Ferie

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Ricontrollo per l'ultima volta la valigia e mi siedo sul letto pensando a cosa potrei dimenticarmi ma forse per l'ansia o per la felicità non mi viene niente in mente.

"Muoviti che sennò arriviamo tardi" urla Fede dal piano di sotto e sbuffo infastidita dai suoi continui richiami senza fare nulla.

"Stai zitto cazzo, non stai facendo nulla" sbotto urlando stizzita e prendo la valigia, fortunatamente l'unica anche se siamo in due e scendo le scale infastidita.

Prendo la borsa con dentro chiavi, telefono e cose essenziali ed esco di casa lasciando la porta aperta così che possa uscire anche lui, ancora seduto sul divano nullafacente.
Metto la valigia in macchina e mi siedo sul lato del passeggero nervosa, lui si affretta a salire in macchina e partiamo senza dire nulla.

"Mi spieghi perché sei nervosa? Andiamo alle terme cazzo!" dice esaltato e spensierato, mentre io ho un brutto presentimento.

"Perché è da due ore che ti lamenti che potremmo fare tardi anche se ho preparato tutto io tra valigia, prenotazione e cose varie" spiego guardando fuori dal finestrino il paesaggio verde.

"Da ora in poi non dovrai fare niente, rilassati e basta ok?" chiede allungando una mano verso il mio mento per farmi voltare verso di lui.

Si sporge un poco senza però togliere lo sguardo dalla strada per farmi capire di dargli un bacio, esito un po' solo per guardarlo di lato e poi ci baciamo brevemente.

"Che c'è? Perché hai quella faccia?" chiede divertito mentre mi guarda.

"Non so, ho un brutto presentimento" ammetto e lui mi sorride scuotendo la testa.

"Vedrai che va tutto bene" mi accarezza la coscia e mi stravacco sul sedile cercando di addormentarmi.

"Amore svegliati, dai che siamo arrivati" mi sussurra nell'orecchio e sbuffo sul finestrino.

Scende dalla macchina e apre il portabagagli togliendo la valigia mettendola per terra, mi riprendo dal mio pisolino di più o meno tre ore e mi prendo cinque minuti ad osservare la facciata esterna dall'hotel.
La scritta "Light Hotel & Spa" è di un rosso acceso che risalta sul bianco candido della parete decorato da linee dello stesso colore del titolo. Scendo dalla macchina e il mio ragazzo mi sta aspettando sotto il sole di fianco alla macchina con la valigia in mano.

"Buongiornissimo" mi sorride mettendosi una mano sulla fronte per coprirsi dal sole e io sorrido ancora assonnata.

Entriamo dentro oltrepassando la porta di vetro automatica e l'aria condizionata ci rianima, vado verso il check-in e quindi contro una ragazza bionda, alta e slanciata, che mi sorride.

"Buongiorno, abbiamo prenotato a nome di Chiesa" le sorrido e lei annuisce senza neanche guardare il registro poggiato sulla grande scrivania.

Mi porge una tessera elettronica e ci spiega il tragitto da percorrere fino ad arrivare in camera che è al secondo piano. Federico fa degli apprezzamenti ironici sulla receptionist cercando di farmi arrabbiare ma sono più concentrata a trovare la stanza.

"Visto che sei impegnato a riempirla di complimenti perché non stai con lei, tanto lavora qui e avrà tempo da dedicarti" sbuffo mentre finalmente trovo la stanza e apro la porta con la tessera magnetica.

"Sei proprio permalosa e gelosa" ridacchia mentre entra in camera e posa la valigia in un angolo.

Lascio perdere il discorso sulla biondina e avanzo di qualche passo ruotando su me stessa guardando la camera. Arrivo davanti al letto matrimoniale e prendo delicatamente il foglietto appoggiato sopra, intanto Federico si avvicina e mi abbraccia da dietro stringendomi a lui.

Una partita sull'amore || Federico Chiesa <3حيث تعيش القصص. اكتشف الآن