ⅩⅢ

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Due identici asciugamani neri giacevano abbandonati sul pavimento della stanza, a fare da sfondo ai corpi nudi di Taehyung e Jeongguk, aggrovigliati tra loro sotto le coperte del letto.

La decisione di diventare un Hellhound aveva lasciato Taehyung piuttosto irrequieto. Il ragazzo si era svegliato ad un'ora assurda del mattino, quando il sole compariva a malapena oltre l'orizzonte, e da allora non era più riuscito a prendere sonno. Continuava a replicare all'infinito le parole di Jeongguk: "Devi solo pensare molto seriamente se ne valga davvero la pena. Ti cambierà la vita".

Nelle poche ore che aveva avuto per ripensarci si era reso conto che, per quanto i sentimenti che provava per Jeongguk fossero molto forti, erano passate solo due settimane – tre settimane e due giorni per essere esatti – da quando si erano conosciuti. La ragione principale per cui voleva diventare un Hellhound era quella di poter prendere parte ad ogni aspetto della vita del corvino, per permettere ad entrambi di essere completamente onesti l'uno con l'altro. Eppure, per quanto i segreti di Jeongguk lo preoccupassero e cominciassero a mettere a dura prova il loro rapporto, non era sicuro che per il libero accesso alle informazioni valesse davvero la pena consegnare la propria vita agli Hellhound. La notte prima era sembrato che nulla potesse fargli cambiare idea, tuttavia, dopo qualche ora di sonno e un attento esame di coscienza, l'idea non gli pareva più così tanto buona.

Jeongguk gli aveva detto chiaro e tondo che non era il futuro giusto per lui. Era ovvio che pensasse che la loro relazione avrebbe potuto funzionare perfettamente anche con dei segreti.

L'Hellhound si agitò tra le coperte, prendendo atto della testa di Taehyung poggiata contro il suo petto. Gemendo, rotolò su un lato per poterlo fronteggiare e gli avvolse un braccio attorno ai fianchi, tirandolo più vicino a sé e facendolo ridacchiare. A quel suono cristallino, un sorriso sciocco gli stirò i lineamenti.

Sollevò lentamente le palpebre, desiderando che la visione bionda che aveva davanti non scomparisse mai. Le mattine in cui la prima cosa che vedeva era Taehyung, erano quelle che amava di più: il suo modo preferito di iniziare la giornata. Avrebbe potuto svegliarsi sempre così se soltanto il maggiore non abitasse ancora a casa dei genitori, gli stessi genitori che gli impedivano di tenerlo con sé per tutta la durata della settimana. Probabilmente, se avessero saputo del modo in cui il loro unico figlio passava i fine settimana, con chi soprattutto, sarebbero inorriditi.

«Buongiorno, Tigre», salutò delicatamente, la voce arrocchita dal sonno.

Taehyung gli rivolse un luminoso sorriso quadrato, più brillante dei raggi di sole che filtravano attraverso le persiane socchiuse. «Buongiorno, Gukkie», mormorò, lasciandogli un piccolo bacio sulle labbra.

[ᴅᴀ ǫᴜɪ ɪɴ ᴘᴏɪ ᴇ̀ ᴘʀᴇsᴇɴᴛᴇ ᴜɴᴀ sᴄᴇɴᴀ ᴅɪ sᴇssᴏ. sᴇ ʟᴀ ᴠᴏʟᴇᴛᴇ sᴀʟᴛᴀʀᴇ, ʀɪᴘʀᴇɴᴅᴇᴛᴇ ᴀ ʟᴇɢɢᴇʀᴇ ᴅᴏᴘᴏ ǫᴜᴇsᴛᴏ (⁂) sɪᴍʙᴏʟᴏ]

Crimson | 𝑇𝑎𝑒𝑘𝑜𝑜𝑘जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें