Casa dolce casa

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Giulia

"Buongiorno signorina" il medico che mi ha operato entra in camera e mi siedo per ascoltarlo mentre stringo la mano di Federico.

"Buongiorno a lei" dico sorridendo sperando che mi mandi a casa, è troppo scomodo questo letto.

"Sono qui per darle una buona notizia, può andare a casa finalmente, passerò tra circa un ora per l'ultima ecografia e poi potete andare" sorrido e lo ringrazio infinitamente.

Il bacio del mio ragazzo mi inonda di gioia e l'abbraccio di mio padre mi fa sentire già a casa ma mi mancano veramente quelle quattro mura.

Dopo essermi lavata e vestita comoda mi stendo sul letto e guardo il monitor della radiografia contenta di non vedere più quella palla che copriva il mio ovaio.
Per celebrare l'uscita Fede mi porta nel bar al piano di sotto così per fare colazione, mi siedo in un tavolo insieme a mio padre e aspetto il mio cameriere personale.

"Ho preso i cornetti" una voce familiare a me cara mi arriva alle orecchie e girandomi vedo il mio bellissimo migliore amico Leonardo.

"Oddio" mi alzo stando attenta a non farmi male e lui mi stringe forte.

"Non potevo non venire, anzi scusa se sono venuto solo ora ma avevo le visite di riabilitazione e quindi" mi dice stringendomi le spalle.

"Non preoccuparti, sono contenta che sei qui" sorrido, è stata una botta di vita vederlo.

"Come stai campionessa?" chiede e lo guardo male a quel nomignolo, i campioni fino a ora sono solo loro.

"Beh insomma" dico e mi siedo addentando il mio cornetto.

"Ma come lo sapevi?" chiedo, non glielo avevo detto quindi come lo ha saputo.

"Il tuo uomo è stato molto generoso a chiamarmi" lo prende in giro e io mi giro verso il mio ragazzo, lui mi sorride e scuoto la testa.

"Il mio uomo è sempre generoso" affermo e Spina ride.

"Ci dobbiamo organizzare per vederci, non ogni morte di papa" continua il mio amico e io annuisco.

"Ti inviterò a degustare un mio piatto culinario a casa" rido e Federico fa cenno di non venire.

"Che hai da dire tu sui miei piatti" serro gli occhi e lui ride divertito.

Piccolo bastardo ti avvelenerò prima o poi.

"Niente amore sono buonissimi" si pulisce le mani e mi prende per il culo.

Te lo giuro, prima o poi lo faccio.

"Che coppia, chi cazzo l'avrebbe detto" osserva Leo e ridiamo tutti.

"Era ovvio che Chiesa avrebbe ammaliato mia figlia" mio padre si intromette nel discorso e divento rossa per l'imbarazzo.

"Il 14 non sbaglia mai" dice fiero il mio ragazzo e ci diamo un bacino.

Finiamo di fare colazione e usciamo tutti insieme da quell'ospedale, mi sposto dal braccio di mio padre e abbraccio Spina.

"Allora ti aspetto per la cena" dico e lui mi da un bacio sulla guancia.

"Tu dimmi solo quando" ci abbracciamo un ultima volta e saliamo in macchina.

Fede saluta il suo compagno di squadra e poi mio padre, vedo che si dicono qualcosa che però non riesco a sentire essendo chiusa in macchina. Risale e partiamo.

"Comunque Leo è l'unico ragazzo di cui non sono geloso" afferma mentre mi accarezza le dita della mano sul cambio.

"Non dovresti esserlo a prescindere" mi appoggio al poggiatesta e lo guardo di sbieco.

Una partita sull'amore || Federico Chiesa <3Where stories live. Discover now