CAPITOLO 58

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Appena riconobbe i volti sei suoi famigliari si precipitò da loro correndo
-ZAHYDEN!- urlò dalla felicità la donna correndo giù dalle scale e andando ad abbracciare suo fratello
-mi sei mancato - disse ancora stringendolo di più fra le sue braccia
-piano sorellina, il mio nipotino sennò soffoca- disse ridendo l'uomo
-chi ti dice che sia un maschio?- lo riprese Vivien che venne anche lei travolta dalla figlia con un abbraccio forte
-ciao tesoro, tutto bene, e la mia NIPOTINA?- domandò rimarcando l'ultima parola facendo sbuffare il figlio e facendogli alzare gli occhi al cielo
-dai...c'è di meglio.- rispose la donna guardandola negli occhi per poi stringere fra le sue braccia il padre, voleva sviare l'argomento è la madre lo capì, appuntandosi di parlarne il giorno dopo
-sei venuto anche tu papà!- esclamò la giovane
-si tesoro- sorrise il padre ricambiano la stretta.
Dopo un quarto d'ora di abbracci e baci la giovane si guardò attorno e vide due visi nuovi, o almeno, solo uno. Vide una donna corvina, sapeva di averla già vista ma non si ricordò il nome
-ciao...- lasciò la frase in sospeso
-sono Kalyla, la strega, ti ho aiutato con Midas quando eri stata rapita- disse la ragazza ridacchiando
-sono tua cognata- continuò.
Hayley al sentire quell'affermazione spalancò la bocca e fissò il fratello
-e perché non me lo hai detto quando sono venuta la volta scorsa?- chiese indignata
-me lo sono dimenticato- rispose grattandosi la nuca Zahyden e la sorella gli tirò una sberla amichevole sulla spalla
-mi fa fare sempre brutte figure- disse la Luna rivolgendosi alla nuova cognata per poi abbracciarla
-benvenuta in famiglia- le accarezzò la schiena facendo su e giù con la mano
-dimmi se ti va qualche dispetto mio fratello - continuò la giovane facendo ridere la strega per poi staccarsi
-Hayley, lui invece è il mio beta Simon- disse Zahyden presentando il suo beta, che fino a quel momento non aveva avuto il piacere di conoscere
-ciao, sono Hayley, piacere- la giovane strinse la mano di Simon, ma appena si toccarono un ringhio fece girare tutti i presenti verso le scale, dove si trovava Rohan a braccia incrociate con uno sguardo severo.

Vedere la sua compagna con solo indosso una vestaglia lo fece arrabbiare, la trovò a parlare con un uomo, e il fatto che si toccassero lo fece infuriare ancora di più facendolo ringhiare. Quando vide Hayley girarsi verso la sua parte lo fece deglutire a vuoto. Vederla con la pancia che spuntava fuori da quella vestaglia fece ululare Rhys dentro di se, attraverso il tessuto della vestaglia si potevano notare le areole dei capezzoli diventati scuri per via degli ormoni della gravidanza. E il fatto che lui potesse vederli, lo fece riflettere, facendogli capire che anche gli altri l'avrebbero visti. Ringhiò ancora una volta e prese la mano della sua compagna avvicinandola a sé, si tolse la maglia bianca a maniche corte che portava e gliela infilò
-sei nuda- constatò ringhiando per poi girarsi dalla parte degli ospiti
-La servitù penserà ad assegnarvi delle stanze per voi e il vostro esercito di uomini. Io adesso penso a portare Hayley a dormire. Buonanotte.- il tono era freddo ma nessuno aprì bocca, così lui prese fra le braccia Hayley e si diresse in camera loro.
Rohan aprì la porta con il piede e adagiò la sua compagna sul letto
-mi spieghi che ti prende?- chiese infastidita Hayley
-smettila, vai a dormire che ne hai bisogno- rispose atono l'uomo
-fai il geloso adesso, dopo che hai espresso chiaramente che di me non ti interessa nulla?- continuò la Luna
-non ho detto che di te non mi interessa- sbuffò l'uomo
-è come se lo avessi detto- Hayley non voleva mollare l'osso
-ma non l'ho detto- rispose divertito Rohan avvicinandosi alla sua compagna.
Le mise le braccia ai lati dei fianchi e si sporse in avanti
-che stai facendo?- deglutì in imbarazzo la donna
-ti bacio- disse avvicinandosi ancora di più lentamente
-s-spostati- continuò a insistere la corvina balbettando e Rohan sorrise, sapeva e riconosceva benissimo che effetto faceva alla sua compagna, riusciva a sentire anche l'odore della sua eccitazione.
-e se ti baciassi adesso?- chiese ancora Rohan divertito fermandosi
-mi arrabbio più di quanto lo sia già- constatò Hayley
L'Alpha riprese ad avvicinarsi fino a che non sfiorò le labbra della sua compagna, le posò una mano sul fianco e prese a baciala appassionatamente. Quel bacio, un semplice bacio, lo bramavano tutti e due, da giorni. Il tocco del proprio compagno fece calmare i fuochi di rabbia dentro di loro, fece spegnere quella fiamma piano piano, fino a che non venne sostituita dalla passione, amore e desiderio l'uno dell'altro.

Dopo quella notte movimentata, Rohan si svegliò come sempre molto presto, chiamò Zahyden. Si diresse nelle sue stanze e bussò
-avanti!- esclamò l'uomo dietro la porta, Rohan la aprì piano piano e si affacciò
-sei pronto per allenare il branco?- chiese l'Alpha
-certo, andiamo- rispose Zahyden per poi avvicinarsi a Rohan e incamminarsi verso il campo. Gli uomini del corvino erano tutti pronti per allenarsi, ormai mancavano pochi giorni alla battaglia e dovevano allenarsi duramente. Mentre si dirigevano al campo di battaglia Zahyden si voltò a guardare il cognato
-sbaglio o Hayley sera arrabbiata ieri sera?- chiese divertito, Rohan sospirò
-si in questi giorni è arrabbiata con me- rispose continuando a camminare
-cosa hai combinato?- continuò con l'interrogatorio il cognato
-gli ho detto che non starò con lei durante il parto- in volto era estremamente serio, che Zahyden si dovette ricredere al pensiero che stesse scherzando
-tu cosa?- chiese alzando la voce
-hai sentito bene - ringhio Rohan

Zahyden non si aspettava una cosa del genere da parte di Rohan, sapeva che lui l'amava e lo stupì il fatto che lui non sarebbe stato insieme a sua sorella durante il giorno più bello della loro vita. Apprezzò il fatto che Rohan, almeno, era stato sincero arrivando dritto al punto senza tanti giri di parole o dicendo delle bugie, cosa che poi avrebbe scoperto comunque grazie a Hayley. Si girò ancora verso il cognato e gli mollò un pugno sullo zigomo che si spaccò e gli uscì un po' di sangue. Era arrabbiato, sua sorella non si meritava tutto ciò, meritava di avere affianco una persona che le stesse vicino sempre e comunque, e non era quello che stava facendo Rohan, nonostante sapeva benissimo che l'avrebbe sempre protetta a costo della sua vita.
I due cominciarono ad azzuffarsi e gli uomini dei loro branchi avevano più volte cercato di allontanarli l'uno dall'altro, ma come riposta ricevettero dei ringhi di avvertimento.

ALPHA & LUNA (da revisionare)Where stories live. Discover now