ALPHA & LUNA (da revisionare)

CAPITOLO 67

Hayley continuò a camminare per i boschi, nonostante si sentisse seguita da qualcuno, non osò nemmeno girarsi, non voleva che, chiunque la stesse seguendo, capisse che le stava mettendo ansia. Forse era anche facilmente intuibile, bastava solo ascoltare meglio, o forse anche a debita distanza, si sentiva il suo cuore battere all'impazzata, e forse anche il suo odore emanava tutta la sua agitazione. Cercò di tenersi ad un albero, posò una mano sotto la pancia, la sentì indurirsi per qualche secondo, sospirò piano per cercare di calmarsi.
-cucciolo mio, per favore, non metterti a fare i capricci propio adesso, fammi arrivare a casa almeno- disse accarezzando la pancia che il quei due mesi e mezzo era cresciuta.
In quell'ultimo periodo non c'erano stati molti cambiamenti, Rohan era ancora in coma ma una cicatrice aveva cominciato a comparire sui pettorali e sull'addome di Rohan, facendo capire che il suo processo di guarigione stava cominciando a far guarire l'uomo. Hayley ne era felice, sperava spesso che lui riuscisse a riprendersi prima della nascita del loro cucciolo.
Nonostante Hayley ricordasse benissimo che Rohan le aveva detto che non avrebbe voluto partecipare al parto, lei continuava a sperare comunque nel suo risveglio prima della nascita di loro figlio.
Zahyden dopo la battaglia, era rimasto per una settimana con la sorella, poi era ritornato ai suoi doveri da Alpha. Inoltre tutti i suoi soldati volevano tornare dalla loro famiglia, quindi aveva deciso di andarsene. Era stato accampato a sua sorella il tempo necessario per aiutarla e starle accanto in un momento così difficile, ma poi il dovere chiamava ed era dovuto andarsene.
Kalila aveva perdonato i suoi genitori, e li portò con se nel branco dove lei era Luna, non prima aver incontrato suo fratello Kylian e Bailey, dove si erano scusati per il loro comportamento.
Bailey d'altro canto, ci rimase malissimo nel sapere che suo fratello gemello era stato ferito in battaglia e che, per colpa della ferita che gli aveva inflitto loro zio, fosse in coma, si sentì estremamente in colpa per tutto l'accaduto, ma Hayley la rassicurò dicendole che i comportamenti che aveva assunto, non erano dettati dalla sua mente, ma dalla stregoneria. Ultimamente Bailey era presente molto spesso nella vita di Hayley, spesso la aiutava nelle faccende che lei non riusciva a sbrigare, o semplicemente aiutandola in tutto ciò che per via del pancione non riusciva a fare. Hayley le aveva chiesto inoltre, se potesse avere la sua compagnia per le visite dal dottore, che se non ci fosse stata sua cognata, avrebbe dovuto affrontare da sola.
Quella mattina Hayley era uscita per farsi una passeggiata come spesso faceva, aveva preso quella brutta abitudine di uscire non accompagnata, nonostante le avvertenze del dottore, che spesso le diceva che camminare induceva il parto e che quindi avrebbe dovuto evitare di fare lunghe passeggiate e che se voleva uscire, di farlo almeno accompagnata per evitare che se si fosse accidentalmente sentita male, almeno avrebbe avuto una persona che l'avrebbe aiutata e soccorsa. Purtroppo però, la Luna aveva la testa dura, era decisamente meglio parlare con i muri.
aspettò qualche secondo per riprendersi per bene, si era appoggiata al tronco dell'albero per riprendere fiato. Dopo aver sentito che qualcuno la stava seguendo, senza nemmeno accorgersene, aveva cominciato a camminare in modo frettoloso.
Non sapeva chi fosse e non avrebbe mai potuto immaginare chi fosse la persona che la stesse seguendo.
Si guardò attorno cercando qualche  via di scampo per fuggire lontano da quella persona, continuava solo a vedere alberi su alberi, nessun tipo di nascondiglio. Che poi, pensandoci bene, non avrebbe potuto si sicuro scampare ad una persona che la stava seguendo, aveva un pancione enorme e se avesse avuto la fortuna di trovare un nascondiglio, non era detto che sarebbe riuscita ad entrarci agilmente. Si fece forza e si girò lentamente, e finì per incontrare un lupo nero, grande, grosso e peloso, ci mise più di qualche secondo per capire che quello non era un lupo qualsiasi, ma lui era Rohan, sbattè per un paio di volte gli occhi cercando di capire se avesse le visoni
-Rohan, sei tu?- chiese avvicinandosi al grande lui che però non si mosse da dove era messo
-rispondimi, ti prego- fece ancora un passo in avanti e avvicinò la mano al muso del lupo, che cominciò a leccarla, per poi passare alla pancia che lui trovava cresciuta.
Hayley scoppiò in lacrime e cominciò a baciargli tutto il muso e lo abbracciò forte
-mi sei mancato tantissimo, e scusami per non aver potuto fra nulla per aiutarti- si accasciò a terra
-non devi scusarti di nulla mia Luna- sorrise l'uomo prendendola fra le braccia e consolarla
-mi sei mancata moltissimo anche tu- le asciugò le lacrime che continuavano a scendere dai suoi bellissimo occhi color smeraldo
-ti amo ti amo ti amo- ripetè più volte per poi baciarlo appassionatamente sulle labbra, prendendo il suo viso fra le mani e avvicinandolo a lei.
Rohan d'istinto poggiò le mani sul suo ventre gonfio, e lo accarezzò dolcemente
-e il cucciolo come sta?- chiese fra un bacio e l'altro, proprio in quel momento si sentì un piccolo calcetto
-hai sentito?- chiese felice la corvina
-si- diede un ultimo bacio alla sua donna per poi ritornare alla loro casa
-perché non ti sei fatto vedere prima? Mi hai spaventata- ammise Hayley
-volevo vedere fin dove arrivassi. Non volevo disturbarti- si strinse nelle spalle il giovane sorridendo
-ci sono molte novità che ti racconterò quando ti sarai ripreso al meglio- lo informò la Luna
-appena arriviamo al castello mi racconterai tutto, tu piuttosto, come ti senti?-  chiese premuroso il compagno stringendole la vita con delicatezza
-vedi... quando ho saputo di te, mi sono terribilmente sentita in colpa, avrei potuto fare molto di più, mi dispiace davvero tanto, scusami- spiegò la vicenda
-non ti devi scusare, meglio che mi sia ferito io, non sarei riuscito a convivere con il senso di colpa se fosse successo qualcosa a te- le prese il viso e la guardò intensamente
-non ti preoccupare, io sto bene, ed è tutto passato finalmente- e la baciò.