Risveglio traumatico

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È tutto buio, non vedo quasi niente e ci sono vestiti sparsi per la stanza.
Il ricordo di ieri mi annebbia la mente, i corpi vicini, il fiato corto, le belle parole, i gemiti mi fanno ancora rabbrividire.
Mi muovo lentamente cercando di allontanarmi per alzarmi ma si sveglia.

"Cazzo sembri un elefante" dice ancora con gli occhi chiusi.

"Sei proprio gentile di prima mattina" dico con la voce impastata.

Mi prende per il mento e mi scocca un bacio sulle labbra.

"Devo fare pipì" osservo mentre mi sono stesa di nuovo sul letto.

"Devi rovinare sempre tutto" commenta ridendo.

Accendo una lucina nel comodino che illumina la stanza leggermente in modo da farmi arrivare al bagno senza cadere.
Mi avvolgo tra le lenzuola lasciando il suo corpo nudo sul mio letto e rubo la sua camicia. Mi alzo e sento una fitta in profondità, mi appoggio allo stipite del letto e stringo le cosce.

"Che c'è?" Chiede alzandosi a sedere di scatto.

"Niente, sono solo indolenzita" dico riprendendomi.

Una volta uscita dal bagno con solo la sua camicia lo vedo ridere.

"Mi verrebbe da scoparti un'altra volta così" ammette.

Sorrido buttandomi sul letto.

"Sai che con questa non è cambiato niente perché il tessuto è talmente lèggerò che si vede tutto" mi fa notare e sprofondo nel cuscino.

"Cioè già è difficile per me poi ti ci metti anche tu" ammetto girando la testa dall'altra parte.

"Non voglio farti sentire in imbarazzo, d'altronde non sei con un'estraneo ma con il tuo ragazzo" specifica fiero di se e posso immaginare che sta sorridendo.

"Visto che non dici niente io vado in bagno" si alza e cammina nudo per la stanza facendomi ridere.

Mi alzo e raccolgo i vestiti per poi appoggiarli sul mobile vicino allo specchio. Passando proprio di li mi soffermo sul mio aspetto, ho i capelli gonfi, la pelle arrossata che traspare dalla camicia, i segni delle sue mani, le labbra più gonfie.

"Che fai ti osservi?" Chiede alle mie spalle e sobbalzo, non mi ero accorta fosse uscito.

"No ehm stavo solo sistemando i vestiti" mi giustifico trovando qualcosa da fare.

Si mette dietro di me con le mani sui fianchi e mi fissa dallo specchio.
Cerco di abbassare la camicia per coprire il pube e tutto il ventre.

"Sai che" fa scorrere la mano giù per la pancia e  mi sposta i capelli dal collo mettendoci la testa.

"Con tutta la buona volontà di coprirti" mi bacia il colle e apro leggermente la bocca.

"La mia mano è stranamente vicina" scende e sfiora tutto sopra la camicia.

"Qui" mi dice e tocca il punto più sensibile che mi fa chiudere gli occhi e ansimare.

"Guardati, guardaci" dice e apro gli occhi.

La mia reazione al suo tocco è bollente e i suoi occhi sono totalmente coperti dalle pupille, talmente dilatati dalla vista che non riesco a vedere il colore dei suoi occhi.
Metto la mia mano sulla sua e la rimette sul fianco.

"Quindi, amore mio, non ti coprire" dice quasi saltellando.

Rido per la sua goffaggine e mi siedo sul letto.
Sparisce nuovamente in bagno, nel mio bagno, e io ne approfitto per controllare nuovi messaggi.

Una partita sull'amore || Federico Chiesa <3Место, где живут истории. Откройте их для себя