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capitolo ventuno schiaffo al fosso
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"Ok, quindi è il freno il problema," ha spiegato ancora una volta Steve, dopo aver menzionato in precedenza quell'oggetto in particolare per un totale di tre volte.
La sua macchina era il suo bene più prezioso, senza dubbio la migliore nel parcheggio della scuola, al di fuori delle vacanze estive, ovviamente.
Per quanto si fidasse di Ringo per quasi tutto, lasciarla al volante della sua macchina non era una di quelle cose.
Dopo essersi lamentata copiosamente della sua completa incapacità di guidare, Steve aveva finalmente ceduto e aveva accettato di insegnarglielo. Dopotutto, quanto poteva andare male? Forse la colpa era della sua insegnante, piuttosto che delle sue capacità personali.
Così il giorno successivo, che era un mite giovedì di agosto, guidò su una strada sottile, praticamente deserta, dove un tempo si trovava una fattoria.
Ora la fattoria era vuota e priva di qualsiasi vita, e per questo era il luogo perfetto per permettere a Ringo di imparare alcune delle basi.
"Oh? Davvero? Quindi dovrei semplicemente dare uno strattone a questo se voglio rallentare?" chiese falsamente innocente, con gli occhi sbarrati mentre posava la mano sul bastoncino di metallo.
Il nervosismo di Steve lo aveva completamente oscurato, poiché non riuscì a vedere il sarcasmo dietro le sue parole.
"No!" Gridò preoccupato, scuotendo la testa e allontanandole la mano. "Non tirarlo mai durante un viaggio! È un freno di emergenza!"
"Calmati, Gesù," lo schernì, gettandosi i capelli su una spalla e riportando le mani al volante. "Hai passato troppo tempo con Nancy, aveva esattamente la tua stessa espressione quando le ho detto che le avevo preso in prestito il reggiseno."
"Hai preso in prestito il suo reggiseno?" Echeggiò, cercando disperatamente di mettere da parte le immagini crescenti che gli arrivavano nel cervello. "Non è disgustoso?"
