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capitolo due groovy tunes
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"Arrivederci, signora Wheeler," Ringo fece un cenno mentre usciva dall'auto insieme a Nancy, mentre la donna più grande sbuffava in risposta. "Ti avevo detto di chiamarmi Karen!" Ha detto, ma il suo grido è stato interrotto dallo sbattere della portiera dell'auto.
Ringo strinse saldamente le cinghie del suo zaino per evitare che le sue mani tremassero, incapace di fermare il fatto che il suo stomaco era pieno di nodi. Nancy si è affrettata a cogliere la riluttanza di sua cugina. "Non preoccuparti, Ringo," la calmò, sorridendole calorosamente. "Starai bene. Hai me e Barb. E. . . Jonathan, a quanto pare da ieri sera."
Le sopracciglia di Ringo si aggrottarono al suo tono di voce verso la fine, ma decidendo di ignorarlo, arrancarono verso l'ingresso.
Quasi come una scena di un film, nel momento in cui è entrata, tutti gli occhi si erano rivolti verso di loro. Non era che Ringo si considerasse qualcosa da fermare e guardare, ma il fatto era che Hawkins era una piccola città. Chiunque fosse nuovo era destinato ad attirare l'attenzione.
"Hai bisogno che ti mostri il tuo armadietto o altro?" Nancy si offrì gentilmente, il suo corpo mezzo girato verso il corridoio di destra. "No, va bene, vai avanti," la esortò Ringo, salutandola con la mano e camminando per trovare il suo armadietto da sola. In realtà aveva bisogno del suo aiuto, ma poteva dire che Nancy era ansiosa di essere da qualche parte e non voleva essere un disturbo.
Dopo aver camminato senza meta per circa dieci minuti, ha finalmente individuato il suo armadietto, sospirando di sollievo. Frugando nella tasca della giacca di pelle, scoprì il pezzetto di carta con il codice che si sperava avrebbe sbloccato la serratura. Sfortunatamente per lei, non si è mosso dopo aver ruotato la manopola nella sequenza corretta.
"Oh merda," mormorò, guardandosi intorno e sperando che nessuno vedesse il suo stato di ansia. Concentrandosi ancora di più, ci provò ancora una volta, ma la serratura si rifiutò di cedere. L'ultima cosa che Ringo voleva fare era andare in ufficio e lamentarsi del suo armadietto.
