La mia mente stava iniziando di nuovo a pensare alla notte precedente. La cosa che più mi lascia stupita è che non sono morta di infarto, in quanto stessi parlando con Elizabeth Olsen. E' stato tutto così naturale, come se ci conoscessimo da anni. Avrei voluto raccontarle molto su di me e io avrei ascoltato tutto ciò che riguardava lei per ore e ore. Poche ore di dialogo e il mio cervello era andato completamente a farsi fottere. Menomale che dovevi passare delle vacanze tranquille a meditare sulla tua preziosa vita e su come fare per non stressarti più del dovuto. Visto che domani, sono completamente libera, andrò a fare una bella escursione.

A pranzo mi ero congiunta con Madre dei Draghi e mi guardava come se fosse successo chissà quale tipo di disastro.

"T/N tutto bene?"

"Da Dio!"

"Sembra che il massaggio ti abbia fatto bene, ma subito dopo ti abbia fatto stare peggio!" - Mia madre e i suoi poteri da indovina.

"No, è tutto okay..." - sì proprio tutto okay, quando la donna più bella del mondo è entrata nel ristorante. Vado a prendermi da mangiare qualche antipasto e ad un certo punto sento qualcuno piombare alle mie spalle. - "Sappi che nemmeno io vado a letto con chiunque." - Non ho detto nulla ed ho continuato a fare la fila. - "Stasera ci sarai alla serata musica?" - Mi giro e la guardo interrogativa. - "Non presti attenzione alle cose devo dire." - La vedo ridere e nel frattempo avevo riempito il mio piatto di cibo. Avevo fame. Non avevo fatto colazione e le attività della notte, mi avevano portato via molte energie.

Torno al tavolo e mia madre mi guarda e poi si distrae salutando due donne.

"T/N, loro sono Judith e Dianne. Le ho conosciute questa mattina mentre passeggiavo per la cittadina. Ragazze, lei è mia figlia T/N."

"Piacere di conoscervi..." - sorrido alle due donne e poi levo la mia mascherina per iniziare a pranzare.

"Piacere nostro... stasera ci sarete alla serata musica?"

"Assolutamente sì!" - Dice mia madre.

Che fissazione questa serata musica!

Un po' invidiavo mia madre, lei riusciva a fare amicizia così facilmente, cosa che a me invece riusciva davvero difficile. Non che fossi chissà che persona malefica, ma la mia timidezza alle volte mi fregava. Una certezza però c'era: una volta che mi aprivo con qualcuno diventavo una specie di palla al piede che non smetteva di parlare.

"Vedo che hai già fatto amicizia!"

"Sì, perché a differenza tua, io sono simpatica... tra l'altro, io sono di spalle, ma la celebrità per cui hai una cotta grande quanto questo resort, ti sta continuando a fissare. Dico questo, perché tu continui a tenere la testa bassa. Mio Dio, ma che avete voi giovani di oggi?" - Non rispondo a mia madre, ma continuo a mangiare in silenzio. - "Senti, non ho voglia di rimanere qui in silenzio tutto il tempo, quindi parlami di com'è andato il massaggio."

"Oh molto bene, è stato molto rilassante..."

"Ti dico io, cosa ti ha rilassato di più..."

"No mamma!" - Si mette a ridere, mentre io mi copro di vergogna.

"Dai su, è una cosa normale... devo solo capire se tutti quei segni rossi sul collo sono normali."

"Mamma, sono solo un paio di succhiotti. Oddio, sto registrando l'apice dell'imbarazzo!"

Quando sono uscita dal ristorante, ho chiesto a mia madre se volesse fare un giro, giusto per digerire.

"Ci verrei a vivere qui! Lontano da Los Angeles, da tutto quel caos."

THE NIGHT WE METWhere stories live. Discover now