CAPITOLO 42

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Quando arrivarono al castello Hayley si precipitò subito nella sta stanza per poi prepararsi per fare un bagno, il cucciolo a fatica la seguì, aveva ormai capito che la sua nuova mamma era lei, colei che l'ha salvata.
Hayley abbassò lo sguardo sentendo qualcosa alla caviglia, trovò il lupacchiotto che la leccava, sorrise e lo accarezzò dolcemente.
Quando la vasca fu pronta con dell'acqua calda, si spogliò dei suoi indumenti fradici, che oramai si erano appiccicati alla pelle come per creare uno strato di pelle in più, si mise nella vasca e un brivido le venne passando tutta la sua colonna vertebrale, fino ad un attimo priva stava tremando dal freddo, adesso invece cominciava quasi a sentire troppo caldo. Si appoggiò alla vasca con la schiena e chiuse gli occhi beandosi di quel momento di tranquillità e calore.

Rohan entrò nella stanza, per tutto il tempo la sua compagna lo aveva ignorato, non rivolgendogli lo sguardo e nemmeno una parola e questo gli fece venire il nervoso. Certo era dispiaciuto per quello che era successo quel pomeriggio, ma non riusciva a sopportare che la sua Luna non gli rivolgesse il minimo sguardo, la minima attenzione.
Entrò in bagno trovando a terra il cucciolo rannicchiato che stava dormendo, sembrava quasi una piccola palla di pelo bianca, era molto tenero. Poi rivolse lo sguardo alla sua compagna, era rilassata con gli occhi chiusi e quasi gli dispiaceva disturbarla
-perché te ne sei andata nel bosco? Potevi ferirti gravemente- cominciò a parlare, la donna aprì leggermente gli occhi e sbuffò
-ma come vedi sono tutta intera- rispose
-quel cucciolo da dove viene?- domandò indicando il lupo poco distante da loro, aveva alzato il muso, rizzato le orecchie e stava guardando la scena
-te l'ho già detto, l'ho trovato nel bosco, sua madre è morta- rispose guardando il cucciolo dolcemente
-non possiamo tenerlo- Rohan si fece serio in volto
-e perché? Me ne prenderò cura io, non chiederò nulla a te- si strinse nelle spalle la corvina.
Rohan ringhiò, non aveva mai visto Hayley così, era cambiata, il suo modo di fare era cambiato. Prima era timida e adesso aveva tirato fuori gli artigli. Non capiva se fossero solo gli ormoni o aveva davvero preso a cuore la faccenda della guerra.

In risposta anche Hayley ringhiò, non sopportava a che Rohan la trattasse in quel modo. Le dava fastidio che la riteneva una donna e di conseguenza debole. Era infastidita da come si stava comportando con lei a partire dalla discussione di quel pomeriggio
-perché invece non prendi in considerazione l'idea di chiamare gli alleati?- chiese insistendo la donna riprendendo il discorso che avevano lasciato in sospeso nell'ufficio del suo compagno.
-Ti ho già detto che non voglio coinvolgere innocenti- disse a denti stretti,
-inoltre ti ho detto che di questo non devi preoccuparti, piuttosto preoccupati di te e della tua condizione delicata- disse l'uomo indicandola
-stai insinuando per caso che non penso al mio benessere?- alzò la voce la donna
-ti ho già detto che io dirò la mia, sempre e comunque, indipendentemente se sono una donna!- continuò.
Il cucciolo si era avvicinato alla donna vedendola alterarsi, non aveva paura di lei.
-Non ho detto che non ti prendi cura di te, ma ho detto che dovresti stare tranquilla a non pensare alla guerra- alzò la voce anche lui ricevendo un ringhiò da parte del piccolo lupacchiotto.
Hayley lo trovò tenero e lo accarezzò cercando di calmarlo, era un cucciolo e il fatto che si fosse affezionato a lei la rendeva felice.
La donna dopo essersi lavata si vestì e si diresse fuori dal castello con tanta fretta
-dove stai andando donna?- sbottò dietro di lei Rohan che non capiva cosa stesse facendo
-lasciami in pace Alpha- disse lei continuando a camminare, prese fra le mani il piccolo cucciolo e continuò ad allontanarsi
-ti ho detto che cosa pensi di fare?- chiese ancora l'uomo ma non ricevette riposta, si fermò in mezzo alla strada vedendola allontanarsi, pensò che forse era meglio lasciarle un po' di spazio. Chiese mentalmente ad una guardia di seguire la Luna di nascosto così da sapere che fosse al sicuro.

Hayley si diresse verso il maneggio, prese un cavallo, montò la sella e salì sulla sua groppa. Sapeva che poteva essere pericoloso, ma quello era l'unico modo per poter allontanarsi senza che nessuno la vedesse. Così con il cavallo e il suo nuovo amico dal manto bianco scappò via, nella foresta.
Sentiva man mano che si allontanava sempre di più un dolore al petto che aumentò.

Non sapeva però che quel piccolo lupacchiotto era la sua salvezza, la sua speranza. Quel piccolo cucciolo per lei sarebbe stato il suo potere, il suo nuovo modo per poter aiutare il suo branco. Quel regalo glielo aveva mandato la Dea Luna.

ALPHA & LUNA (da revisionare)Where stories live. Discover now