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Jeongguk entrò nella sala riunioni del Bangtan insieme a Namjoon e altri cinque Hellhound, venendo presto raggiunto anche da Hongjoong e Seonghwa.
Gli ultimi due avevano quasi trent'anni e sostanzialmente facevano parte di un'altra generazione di Hellhounds, tuttavia, se si volevano raccogliere informazioni, erano la miglior scelta che potesse esserci. Venivano considerati un po' gli "investigatori privati" della gang e proprio per quel motivo, quando Jeongguk aveva domandato a Namjoon di raccogliere informazioni sui Greasers, il ragazzo dai capelli grigi era andato direttamente da loro.
Jeongguk prese posto attorno al tavolo rotondo e, prima di rivolgersi a Hongjoong e Seonghwa, attese che il resto dei presenti si fosse seduto. «Cosa abbiamo finora?», chiese con un'espressione severa.
«Bè», iniziò Hongjoong, chinandosi in avanti per poggiare i gomiti sulla superficie in legno di fronte a lui. «Un sacco di cose, in realtà. Voglio dire, i Greaser sono coinvolti in un mucchio di stronzate».
«Ma abbiamo anche qualcosa che potremmo usare per ricattare Jaebeom», si aggiunse Seonghwa.
«Anche questo è vero. Prima di tutto, è nella merda fino al collo con la sua vecchia gang a Daegu. Lo stanno cercando. A quanto pare deve loro un sacco di soldi», spiegò Hongjoong. Jeongguk annuì: quell'informazione sarebbe potuta tornare utile, tuttavia l'idea che gli Hellhound si trovassero in mezzo allo scontro tra due gang non gli piaceva più di molto.
«Come fate a scoprire questo tipo di cose?» volle sapere Jongho incredulo, facendo passere lo sguardo tra i due membri più grandi.
Hongjoong gli rivolse un sorrisetto scaltro e sollevò le sopracciglia. «Abbiamo i nostri modi», commentò, prima di tornare a rivolgersi a Jeongguk. «Per quanto riguarda le sue debolezze, non siamo sicuri ne abbia di umane. Ha solo la madre e due fratelli minori, ma vivono in Europa. Non ha una donna fissa, va a letto con chiunque gli capiti, ragazze diverse ogni sera. Ma ha anche qualche vizio. Prima di tutto, è un tossico totale. Prende ogni sorta di merda. E poi, ovviamente, la sua macchina. A quanto pare qualcuno una volta l'ha graffiata leggermente con il bottone di una giacca e lui gli ha rotto tre dita».
«Quel tipo è un fottuto psicopatico», commentò Seokjin, scuotendo la testa.
«E ho lasciato il meglio per ultimo, ragazzi», continuò con un ghigno perfido Hongjoong, voltandosi verso Seonghwa per lasciargli la parola.
«In giro si dice che esista un video di Jaebeom in cui tortura un tizio drogato, che poi è morto per le gravi lesioni che gli hanno provocato un'emorragia cerebrale».
«Porca troia, davvero?», esclamò Mateo, completamente inorridito.
«Porca puttana...», si aggiunse anche Namjoon, i lineamenti contorti.
«Abbiamo cercato di metterci sopra le mani, ma non ci siamo ancora riusciti. Questa sera abbiamo un incontro che potrebbe dare qualche risultato», continuò Hongjoong, ignorando in parte le reazioni sbalordite dei presenti.
