CAPITOLO 55

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La temperatura fuori dal castello era leggermente bassa, ma si stava bene, dopotutto il sole piano piano scaldava la cittadina. La giovane si guardava a destra e a sinistra continuamente, il paese le piaceva ed era molto bello e pieno di persone che facevano avanti e indietro, su e giù dalle scale, c'erano molti negozi e dopo quasi una mezz'oretta di passeggiata, una delle vetrine di un negozio di articoli per bambini catturò la sua attenzione, dopo aver ispezionato per bene la vetrina, decise di entrare. Il suono del campanello all'entrata fece girare la commessa, che porse subito l'attenzione sulla cliente
-buongiorno mia Luna- sorrise la donna inchinandosi
-buongiorno- rispose sorridendo Hayley
-posso aiutarla?- chiese la commessa
-volentieri grazie- cominciò la corvina
-aiutami a scegliere cosa comprare per l'arrivo del cicciolo, io non so nemmeno da che parte incominciare- la Luna si posò una mano sulla pancia e con l'altra indicò tutto quello che aveva in torno, in 6 mesi non aveva minimamente pensato a cosa sarebbe servito al bambino
-certo- sorrise la proprietaria del negozio
-come prima cosa il bambino avrà bisogno di pannolini, qua vendiamo il tessuto se è interessata- chiese proponendo un tipo di stoffa e glielo porse, Hayley si avvicinò alla commessa e sentì la delicatezza del tessuto
-è in cotone monto delicato- spiegò la cassiera
-perfetto, me li metta da parte, li compro tutti- disse la Luna
-oh! Certo- disse sorpresa la commessa
-Avete a casa una culla?- chiese ancora la proprietaria del negozio
-no, non ho nulla- ribadì ancora la giovane
-allora guardi, io le consiglio questa, è un ottimo legno, come vede questa culla si può muovere, così da essere più comoda per cullare il piccolino- la commessa fece vedere un modello di culla molto carino, era in legno, le rifiniture scure erano bellissime e creavano un effetto stupendo
-questa è perfetta, mi piace moltissimo sorrise la donna immaginandosi già quando avrebbe cullato suo figlio che dormiva nel piccolo lettino
-poi mi permetterei di consigliarle alcuni vestiti per il piccolo- la donna bionda si spostò verso degli scaffali dove erano riposti moltissimi abiti per bambini, di tutte le età.
Hayley, dopo un'oretta se non di più, uscì dal negozio felice di aver fatto compere, aveva comprato quasi tutto il negozio, tutti gli abitini che aveva visto le erano piaciuti, così li aveva comprati insieme a delle copertine, aveva comprato tutto a colori neutri, come il bianco, il verde è il giallo, dato che ancora il cucciolo doveva nascere e di conseguenza non sapevano il sesso.
Riprese a camminare per ritornare al castello e quando fece l'ultima scalinata per poi arrivare al castello, sentì qualcosa alla pancia, le fece un po' male per via del sorpresa, non si aspettava di sentire quella sensazione strana, strizzò gli occhi e d'istinto posò una mano sulla pancia accarezzandola
-piccolo, fai piano, non devi fare male alla mamma - disse, e subito dopo il leggero fastidio che sentiva, sparì così come era comparso
-che succede? stai male?- Rohan allarmato, le era corso incontro appena aveva visto la scena, si era preoccupato, la prese per il braccio, così da sorreggerla in caso fosse svenuta
-toglimi le mani di dosso- disse seria in volto a denti stretti facendo ringhiare l'Alpha
-la vuoi smettere di fare la bambina?!- la riprese l'uomo.
Quelle parole ferirono Hayeley. Come poteva pensare Rohan, che lei si comportasse da bambina. Doveva capire che da estremamente delusa dal fatto che lui non le sarebbe stato affianco nel momento più delicato della sua vita, così aveva deciso di allontanarsi definitivamente da lui, dal suo compagno. Con violenza strattonò il braccio dalla sua presa e con passo veloce si diresse verso quella che ora, era diventata la sua stanza.
Una volta in camera si chiuse la porta assicurandosi che lui non potesse entrare a disturbarla, si sdraiò sul letto e si mise a piangere, si sfogò, lasciò che le lacrime che non aveva buttato fuori in quei giorni, le uscissero. Non avrebbe mai immaginato che Rohan, il suo compagno, il suo Alpha, non avrebbe voluto stare accanto a lei. Non comprendeva la sua paura, il suo timore, non capiva da dove provenisse. Pianse fino ad addormentarsi.

La mattina successiva si svegliò, si sentiva il viso tutto incrostato per via delle scie delle lacrime asciugate. Dopo essersi lavata e sistemata, si diresse al piano di sopra, ormai aspettava solo l'arrivo di suo fratello e dei suoi genitori. Saltò anche la colazione e si diresse verso il paese, appena trovò quello che stava cercando entrò nel negozio e sorrise all'uomo che la accolse
-buongiorno mia Luna- si inchinò
-a cosa devo la sua visita?- chiese sempre l'uomo dopo averla salutata
-Buongiorno- salutò la donna
-avrai bisogno del vostro aiuto, ho bisogno di fare dei lavori al castello e come può vedere io non posso farli da sola- spiegò la donna accarezzando la pancia
-certo, mi dica di cosa ha bisogno- chiese il signore appoggiandosi al bancone con le braccia toccandosi con le mai i gomiti dell'altro braccio.
La donna spiegò che tipi di lavori stava pensando di fare e aspettò un resoconto da parte dell'uomo che si ritrovò di fronte
-per me va bene,  chiamerò i ragazzi per farmi aiutare, va bene se incominciamo questo pomeriggio?-
-per me va benissimo, ci sarò anche io che vorrei aiutare quindi conti anche su di me- rise Hayley
-allora ci vedremo questo pomeriggio- fece l'occhiolino la corvina per poi uscire dal negozio e farsi una passeggiata in giardino.
Lyle appena la vide le corse in contro ululando e Hayley si appoggiò con le ginocchia sul terreno e a braccia aperte lo accolse in un abbraccio
-mi sei mancato anche tu!- esclamò la Luna quando il lupo le leccò il viso.
In quei lei e i due lupi non si erano visti, Lyle tutto il giorno stava con Rohan che faceva allenare i due branchi assieme e anche Lelis stava vicino al suo compagno. Vedendo i due i lupi così uniti, quasi le fece venire da piangere, le sarebbe piaciuto avere quel rapporto con il suo Alpha, ma in quel momento era troppo arrabbiata per poter stargli vicino. Ad essere sincera avrebbe voluto e desiderato anche un solo un tocco dal suo compagno, ma avrebbe scacciato e represso quel bisogno che sentiva ardere dentro di lei.

ALPHA & LUNA (da revisionare)Where stories live. Discover now