Pensieri e messaggi

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Siamo a casa da una settimana e poco più e mi sento vuota, mio padre è a casa più di quanto pensassi e parlare con lui avviene più spesso, non che mi dispiaccia.
Le settimane sembrano non passare più e mi è rimasta una camicia di Fede e un braccialetto regalato da Bernardeschi e Spina.

"Papà tu non puoi spiegarmi com'è stare insieme a un calciatore o una qualsiasi persona famosa perché è la mamma che c'è stata, tu eri quello famoso" cerco di spiegargli.

"Io ti posso dire solo una cosa, che quando arrivavo a casa ero felice perché sapevo che eravate orgogliosi e soprattutto lei, i miei primi fan, è una gioia grandissima rendere fieri quelli che si amano, certo vivere nella popolarità di un calciatore è difficile ma se uno vuole si può fare" mi assicura papà sul divano mentre guardiamo una vecchia sua partita.

"C'è da spostarsi quello sicuramente per le partite e la società darà dove alloggiare ma in parte è dura" dice ammettendo la difficoltà.

"Perché me lo chiedi?" mi chiede e non so cosa dire.

"Curiosità" mento ma come posso mentire a mio padre?

"Si e io sono scemo" dice prendendomi in giro.

"Papà guardami insomma, lui abita dall'altra parte da noi, è un calciatore della Juventus ben pagato, avrà partite ogni 2x3 e al massimo ci vedremo 2 volte al mese" sbotto incurante del tono di voce.

"Fra qualche giorno è il mio compleanno e lui è in trasferta per una partita, figurati tu" quando dico quelle parole sottintendo parecchie cose, pensa quando magari nei miei lontano sogni vivremo insieme e lui durante la settimana del mio compleanno, mesiversario, anniversario è via per una partita.

"Però sai che presto possibile verrà" mi rasserena.

"Papà tu con la mamma vi siete conosciuti ed eravate vicini, siete andati a vivere insieme e tutto noi no, non ti è capitato di viverlo" lo indico.

Sono stressata, stanca e malinconica e per questo me la prendo per mio padre che non c'entra nulla in questo, ma non so con chi altro prendermela, non c'è nessuno.
Vado in camera mia e mi butto sul letto, prendo il telefono che ho lasciato sotto carica e vedo nei messaggi.
Nessun messaggio da lui.

Io: ei come stai? come va la partita?

Scritto due ore fa senza risposta.
Mi giro a pancia in su e quello che ho appena detto a mio padre lo vedo davanti ai miei occhi, lui non avrà tempo di rispondermi o venire al più presto.
E' troppo difficile accettarlo quando ti leghi a una persona così tanto.
Passo ore a fissare il soffitto sperando di addormentarmi senza pensare a quel fottuto numero 14 ma niente.

Una notifica nel mio telefono illumina leggermente la stanza e mi fa aprire gli occhi.

Fede: Bene, ci sentiamo domani

Una lacrima, una sola, scende sulla mia guancia e mi giro dall'altra parte chiudendo gli occhi.
Lo sapevo che non dovevo innamorarmi.

Mi risveglio nel pieno della notte perché sento mio padre parlare al telefono, chi cazzo è a quest'ora?.

"No ti ho detto di no, io la conosco e so che si potrebbe fare" sento mio padre cercare di parlare piano.

"Ascoltami, lo so come stai, ma provaci" ripete chiudendo gli occhi in segno di disperazione.

Dall'angolo della cucina in cui mi sono nascosta posso sentire e ascoltare mio padre.

Chiude al telefono e si mette le mani sul viso.
Ritorno a letto e mi ci siedo sopra, la mia vita non capisco onestamente come stia andando ma almeno con lui sembrava più semplice.

La luce della tapparella mi fa svegliare, a causa dei continui risvegli repentini ho gli occhi incollati quindi scendo subito per farmi un caffè.
Mio padre è già uscito, sola per un paio d'ore e poi a pranzo parliamo di quello che ha fatto, pomeriggio esce fino all'ora di cena e poi di nuovo insieme.

Io: Buongiorno amore, mi manchi <3

Non mi aspetto una risposta ma mi piace pensare che sorrida quando lo veda.

Spina: ei bambola, fra un po' sei vecchia e ancora senza patente?

Corro dal telefono e con mia sorpresa scopro che è Spina, sorrido e inizio a digitare.

Io: Sta zitto che il giorno prima del mio compleanno, venerdì ho l'esame pratico :|

Spina: attenta a non inchiodare e ad accostare sulle strade.

Io: Guarda mi serviva proprio un tuo aiuto

L'ironia con cui scriviamo mi fa ridere da sola.

Fra 4 giorni faccio 19 anni e sembra come se il tempo passasse troppo velocemente, mio padre mi regalerà la macchina e qualche parente mi manderà qualche soldo.
Mio padre rientra e preparo il pranzo, dopo che se n'è andato mi metto sul divano ma mi squilla il telefono.

"Ei Giuliettaa" sento la voce di Bernardeschi al di là del telefono.

"Ciao Fede" dico semplicemente.

"Come stai?" mi chiede e lo sento spostare qualcosa.

"Lo vuoi proprio sapere?" chiedo basita da me stessa.

"Anzi, come sta lui, come va la partita, come stai tu? Si insomma dimmi qualcosa" mi rannicchio nel mio piccolo angolino.

"Bene dai, è molto concentrato ma lo vedo un po' malinconico, io bene le persone mi fermano per strada ringraziandomi per la mia carriera" la felicità e gratitudine nella voce mi fanno sorridere.

"Aspetto sempre un suo messaggio, sempre, aspetto un arrivo improvviso, qualsiasi cosa ma niente, io ci sto provando mi devi credere, ma penso che non provi più tutto quello che diceva e tutto il resto, saranno solo film mentali fatti da me ma sembra così" racconto in un sussurro per paura di sentirmi e stare male.

"Non preoccuparti verrà" mi rassicura lui.

"Me lo dicono tutti e sta diventando una frase fatta quando mi incontrano" intreccio le dita nei capelli.

"So che verrà, tu stai tranquilla" è come se mi accarezzasse dal telefono.

"Ti lascio, vai" dico e ci salutiamo.

Verrà, non preoccuparti che verrà, ma si che viene, tutte cose già sentite ma una cosa mi ripete la testa.
Perché Berna è riuscito a chiamarmi e messaggiarmi e lui invece fa fatica a visualizzarmi? Perché mi ignora? Perché mi risponde distaccato?
E' tutto un perché senza mai una risposta.

Fede: ciao, anche tu, non riesco a venire lì per il tuo compleanno, mi dispiace.

Stranamente quel messaggio non mi sorprende, mi fa solo rattristare,

Io: guarda un po', lascia stare goditi la trasferta.

Mi viene da piangere ma mi tengo tutto dentro, non voglio piangere per cose che mi aspettavo.

Ciao ragazzi, purtroppo stasera uscirà solo questo perché domani mattina parto presto quindi vado subito a letto.
Domani però ne farò uscire due giuro! E con delle sorprese e cose belle.
Sempre qui ditemi cosa ne pensate.

XOXO bacini

Una partita sull'amore || Federico Chiesa &lt;3Where stories live. Discover now