Grazie mamma》
《Grazie》Disse anche Christian.
Andammo in cortile a sorseggiare i frullati.
《Allora hai idee per oggi?》Chiesi Christian.
《Oh si, parecchie》assicurai.

Posammo i bicchieri ed incrociai le mani dietro al suo collo, lui sorrise posando le sue, sui miei franchi.
Mi avvicinai a sufficienza da baciarlo a stampo più e più volte, trattenendo le risate ogni volta che le nostre labbra si lasciavano.
《Dai andiamo》esclamai euforico.
《E dove?》chiese Christian rivendo, senza smettere si tenermi a sé.
《A comprare un costume uguale》

Mi face noatre che faceva troppo freddo per fare il bagno oppure che non era il caso di stare in costume, ma ormai eravamo già dove volevo condurlo.
Entrammo nel negozio e mi diressi verso la cassa, con Christian al mio seguito.
《Hey ciao Ale》salutai il mio amico che lavorava in quel negozio.
《Oh matti, da quanto tempo, finalmente ti sei deciso a farti vivo》ridacchiai e gli strinsi la mano.
《Ti porto subito la borsa》avvisò il ragazzo prima di scomparire dietro ad una piccola porta che probabilmente conduceva ad un magazzino.
《Ehm... questo che è?》per poco non scoppiai a ridere, era forse gelosia quella che sentivo nella voce di Christian?

Mi voltai verso di lui, incrociando le braccia al petto ed avvicinandomi pericolosamente.
《Qualcuno è geloso》notai divertito.
Alessandro riapparve dal magazzino varcando la porta nera e posando una borsa sul bancone perfettamente ordinato, dove capi di abbigliamento giacevano perfettamente piegati ai lati di esso.
《Controlla pure le misure》Assicurò allargando il braccio in direzione dei camerini.
Un intero corridoio costituiti da tende verdi e scure.

Non sapevo perché, ma decisi di giocare un po' con la gelosia di Chri.
《Mi piace il tuo tatuaggio》Dissi, posando una mano sul suo braccio muscoloso.
Per fortuna il mio amico mi tenne il gioco.
《Ah si è nuovo》mentì aveva l'intero braccio tatuato da molto tempo e detestato quella scempio, ma a lui piaceva molto quindi cercavo di non offenderlo.
Alzò la mezza manica e la arrotolò sulla spalla tastai anche quella, poi la mano di Chri su posò sul mio fianco.
《È geloso》Esclamò scoppiando a ridere il mio amico, arretrando.

《Cosa?》fece Christian, confuso.
Mi presi leggermente gioco della sua espressione inebetita.
《È un mio amico》chiarì.
《Gli ho parlato di noi e... nulla volevo solo farti uno scherzo, ma...》afferrai la borsa è gliela porsi.
《Ti ho fatto un regalo, per farmi perdonare》
Christian guardò all'interno e i capelli ricciolini gli coptirono il volto.
《Carini i costu...》si bloccò, aveva notato la maglie che c'erano sotto.
Ne tirò via una.
Avevo fatti stampare la nostra fotografia sopra, era la prima foto che avevamo scattato quando ci eravamo rimcontrati dopo il talent.
《Matti... è... è, bellissima》mi stritolò in un abbraccio che mi fece schizzare via l'ossigeno dai polmoni.
《Andate a cambiarvi, ma non osate fare porcherie nei camerini.

Ti Amo più del Ballo~MATIAN~Where stories live. Discover now