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Jeongguk riaccompagnò Taehyung a casa alle ventuno e cinquantotto precise.

Il biondo aveva parlato a Minhee del suo coprifuoco la sera precedente e, sebbene ad un certo punto la discussione si fosse fatta accesa, era riuscito a raggiungere un accordo per le dieci. Aveva tentato di spingersi fino alle undici, ma la donna non ne aveva voluto sapere: nonostante stesse diventando un po' più indulgente, le regole rimanevano regole.

«Sei arrivato giusto in tempo, Taehyung», fu infatti il modo in cui Minhee salutò il figlio non appena la porta di casa s'aprì. Era seduta in salotto, la sedia puntato verso l'ingresso: indossava una camicia da notte bianca, nella mano sinistra teneva un bicchiere di vino rosso e quella destra era posata sulla tastiera del portatile.

Taehyung si tolse le scarpe, sistemandole nella scarpiera vicino alla porta, e sollevò gli occhi al cielo. «Sono perfettamente in orario, mamma», ribatté con una leggera vena d'irritazione a colorargli la voce. Osservò la madre a labbra serrate e poi si diresse verso la tromba delle scale, intenzionato a non rimanere con lei per più di qualche secondo. «Vado a letto. Buonanotte».

«Hai ancora delle assegnazioni da fare?», gli gridò dietro la madre mentre lo osservava salire i gradini.

«No, mamma!» E con quella bugia, il biondo sparì al piano superiore.



Quel mercoledì mattina, Taehyung stava tirando fuori dall'armadietto i propri libri, impilandoli tra le braccia, quando qualcuno bussò all'anta di metallo aperta. Con le sopracciglia aggrottate, il ragazzo scostò leggermente lo sportello e si ritrovò faccia a faccia con l'espressione corrucciata di Jung Hoseok.

«Buongiorno Hobi», salutò, sorridendo e finendo di estrarre l'ultimo manuale.

Ma il castano ignorò completamente le sue parole, preferendo invece abbassarsi verso il suo viso, fino a ritrovarsi a pochi centimetri dal suo naso, e chiedergli senza troppi giri di parole: «Hai fatto sesso con Jeongguk nello spogliatoio ieri?» Il  suo tono sommesso e gli occhi spalancati fecero intuire al minore che doveva essere completamente scandalizzato.

Taehyung si allontanò un poco,  sbuffando. «No, ieri ho fatto sesso con Jeongguk al drive-in», rispose con una disinvolta scrollata di spalle, poi prese a camminare in direzione della propria classe.

Hoseok gli trotterellò dietro, ancora sgomento. «Quel ragazzo ti ha veramente corrotto! Ma se non l'avete fatto negli spogliatoi, allora potresti spiegarmi perché tutta l'Università ne è convinta?»

Un altro sbuffo lasciò le labbra rosee del biondo. Lo sapeva: non gli erano affatto sfuggite tutte le chiacchiere che lo perseguitavano da quando quella mattina aveva varcato l'entrata principale.

Crimson | 𝑇𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora